L’importanza di garantire prestazioni ottimali di un impianto
Negli ultimi anni c’è sicuramente stata una tecnologia di filtrazione che ha prevalso sulle altre a livello industriale, per trattare reflui e dissalare l’acqua del mare e generare così acqua potabile, sto parlando dell’osmosi inversa.
L’osmosi inversa è quella tecnologia che attraverso l’utilizzo di membrane semipermeabili permette di poter eliminare particelle inquinanti dell’ordine di grandezza del micron, garantendo un alto grado di purezza batteriologica dell’acqua. Per altri approfondimenti su cosa sia e come funziona il ciclo dell’osmosi inversa ti invito a vedere il mio profilo.
Dopo questo richiamo su cosa sia, in breve, l’osmosi inversa e su come funzioni il suo ciclo, vorrei prestare l’attenzione sugli impianti e la loro gestione.
Gestire vuol dire “guidare, condurre, indirizzare qualcosa nel modo dovuto” e nel caso di un impianto, ma non solo, la gestione va di pari passo con la manutenzione. Se facessimo delle statistiche, verrebbe fuori che ancora oggi, la maggior parte delle imprese non pensa alla manutenzione del proprio impianto fin tanto che non si verifica un problema. A quel punto però i danni possono essere già ingenti e onerosi. Oggi però l’obiettivo della manutenzione si è spostato: non si parla più di aggiustare i macchinari dopo un guasto bensì di un controllo cautelativo che eviti fastidi alla macchina e alla produzione.
Infatti, attraverso programmi di manutenzione è possibile evitare e prevenire danni che alterino l’efficienza dei processi lavorativi e di conseguenza la produttività.
Nel caso specifico degli impianti ad osmosi, la componente principale è la membrana semipermeabile. Per prevenire situazioni critiche, per effettuare una corretta gestione risulta indispensabile focalizzare l’attenzione sul mantenimento di tali parti così da garantirne la funzionalità e assicurare il servizio nel tempo.
Come si mantengono le membrane all’interno di un range di funzionalità ottimale? “Banalmente” garantendone la pulizia.
Durante il processo di osmosi la fase di separazione dalle impurità presenti nell’acqua prevede che queste vengano trattenute grazie alla presenza dei pori sulla membrana. Le concentrazioni di impurità, tuttavia, non devono accumularsi su questa superficie. Conseguenza, la precipitazione di sostanze a bassa solubilità e diminuzione delle prestazioni della membrana.
Con un lavaggio periodico delle membrane, tutto ciò può essere evitato. I prodotti chimici idonei a tale scopo sono:
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Chiaramente le membrane non sono gli unici componenti da controllare affinché un impianto di questo tipo funzioni correttamente. Altre parti fondamentali sono il filtro a cartuccia, la valvola solenoide. Controllare periodicamente le cartucce dei filtri e sostituirle permette di ripristinare la differenza di pressione tra ingresso e uscita quando risulta troppo elevata. Ancora, abbiamo la pompa presente sul ramo dell’impianto a monte delle membrane che serve ad imprimere la pressione necessaria a vincere la naturale pressione osmotica. Una mancata manutenzione di questo componente creerebbe un effetto domino partendo da fenomeni di cavitazione fino alla rottura della pompa stessa.
Dunque, questo è un esempio di gestione e manutenzione da effettuare su un impianto ad osmosi inversa, va da sé che si consiglia di monitorare e registrare i dati in modo da identificare se ci siano peggioramenti sulle prestazioni su qualsiasi tipo di impianto.
Non aspettare che si verifichi un problema per iniziare a programmare. Con il rischio di essere ripetitivo ma, programmare la manutenzione dell’impianto ti consentirà di garantire migliori prestazioni e una maggiore durata dell’impianto stesso, riducendo così i rischi di fermo macchina nei periodi in cui la produzione è più sostenuta.
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Raffaele Cimino