L’EVOLUZIONE DEL COLLOQUIO DI LAVORO
Il processo di selezione del personale, di cui il classico colloquio di lavoro costituisce la prima fase, si sta sempre più avvalendo di nuove modalità. Questo avviene anche grazie a supporti tecnologici che permettono di accorciare le distanze tra le aziende e i candidati, abbattendo così sensibilmente i tempi di reclutamento.
Iniziando dalla stessa modalità di candidatura, si può osservare questa tendenza verso un maggiore utilizzo della tecnologia. Il tradizionale curriculum vitae viene infatti sempre più spesso sostituito da video-presentazioni e dalla creazione di siti internet personali. Il candidato così ha modo di parlare di sé, includendo anche aspetti personali che sarebbero più difficili da cogliere soltanto attraverso la lettura di un curriculum schematico, incentrato sulle proprie esperienze professionali.
Il colloquio telefonico resta comunque il primo step del processo di selezione, che può dare seguito ad un secondo e più completo colloquio in video oppure di persona. In una prima fase infatti, sempre più aziende prediligono un primo colloquio via Skype per avere una prima impressione sul candidato e decidere se proseguire con un eventuale colloquio face-to-face. Molti selezionatori ritengono che il video-colloquio sia efficace per valutare le soft skill dei candidati e comprendere la loro motivazione. Si tratta infatti di colloqui conoscitivi in cui i recruiter valutano per lo più la persona e le attitudini in rapporto alla posizione in questione.
Nonostante l’emergere di modalità innovative che prevedono l’utilizzo di strumenti di comunicazione nella fase di candidatura e pre-selezione, molte aziende continuano a fare affidamento sul colloquio tradizionale, ritenuto ancora la forma più efficace per la scelta e selezione di un candidato.