LAPALISSE, ABBIAMO UN VINCITORE

Le ovvietà sono consolatorie. Ci rendono felici nella nostra gommosissima comfort zone. Le ovvietà sono le fette di prosciutto crudo sopra gli occhi, gli entusiasmi che si accendono e si spengono alla velocità di un peto, sono gli "hai ragione, è proprio così".

Sono le pacche sulle spalla alla "Hey man, grande, geniale".

Lapalisse, abbiamo proprio un vincitore. Ma non dirglielo, che crede di essere l'unico. 

Sai, Lapalisse, c'è un conflitto delle cose e per le cose e con le cose, che ci rende inebetiti

Il mercato è libero, ma pieno di schiavi. Ci sono segmenti i cui confini non sono ancora stati disegnati nettamente.

Non è questione di lana caprina. Né di pelo, né di lana. Ma di quanto sia grande il gregge. Ché di pastori non ne vedo.

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