Le aziende sono pronte all'AI (?)
Negli ultimi mesi, in vari incontri con interlocutori a diversi livelli di aziende, enti e istituzioni, ho raccolto feedback diretti su come queste realtà stanno affrontando la transizione verso un contesto lavorativo aumentato dall’AI. Il quadro che mi sono fatto e che emerge a mio avviso è chiaro (ovviamente non vuol esser un dato statistico, ma una valutazione per quanto visto, ascoltato e rilevato): la maggior parte delle organizzazioni con cui mi sono interfacciato non è ancora pronta a utilizzare l’AI in modo strutturato, sicuro ed efficace.
I principali ostacoli che ho riscontrato e alcune riflessioni ho provato a raccoglierli in questo post, cercando di capire e definire una strategia che possa supportare queste aziende.
La prima domanda che mi sono posto è stata: ma perché molte organizzazioni non sono pronte a implementare l’AI?
Dalla mia personale valutazione è emerso che, per molte aziende, la sfida principale non risiede solo nella tecnologia o nei dati (che ovviamente sono temi centrali), ma soprattutto nella preparazione del capitale umano e nel modo in cui si interpreta il ruolo e l'impatto dell’AI nella propria azienda.
Ecco tre punti chiave che ho osservato:
1. Formazione su AI spesso inefficace e teorica
Nonostante gli investimenti in corsi e workshop, in molte aziende il personale percepisce la formazione sull’AI come troppo generica e lontana dall’applicazione pratica. Questo tema l'ho riscontrato anche nei feedback di chi ha partecipato ad alcuni tipi di corsi. Gli interlocutori mi hanno spiegato che, sebbene alcuni dipendenti siano stati formati sull’AI, la loro effettiva capacità di utilizzarla rimane limitata a un uso basilare, senza che si sviluppi una reale comprensione delle sue potenzialità (e aggiungo dei suoi rischi). Questo mi porta a pensare che la formazione è spesso incentrata o su scelte di mercato senza una corretta mappatura delle competenze da colmare, o su policy aziendali.
2. L’importanza del ruolo dei manager nella promozione dell’AI
In molte aziende, la comunicazione dei manager è un fattore determinante per l’adozione e l’efficacia dell’AI. Anche dove le policy aziendali promuovono l’uso dell’AI, ho notato che l’attitudine del manager diretto influenza profondamente la competenza del team: laddove il manager è favorevole e incoraggia l’uso dell’AI, le competenze e la sperimentazione (anche personale) crescono rapidamente; al contrario, un approccio scettico tende a frenare sia l’interesse che l’apprendimento. Questo conferma quanto sia cruciale coinvolgere i manager in prima linea, allineandoli strategicamente sugli obiettivi e benefici dell’AI.
3. I dipendenti junior tendono a essere più scettici verso l’AI rispetto ai senior
Un altro aspetto interessante, e che devo dire mi ha un po' stupito, riguarda la differenza di approccio tra i dipendenti più esperti e quelli più giovani. I senior spesso dimostrano un atteggiamento più aperto verso l’AI, vedendola come un’opportunità di potenziamento. Al contrario, i profili più junior hanno espresso più frequentemente dubbi sull’AI, temendo di essere sostituiti o trovando difficile integrare la tecnologia nei processi quotidiani. Questo scetticismo, se non affrontato, può limitare il potenziale delle aziende che potrebbero invece ottenere grandi vantaggi da un utilizzo più diffuso dell’AI, in particolare nelle attività ripetitive.
Consigliati da LinkedIn
Come affrontare queste sfide e rendere le aziende AI-Ready?
In risposta a queste problematiche, ho buttato giù un approccio mirato per guidare le aziende nel percorso di trasformazione digitale attraverso l’AI. Ecco le azioni che sto implementando:
1. Diagnostic interno di competenze AI: mappatura e misurazione dell’effettiva preparazione del team, analizzando l’uso dell’AI, la conoscenza della tecnologia e le capacità di prompt. In base ai risultati, fornisco un benchmark specifico di settore e raccomandazioni personalizzate, con un piano per colmare eventuali gap. Ho disegnato ed evoluto un modello in questi mesi in grado di individuare il livello di maturità e riferimento dell'azienda.
