Leader a confronto
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Leader a confronto

Che tipo di leader vorresti essere?

Non importa quali siano le tue responsabilità lavorative. Ad un certo punto della tua vita ti verrà richiesto di mostrare le tue capacità di leadership.

Cambiano i tempi e cambia con essi anche la definizione di leadership. Un leader non è più visto come una personalità potente che dice alle persone cosa è giusto o sbagliato fare. Un leader è piuttosto colui che ha la capacità di sostenere i membri del team verso la giusta direzione.

La leadership sta diventando ormai un concetto inflazionato, come il Coaching, per questo voglio raccontarti di cosa si tratta esattamente e come questa può essere utile per la tua crescita personale e carriera.

Cosa significa avere leadership?

Non ha nulla a che fare con la tua posizione o livello gerarchico in azienda.

Avere leadership, nella sua intima essenza, significa saper comunicare con efficacia, definire obiettivi strategici verso la Mission, sviluppare un atteggiamento positivo e trasmetterlo agli altri per incoraggiarli a raggiungere un obiettivo comune.”

Ovviamente, per poter ispirare un cambiamento nel team è necessario che sia prima il leader a dare l’esempio con il suo comportamento. Ti suona familiare il concetto di “leading by example”?

Qui ti mostrerò con un linguaggio semplice ed immediato quelli che oggi sono identificati come gli stili di leadership più presenti nel mercato, evidenziando quelli che ritengo essere i pro e contro di ognuno in una tabella di immediata consultazione.

Tipologie di leadership

È interessante notare che ognuno di noi possiede uno stile di leadership che entra in funzione durante i momenti difficili della vita (ad esempio come genitore) e sul posto di lavoro. Tuttavia, gli stessi addetti al settore tendono a confondere il management con la leadership, due cose molto diverse tra loro.

Tutto ha origine nel 1939, quando un gruppo di ricercatori guidati dallo psicologo Kurt Lewin si propose di identificare i diversi stili di leadership. Altre ricerche furono fatte in seguito, identificando ulteriori tipologie ma questo primo studio lo ritengo il più influente, fosse solo per il fatto di aver stabilito le basi degli stili principali.

Stile direttivo

Lo stile di leadership direttivo è unidimensionale e assegna pieni poteri, responsabilità ed autorità al capo. In questo stile, il capo prende tutte le decisioni su cosa, quando e come debba essere svolto un compito, senza che i membri del team abbiamo opportunità di contribuire. Centralizzando sul capo ogni decisione, si tratta di ambienti di lavoro con scarsa flessibilità e creatività. Si tratta di uno stile che si incontra negli ambienti militari (e, ahimè, ancora in molte organizzazioni), dove è necessario prendere decisioni in fretta o in situazioni critiche.

Si tratta di uno stile che produce due effetti devastanti nelle organizzazioni private: altissimi turnover e assenteismo. Per citare un esempio, Donald Trump è un supporter di questo stile di leadership.

Stile partecipativo

La decisione finale viene sempre presa dal leader, ma i membri del team vengono coinvolti nel processo decisionale.

I membri del team trovano una alta soddisfazione nel loro lavoro, si sentono di poter controllare il loro destino e sono più produttivi e creativi, in quanto coinvolti nelle decisioni. Chiaramente, si tratta di un approccio che rallenta lo sviluppo di una decisione e quindi scarsamente si applica dove il decision making deve essere rapido. Un altro svantaggio è che non tutti i membri del team possono essere in grado di dare contributi di qualità.

Stile delegante

Descrive i leader che permettono ai loro collaboratori di fare da soli ed impostare le loro scadenze. Il leader offre solo le risorse a supporto e dei suggerimenti, se richiesti. È uno stile che si verifica anche in modo naturale, quando i manager non hanno una capacità di controllo sul lavoro delle persone. I membri del gruppo, senza una guida valida, tendono a perdere la direzione e ad incolparsi l’un l’altro. Se il leader non riesce a monitorare costantemente le attività e dare feedback sull’operato, si tratta della tipologia di leadership meno efficace tra tutte.

Stile coaching

In questo tipo di leadership, i collaboratori vengono supportati a migliorare le loro abilità, tramite l’ascolto attivo e le domande efficaci. Il leader definisce gli obiettivi co-creati con il team, team che si sente quindi responsabile, motivato ed ispirato. Tra i vari stili di leadership è quello più orientato alle persone e sta diventando sempre più popolare tra le organizzazioni. È opportuno che il leader riesca però a mantenere una linea autorevole all’occorrenza, altrimenti il rischio è che il team senta mancare una guida di riferimento.

Stile servant

Si tratta di una tipologia di leadership che privilegia i bisogni del team ed incoraggia un decision-making collettivo. Si tratta di leader che conducono spesso con l’esempio (leading by example) e fanno molto leva sulla trasmissione e sviluppo dei valori. È un approccio che può aiutare a creare una cultura aziendale positiva, che valorizzi la diversity, e tenga alto il morale del team. Ma, nelle situazioni di leadership competitiva, le persone che praticano questo stile possono ritrovarsi “schiacciati” dai leader di altra natura. Un campo di applicazione in cui possiamo trovare i “servant leader” è in politica o in posizioni in cui i leader sono eletti per servire un’organizzazione o una comunità. Si tratta di leader che però faticano ad acquisire autorità e subiscono un conflitto di interessi mettendo i loro dipendenti davanti agli obiettivi di business.

