Le Anteprime de “LA CLINICA DI LACAN” - E. Ciarleglio
M. C. Escher, Metamorphosis II, 1939/1940

Le Anteprime de “LA CLINICA DI LACAN” - E. Ciarleglio

La clinica psicoanalitica, essendo innanzitutto esperienza di analisi e incontro con l'altro, pone dal versante dell'analista la questione del come fare. Il paziente associa, l'analista ascolta, a volte interviene con parole, con atti. Come fa? Lacan conserva dal lato dell'analizzante la regola freudiana dell'associazione libera, che struttura ab initio la clinica analitica; dal lato dell'analista invece modifica i parametri del setting e, sorprendentemente, ci ammonisce di non imitarlo. "Fate come me, non imitatemi!" diceva ai suoi allievi. Dunque come si fa? Non si tratta certamente di utilizzare una regola, una tecnica, tanto meno di applicare una teoria che regoli la pratica; non si tratta nemmeno di un 'fare come' nel senso di un 'fare alla moda'. Si tratta piuttosto di affinare l'ascolto all'inconscio - del paziente e dell'analista - e di dare forma a un agire, regolato dall'etica, ma secondo un'invenzione singolare. "Ogni psicanalista reinventi il modo in cui la psicoanalisi possa durare." diceva. Però... a partire dalla clinica!

Edoarda Ciarleglio, Psicologa - Psicoterapeuta - Membro dell'Équipe del Dipartimento Clinico “à Françoise Dolto”- Tutor Espressione Onlus

LA CLINICA DI LACAN
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Napoli, 18 maggio 2019

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