L'economia si ferma per il coronavirus, ecco le misure del Governo per sostenere il mondo del lavoro.
L'obiettivo del Governo, secondo il Consigliere economico del Ministro dell'Economia Marco Leonardi, è aiutare tutto il mondo del lavoro.
E' questa la premessa con cui il Governo si prepara a varare una serie di misure a sostegno di imprese e lavoratori, sia dipendenti, sia autonomi
Tra queste, le più rilevanti a favore dei lavoratori dipendenti e delle loro famiglie sono:
- un congedo straordinario a favore dei lavoratori privati e pubblici con figli a carico, della durata di 12 giorni (che potrebbero salire a 15), retribuito al 30% dello stipendio o, in alternativa
- un “voucher baby sitter” del valore di 600 euro, che verranno accreditati sul libretto famiglia, per chi non opterà a favore del congedo straordinario.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, per tali misure è prevista una spesa di 800 milioni di euro.
Nelle intenzioni del Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, il contributo "baby sitter" sarà più elevato per il personale infermieristico, mentre quello della Famiglia, Elena Bonetti, sta studiando un bonus per le famiglie che assistono anziani non autosufficienti
Per le imprese, l'Esecutivo sta approntando un iter veloce e semplificato per l’attivazione degli ammortizzatori sociali, con l’obiettivo di assicurare un sostegno al reddito ai lavoratori delle imprese colpite dall’impatto della pandemia, sull’intero territorio nazionale.
Per la Cig in deroga il Governo, secondo le ultime indiscrezioni, stanzierà 2 miliardi di euro, mentre sono 500 i milioni per il potenziamento del Fondo integrazione salariale.
Le aziende attualmente prive di qualsiasi copertura potranno ricorrere alla cassa integrazione in deroga, con la causale speciale indicata nel decreto legge che sarà approvato a breve dal Consiglio dei ministri, che fa riferimento all’evento speciale.
La Cassa in deroga potrà essere attivata anche dalle microimprese fino a 5 dipendenti e scatterà in modo retroattivo dal 23 febbraio, quando si sono iniziati a sentire gli effetti negativi dell’epidemia sul sistema produttivo.
La durata del sostegno sarà di almeno 60 giorni.
Anche le aziende che non possono accedere alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria, avranno la possibilità di farlo grazie alla nuova causale speciale: i lavoratori potranno essere sospesi da subito.
Sarà in ogni caso necessario attendere l'approvazione del decreto, che dovrebbe contenere norme dirette a garantire la massima flessibilità nell'utilizzo di questo strumento che, oltre ad essere attivabile senza confronto sindacale, non sarà computato nei limiti di durata degli ammortizzatori previsti dal decreto legislativo n. 148/2015.
Le aziende che hanno esaurito la disponibilità per la Cig ordinaria o quella straordinaria potranno ricorrere alla cassa in deroga, sempre con le procedure semplificate.
Le misure straordinarie riguarderanno anche i lavoratori autonomi (le c.d. Partite IVA) e stagionali, tradizionalmente esclusi dall'applicazione della Cassa integrazione e probabilmente anche dalla Cassa in deroga che sta per essere estesa anche alle microimprese. Per gli autonomi, il Governo punta alla sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali. Per i soli stagionali si sta ragionando anche sulla possibile estensione della Naspi.