2. Workshop con manager e team: collaborazione con i team manageriali per assicurare che comprendano l’importanza dell’AI e sappiano promuoverne l’adozione in modo coerente e positivo. Sessioni specifiche per i manager, affinché diventino promotori interni dell’AI e riescano a trasmettere questa visione in modo efficace al loro team. Ho strutturato, anche con le esperienze che sto facendo con diverse academy, una serie di moduli di sensibilizzazione e workshop, anche in formato "Crash Course", per affrontare a livelli differenti diverse tipologie formative (per business, per produttività, per design, per coding, per customer experience).
3. Formazione pratica e personalizzata: integrazione della metodologia e formazione fortemente plasmata sui processi e sulle specificità delle aziende e orientata a casi specifici. Lavoro per creare percorsi formativi che aiutino le persone a vedere l’AI come un alleato, con applicazioni pratiche e rilevanti per le loro mansioni. Questo processo formativo include sia sessioni live che on-demand, in modo che ogni partecipante possa apprendere secondo i propri tempi e interessi.
Per superare i principali ostacoli nell’adozione dell’AI e aumentare la loro preparazione per un futuro in cui questa tecnologia sarà sempre più integrata nei processi aziendali, le aziende devono prendere consapevolezza e per farlo hanno bisogno di un approccio in cui si possano misurare su una scala di maturità chiara.
+++
Ho scritto un ebook , divulgativo, che non ha l'ambizione di esser la guida all'AI ne tanto meno un libro tecnico. Il titolo è "L'AI non è quello che pensi", 50 domande frequenti e risposte semplici e serie a tematiche ricorrenti quando si parla di Intelligenza Artificiale. Lo trovi qui https://amzn.to/3YYoT3T
Se invece ti interessano temi di convergenza tra AI, Blochchain e Mixed Reality, ho scritto con Egea un ebook dal titolo "Spatial Shift - La convergenza" in cui tratto storia, impatto della convergenza, casi e come approcciare la progettualità. https://spatialshift.ai
Managing Partner di Cornerstone International Italia
1 meseDue spunti: 1) dipende dalla dimensione dell’azienda: per la gran parte delle PMI reputo ancora prematuro diffondere una cultura non solo della AI ma addirittura del digitale; 2) nelle medie/grandi imprese penso sia utile lavorare ad un doppio registro: informazione diffusa sulle potenzialità e creazione di una struttura con AI Skills elevate, verticale sull’azienda. Obiettivo è essere fluent in AI 😅
Fractional CTO
1 meseTrovo che un freno sia nella difficoltà che le aziende hanno nel valutare l'efficacia degli strumenti che utilizzano, specialmente nel confrontarli fra di loro. Non essendo particolarmente brave a tracciare la produttività e come essa è collegata agli strumenti attuali, non possono paragonarla a scenari futuri in cui l'adozione di AI sposta quell'asticella. Probabilmente ciò si collega al tuo primo punto, perché anche avessero questa conoscenza sui loro processi interni e relativa performance, non conoscendo granché del mondo AI non saprebbero valorizzare il secondo metro di paragone in questa narrativa.
Project Manager | Comunicazione Web | Content Design | AI Enthusiast
1 meseNel mio piccolo sto cercando anch’io di portare l’AI in azienda e confermo: non sono pronte. Ho notato che non si danno il tempo di capire le logiche di questa tecnologia, valutano più ciò che non si può fare rispetto a ciò che si può fare e che a molti risulta quasi “antipatica”. Può essere la solita diatriba tra “apocalittici e integrati” per quanto questa volta fatico a non essere per lo meno curiosi: e invece…
Chief AI, Product and Marketing Officer: Spearheading Loyalty, CRM, and AI-Driven Innovations | Transforming Data into Marketing Success
1 meseLa mia esperienza e che solo con Workshop con i Manager su use case concreti dell'azienda (knowledge management, sales funnel, content creation, marketing analytics, crm,...) si puo ottenere il commitment sul progetto ai
Consulente Esperto Strategie Investigative Roma Commissario Ruolo Speciale della Polizia di Stato
1 meseMolto utile