L'idea di "Previeni"

Intervista a Valentina e Nadim, i founder della startup

“Assicurare che nessun medico debba mai più dire ‘mi dispiace, è troppo tardi’ attraverso dispositivi innovativi per diagnosi precoci ovunque nel mondo.”

Questa la mission di Previeni, una startup rivoluzionaria, di cui siamo riusciti ad intervistarne i founder Valentina e Nadim. Continua a leggere per scoprire di più sulla loro idea:

Di cosa si occupa Previeni?

Nadim: “Previeni si impegna a garantire che nessun medico debba mai più dire ‘mi dispiace, è troppo tardi’. Per questo abbiamo creato un dispositivo innovativo per diagnosticare pazienti ovunque essi siano.”


Qual è il vostro background e come siete arrivati a fondare Previeni?

Valentina: “Ho un background in ingegneria biomedica, con un focus su soluzioni AI e innovazioni sanitarie. Questi ambiti si uniscono perfettamente in Previeni.”

Nadim: “Lavorando all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ho sviluppato rivelatori di particelle del CERN, spesso applicati alla medicina. Fondare Previeni è stato un percorso naturale.”


Quali sono le lezioni più importanti che avete imparato lungo il percorso?

Valentina: “L’innovazione tecnologica avanza più velocemente del settore sanitario. È essenziale dialogare strettamente con medici e utilizzatori finali.”

Nadim: “Bisogna mettersi nei loro panni per capire davvero i problemi e creare soluzioni efficaci.”


Come pensate che l’innovazione di Previeni possa arrivare a tutti?

Nadim: “La diagnosi tardiva è un problema universale. Ascoltando i medici e progettando una soluzione scalabile, crediamo che Previeni possa davvero essere alla portata di tutti.”


Cosa vi ha spinto a fondere le vostre startup?

Valentina: “Una visione comune di eliminare le diagnosi tardive e una complementarietà tra software AI e hardware. Inoltre, una forte intesa nel lavoro quotidiano.”


Ringraziamo Valentina e Nadim per aver condiviso la loro esperienza.

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