LE DIMESIONI DEL DOLORE CRONICO
Quando si parla di dolore cronico, molti pensano che si tratti di qualcosa di prettamente fisico.
Il dolore cronico invece investe molte aree e ha diverse dimensioni.
Una prima dimensione è sicuramente quella somatica, il corpo che diventa sofferente, il malato si trova a dover convivere ogni giorno con dolori che posso essere più o meno diffusi. Una delle terapie per poter controllare i sintomi è sicuramente quella farmacologica, riuscire a ristorare il corpo permette di lavorare meglio anche dal punto di vista psicologico
Una seconda dimensione è rappresentata dall’area psicologico-emozionale. Partendo dal presupposto che la mente e il corpo siano un tutt’uno, le sofferenze quotidiane della persona investono anche la parte psicologica ed emozionale. Ad esempio, una emozione come la rabbia, che nasce dal ritenere ingiusta la propria condizione, è importante che si impari a gestirla correttamente.
Un’altra importante dimensione è sicuramente quella sociale ed economica. Le persone che soffrono di dolore cronico tendono ad isolarsi, spesso non riescono più ad avere un lavoro regolare, con conseguenze economiche e di identità. Queste persone hanno bisogno di essere sostenute nella ridefinizione del proprio ruolo sia familiare sia nella società e accompagnate nella risoluzione dei problemi quotidiani.
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Altra dimensione del dolore cronico è rappresentata dalla sfera affettivo-relazionale. Quando ci si sente malato, si tende a relazionarsi in modi non sempre funzionali. Spesso le dinamiche familiari cambiano in funzione della malattia, il rapporto coniugale ad esempio può diventare più un rapporto malato-caregiver e la relazione subirne le conseguenze. Anche in questo caso la persona ha bisogno di essere sostenuta nel ritrovare benessere affettivo e relazione all’interno della propria famiglia e degli affetti in generale.
Ultima, ma non ultima direi, dimensione è quella spirituale. Ogni persona ha una diversa spiritualità. Vi sono ad esempio persone molto religiose che trovano un grande conforto nell’affidarsi al proprio credo, ciò consente loro di dare delle motivazioni, accettando la propria condizione cronica e di trovare pace. Riuscire ad elaborare il significato e diventarne consapevoli è determinante per un maggiore benessere. Ad esempio, la meditazione, è una buona risorsa per affrontare questo percorso non semplice.
Lo psicologo della salute è il professionista che può maggiormente aiutare persone affette da dolore cronico, sostenendole in un percorso il cui obiettivo primario è l’aumento della qualità di vita.