Leadership: Di quale intelligenza parli? - Parte 1
Ho sentito sovente frasi come “Strano che si comporta così, è una persona intelligente” e ho sempre risposto “Di quale intelligenza parli?".
Infatti dopo che lo psicologo statunitense Howard Gardner ha presentato la sua teoria sulle intelligenze multiple, la vecchia concezione di intelligenza come un fattore unitario misurabile tramite il Quoziente d'intelligenza (Q.I.) è stata “sostituita” con una definizione più dinamica, articolata in sotto fattori differenziati.
Ecco alcune intelligenze che ci permettono di valutare comportamenti andando oltre lo “strano che si comporta così, è una persona intelligente”
Iniziamo dall’ intelligenza linguistica, comune a poeti, oratori, scrittori, lirici, e a tutti coloro che amano il linguaggio in ogni sua espressione come, a esempio Vittorio Alfieri e il suo “volli, volli, fortissimamente volli” o Ungaretti che s’illuminava d’immenso, ma pure la Callas, Hemingway, Jim Morrison, fino a giungere al dub di Linton Kwesi Johnson o al rap di Eminem.
Abbiamo poi certamente l’intelligenza logico-matematica, che troviamo negli scienziati, nei matematici, nei fisici, nei chimici e in coloro in cui il ragionamento è dominante.
Da Cartesio a Edison, quest’intelligenza è sempre stata particolarmente apprezzata alle nostre latitudini e ancor di più nell’era della digitalizzazione.
Un’ intelligenza utile per quanto attiene la nostra capacità comunicativa è quella musicale che risulta anche molto utile per migliorare la propria pronuncia. Essa assume funzioni decisive nell’uso di suoni che possono essere utili per dare enfasi a certe parti di un discorso.
Anche il nostro rapporto con lo spazio e il nostro livello di intelligenza spaziale determina un maggiore o minor grado di successo nel sapersi orientare, nel dare indicazioni a un’altra persona che vede le cose da un’altra prospettiva o usare strumenti. Si tratta di avere la capacità di apprezzare le relazioni visivo-spaziali, sia quelle vicine, come fa un pittore con la tela, sia quelle che comportano spazi più vasti, come succede per il pilota di un aereo. Si racconta che Albert Einstein fosse dotato di capacità spaziali immense. Forse furono esse a permettere al grande scienziato di vivere un “esperimento di pensiero” nel quale s’immaginò di viaggiare su un raggio di luce, per giungere alla famosa intuizione sulla teoria della relatività. Anche Leonardo da Vinci, con le sue doti pittoriche e con la sua capacità d’inventore e d’anatomista, aveva certamente una forte intelligenza spaziale.
éclairer, traduire, transmette
6 anniIntelligence ? Intelligences : poétique, spatiale...
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6 annibuongiorno Roberto, grazie, buon sabato