IPOCRITI,SEPOLCRI IMBIANCATI!
L'ipocrisia e la malafede della stampa e dei media nei giorni dopo Genova stanno scalando i più alti vertici del servilismo nei confronti dei lor signor,che sono poi i loro finanziatori.Avessero gli estensori delle veline una qualche dignità intellettuale,si potrebbe parlare alla Benda di trahison des clercs.Siamo invece alla bava velenosa degli scherani.In ordine:1)Hanno nascosto per giorni che nelle responsabilità di Atlantia vi fossero implicati i Benetton;2)Hanno taciuto fino a quando hanno potuto sullo scandalo della segretazione degli allegati economici dai quali si potrebbe avere l'esatta definizione della regalia miliardaria fatta da più di un governo ad una consorteria che non si è curata della sicurezza del bene avuto in consegna;3)Hanno scomodato lo Stato di diritto per demonizzare il più elementare atto amministrativo che il governo doveva ad una intera nazione oltre che alle vittime ,alla Città di Genova e alla Liguria:la revoca della concessione;4)In una eventuale lite giudiziaria hanno dato per certo lo Stato soccombente contro i Benetton,che hanno richiesto subito da grandi imprenditori e da cittadini democratici il valore economico del restante periodo della concessione a cospetto di decine di vittime e di danni ad essi imputabili incalcolabili;5)Hanno accolto con applausi la promessa di rifare il ponte in otto mesi e condannata ogni altra ipotesi di gestione perchè ritarderebbe il ritorno alla normalità;6)Hanno paventato il pericolo di una crisi di fiducia degli investitori stranieri,come se per costoro le migliori occasioni sono quelle offerte da aziende che lucrano con la complicità dei governi e come se un governo chiamato in un momento così tragico a fare il proprio dovere potesse essere considerato per forza un loro nemico.Gente che ha buttato alle ortiche la propria dignità e la propria intelligenza.Chiunque ,anche sbarcato oggi da Marte,comprenderebbe che l'unico bene da salvaguardare a qualsiasi costo oggi in Italia è quel poco di fiducia che ancora resiste nel suo popolo nei confronti delle Istituzioni.
RAIMONDO GIUNTA