Grazie all'esempio di Mihajlovic comprendiamo quanto sia importante dare valore alle emozioni nel calcio, nello sport e nella vita..
L'importanza ed il potere delle emozioni
Oggi avrei voluto parlarvi di tutt’altro argomento ma, considerato quanto accaduto ieri ho pensato di virare completamente in tutt’altra direzione.
Sicuramente tutti conoscete Sinisa Mihajlovic (ex calciatore professionista ed attualmente tecnico del Bologna calcio).
Probabilmente quasi tutti siete a conoscenza del fatto che poco tempo fa gli sia stata diagnosticata la leucemia; Mihajlovic è attualmente in cura, egli si sottopone infatti da quaranta giorni alle chemioterapie per affrontare e tentare di sconfiggere il male.
Ebbene, nonostante ciò ieri Sinisa si è presentato regolarmente in panchina per guidare la propria squadra nella prima partita del campionato di Serie A.
Che dire?
Mister, le persone, i fotografi e le telecamere ti hanno cercato spesso e sono riusciti a cogliere talvolta tutta la pienezza del tuo sguardo. Si nota come le cure ti stiano devastando ma nonostante ciò hai deciso di abbandonare quella stanza dell’ospedale e partire alla volta di Verona per raggiungere la squadra, la tua squadra.
Hai mostrato uno sguardo in cui si nascondono attualmente tutti i tuoi pensieri ed emozioni che stai provando in questo duro momento.
Un guerriero (quale tu sei) è abituato a combattere e non darsi mai per vinto e sei infatti sceso in campo.
Ma anche i guerrieri soffrono, anche i guerrieri possono essere sopraffatti dalla debolezza e dalla paura anche se cercano di non farlo notare.
C’hai provato Sinisa a non far trapelare pensieri negativi, c’hai provato a guidare la tua squadra come se niente fosse, a fornire loro le indicazioni tecnico-tattiche, a confrontarti con i tuoi collaboratori, ed hai osservato, hai ideato strategie al fine di aiutare il tuo team a portar a casa il risultato.
Non so sinceramente se questo sia bastato, anche solo per qualche istante, a far pensare ai giocatori, ai tifosi, ai dirigenti o a chiunque altro che fosse tutto ok.
Non so, se ti sei sentito veramente in “campo” oppure eri in realtà al di fuori del rettangolo di gioco.
Non lo so mister, ma penso che tu abbia dimostrato a tutti quanto sia importante un’emozione.
L’emozione di poter scendere in campo e svolgere la propria passione nonostante tutto.
L’emozione di poter respirare l’odore ed il clima dello spogliatoio pre gara.
L’emozione di poter calpestare quel terreno verde e guidare i tuoi ragazzi dalla panchina.
L’emozione di sentire tutto lo stadio acclamarti, incoraggiarti e a spingerti a continuare a combattere.
L’emozione di poter rispettare il proprio ruolo, il proprio lavoro facendo finta che quel maledetto male non ci sia.
Quanto è importante una emozione, quanto è importante quella sensazione che ti ha spinto fino a tanto: pensa hai mosso qualcosa anche in tutti noi...
Hai dimostrato che il capitano non abbandona mai la propria nave neanche in situazioni di estrema difficoltà dove la mossa più semplice sarebbe quella di scappare. Scappare dalla barca e quindi dalla vita quotidiana per potersi rifugiare e far finta di niente.
Mister, sei un esempio! Sei un maestro!
Beppe Sebaste definisce ‘maestro’ colui che indica il cammino del ritorno al sè. Colui che aiuta a ritornare a casa. Tornare a casa significa diventare ciò che si è. L’educazione di un maestro quindi consiste nel restituire qualcun altro, che possiamo chiamarlo discepolo, da un’esistenza inautentica ad una esistenza autentica.
È questo ciò che hai fatto. Sei rimasto semplicemente te stesso. Sei stato autentico. Hai dimostrato quanto sia difficile non essere se stessi ma soprattutto quando sia impossibile nascondere la propria natura e tentare di affossare ciò che ci trasmette emozione.
L’emozione rappresenta quella scossa psichica che dovrebbe essere trasmessa in tutto ciò che si fa e dovrebbe caratterizzare anche l’insegnamento dello sport in particolare nei giovani.
È necessario dare valore alle emozioni e considerarle fondamentali e trainanti per la crescita.
L’emozione è ciò che ti ha caratterizzato ed ha fatto sì che il tuo lavoro non fosse solo tale bensì tutta la tua vita.
Una vita piena di sfide e successi nella quale il tuo cammino da calciatore professionista ti ha portato a realizzare diverse di reti, alcune delle quali molto belle.
Ora però ti resta un goal solo da fare, quello più importante della tua carriera.
Grazie mister, grazie per il tuo esempio.
Mariano Angelico