Stile transazionale

Ecco il famoso stile ad approccio “bastone e carota”. È considerato transazionale perché i leader offrono uno scambio; ricompensano le buone prestazioni, mentre puniscono quelle meno buone. Nella maggior parte dei casi la transazione si concentra sul collaboratore che completa i compiti assegnati in cambio di un compenso monetario. Uno dei principali vantaggi di questo stile di leadership è che crea ruoli chiaramente definiti: le persone sanno cosa devono fare e cosa riceveranno in cambio del completamento delle loro attività. I collaboratori ambiziosi o che sono motivati da ricompense esterne – che però sappiamo essere effimere – a volte si trovano a loro agio. In situazioni di questo tipo è però improbabile che le persone sviluppino il loro pieno potenziale creativo e pensiero fuori dagli schemi. Non di rado, si assiste ad a un elevato ricambio del personale. Pertanto, nonostante sia tra quelli più presenti nel mercato italiano, possiamo dire che la leadership transazionale è in realtà un tipo di management, non un vero stile di leadership, perché l’attenzione è rivolta ad obiettivi a breve termine (es. i KPI di quarter) e spesso manca la Vision sul lungo periodo.

Stile trasformazionale

La leadership trasformazionale è spesso definita come il miglior stile di leadership da utilizzare nelle situazioni aziendali ed è sicuramente quello che io prediligo, sul quale baso le mie ricerche e sul quale ho predisposto dei piani di sviluppo della leadership. Si tratta di leader che ispirano lo staff attraverso una comunicazione efficace e creando un ambiente stimolante intellettualmente. È la via che consente di indirizzare il cambiamento all’interno delle organizzazioni (ti dice qualcosa la Digital Transformation?), del team e dentro se stessi.

I leader trasformazionali sono stimolanti perché motivano gli altri a fare più di quanto inizialmente previsto e spesso anche più di quanto pensassero possibile. Non solo si impegnano ad aiutare l’organizzazione a raggiungere i propri obiettivi, ma anche ad aiutare i membri del gruppo a realizzare il proprio potenziale.

La leadership trasformazionale si concentra sulla definizione di obiettivi importanti, con scadenze rigorose e dove si lavora all’unisono per raggiungerli in tempo.

Il rovescio della medaglia della leadership trasformazionale è che mentre l’entusiasmo del leader viene trasmesso alla squadra, questi potrebbe aver bisogno di essere supportato da “persone di dettaglio”, più pragmatiche.

Varie ricerche condotte sul campo hanno evidenziato come questo stile di leadership produca prestazioni più elevate e maggiore soddisfazione nei team. Un interessante studio, di cui parlerò nel prossimo articolo, ha anche scoperto che la leadership trasformazionale porta ad un miglioramento dello stato di benessere tra i membri del team.

Stile situazionale

Sviluppato da Hersey e Blanchard nel 1969, si tratta di uno stile che prevede l’adozione dei diversi modelli in funzione del contesto di riferimento in una data circostanza. Ad esempio, potrebbe essere più utile adottare uno stile partecipativo in una occasione ed uno transazionale in un’altra. Resta il fatto che molte persone possiedono uno stile di leadership innato e possono fare molta fatica a cambiare di continuo da uno stile all’altro. Inoltre, può essere difficile valutare in tempi brevi quale può essere lo stile più adatto in una data circostanza, a discapito dell’agilità richiesta da certe decisioni strategiche aziendali.

Avere una conoscenza approfondita dei vari stili di leadership ti consente non solo di capire quale meglio si adatta alle tue caratteristiche, ma anche di scegliere con maggiore attenzione i manager che faranno parte della tua organizzazione.

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  1. Responsabilità: la responsabilità degli obiettivi e delle azioni è in carico al Team
  2. Collaborazione: il Team è stimolato alla collaborazione
  3. Creatività: il leader facilità lo sviluppo della creatività dei singoli
  4. Rapidità di esecuzione: le decisioni vengono prese dal Team in tempi rapidi
  5. Turnover: i collaboratori tendono ad abbandonare l’organizzazione
  6. Motivazione: il leader stimola la motivazione dei membri del Team
  7. Produttività: il Team e con esso l’organizzazione raggiungono elevati livelli di efficienza e produttività

Nel prossimo articolo ti parlerò di quella che è la mia visione di leader e dello stile che preferisco portare avanti nei miei programmi di sviluppo della leadership.

Santo Nocera

Driving Growth and Building strong partnerships | ICF Coach | Change Practitioner | @Armis

5 anni

Ecco qui una sintesi per capire qual è oggi lo stile più efficace, sopratutto nel mondo Digital!

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