Le risorse del Next Generation EU (Recovery Fund): una occasione unica per la scuola
La strategia di intervento è chiara: partire dalla crisi generatasi con la pandemia per rinnovare settori strategici quali energia, trasporti, welfare ed scuola.
Usando le parole della Ministra per le famiglie Elena Bonetti "o mettiamo al centro scelte che valorizzino le nuove generazioni, con spazi reali da abitare per loro, oppure questo Paese rincorrerà una visione dell’oggi sempre uguale a se stessa e senza prospettive di futuro".
In Italia per l'educazione primaria e secondaria si spendono annualmente circa 49 milioni di euro (6.500 euro circa all'anno per studente, 69.000 euro per insegnante), contro gli 81 milioni di euro spesi in Francia (7.800 euro circa all'anno per studente, 115.000 euro per insegnante) e i 90 milioni di euro della Germania (7.800 euro circa all'anno per studente, 109.000 euro per insegnante); cifra che corrisponde al 5,7% della spesa pubblica italiana contro il 6,3% della media dell'Unione Europea.
La % dei ragazzi/ragazze in Italia, tra i 15 e i 24 anni, che non frequentano la scuola e non sono occupati/e nel mondo del lavoro, definiti NEET (Not in Education, Employment or Training) è attorno al 18%, contro la media europea del 10%.
I numeri denunciano una criticità che non può essere risolta attraverso la sola disponibilità delle famiglie (per chi può farlo) o i buoni propositi di tanti docenti.
Quali allora le aree di maggior focalizzazione per attingere al meglio dal Next Generation EU?
1) Le infrastrutture tecnologiche e fisiche (dispositivi e connettività) affinchè tutti possano beneficiare della didattica a distanza (o didattica digitale integrata); la giunta regionale Toscana, all'interno della terza variazione di Bilancio, ha approvato ieri lo stanziamento di 2,5 milioni di euro destinati a interventi di connessione degli istituti scolastici toscani. Una misura che si va ad aggiungere al ‘Voucher Banda Ultra Larga’ aperto in questi giorni dal Governo". Nel dettaglio, 500 mila euro saranno erogati dall’assessorato all’istruzione per l’acquisto di dispositivi come pc, tablet, web pocket per la connessione wi-fi, rapportandosi direttamente con i dirigenti scolastici e il provveditorato regionale. Gli altri 2 milioni di euro saranno gestiti dall’assessorato alle infrastrutture digitali con un avviso pubblico rivolto a Province e Comuni destinati ai lavori di cablaggio per le scuole medie inferiori e superiori. Nella stessa direzione si deve leggere la partnership quinquennale tra l'Università Cattolica di Milano e Fastweb, per la messa in campo di connettività (fibra ottica Fastweb) e soluzioni tecnologiche in tutte le 20 sedi dislocate sul territorio nazionale, inclusa quella storica di Milano, in Largo Gemelli
2) L'enfatizzazione delle iniziative distintive portate avanti da alcuni istituti, per definire degli standard che diventino linee guida per le famiglie: condividere le esperienze migliori per farle diventare un patrimonio di tutti
3) L'ammodernamento dei contenuti: la doppia lingua, le certificazioni internazionali, l'introduzione degli strumenti di programmazione informatica, l'insegnamento delle materie di base in lingua inglese, i rudimenti di economia e l'avviamento ai concetti di risparmio e investimento, la storia recente
4) L'omogeneità valutativa attraverso la diffusione di criteri internazionali di valutazione
In questo momento siamo un Paese che spende di più per il proprio passato (interessi sul debito pubblico) che per il proprio futuro (istruzione), pagando di più i creditori che il capitale umano.
La Next Generation EU costituisce una opportunità da cogliere al volo