L'impossibile equilibrio del cervello dei ragazzi
@ Joey Zanotti

L'impossibile equilibrio del cervello dei ragazzi

Non avrò più sedici anni. Non avrò più le versioni di latino (e questo lo posso accettare di buon grado) e non mi innamorerò più per la prima volta (e anche questo, se ci penso bene, non sono sicura di rimpiangerlo davvero). Il cervello dei ragazzi adolescenti, considerato retrospettivamente da un'ultra trentacinquenne, è un sistema in ebollizione fuori controllo; è una montagna russa di emozioni che ti portano, nell'arco delle due ore che separano l'intervallo dall'uscita da scuola, a provare un'alternanza-miscuglio di sconforto, felicità, estasi, desolazione, noia e rabbia.

Bene, tutto questo lo sapevo già per averlo vissuto e averlo impresso, più o meno indelebilmente, nella memoria. Ma i ricordi di quegli anni non sono neanche lontanamente altrettanto vividi dell'esperienza - e questo non vale, o almeno non nello stesso modo, né per i ricordi d'infanzia né per quelli legati a una fase più adulta - diciamo a partire dalla fine dell'università, per essere sicuri.

Grazie a un articolo comparso su Scientific American nel giugno scorso (sì, sono sempre indietro di qualche mese sulla lettura), finalmente credo di aver compreso il perché di tutto questo, ossia della girandola di emozioni incontrollabili allora e dello sbiadimento dei ricordi oggi.

Continua a leggere >

Silvia Barra

Aiuto le aziende produttive e i centri di ricerca a comunicare prodotti, processi e invenzioni | IT,EN,FR | Chimica, traduttrice, technical writer

9 anni

Molto interessante, grazie.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Eva Filoramo

  • La blockchain, questa sconosciuta

    La blockchain, questa sconosciuta

    Ho capito cosa dovevo fare quando è successo per la terza volta: il telefono squilla, il numero è sconosciuto ma…

  • Come farsi carico del carico mentale

    Come farsi carico del carico mentale

    Carico mentale? Chi era costui? Lungi da me voler banalizzare e ridurre tutto a una questione di ruoli connotati dal…

  • Una mappa del cervello: sì, ma come?

    Una mappa del cervello: sì, ma come?

    Le mappe, si sa, per quanto in molti casi possano risultare indigeste sono estremamente utili per orientarsi. Vero è…

    1 commento
  • La traduttrice peripatetica

    La traduttrice peripatetica

    Negli ultimi mesi mi sono trovata costretta, o quantomeno “fortemente raccomandata” a camminare almeno un paio d’ore al…

  • Disegnare la natura, dagli erbari all'epoca di Linneo

    Disegnare la natura, dagli erbari all'epoca di Linneo

    L’atto di disegnare la natura e l’ambiente che ci circonda, con le sue piante e i suoi animali, è antico quanto l’uomo.…

  • La sindrome dell'impostore colpisce ancora

    La sindrome dell'impostore colpisce ancora

    Quando Valeria e io, ormai più di due anni fa, cominciammo a giocherellare con l’idea di creare un blog dedicato alla…

  • Come d'autunno sugli alberi il colore delle foglie

    Come d'autunno sugli alberi il colore delle foglie

    Anche quest’anno, a partire all’incirca da metà ottobre, la rete è stata invasa da immagini di quello che, ho da poco…

  • Tutto il mio lavoro lo porto con me

    Tutto il mio lavoro lo porto con me

    Ricordo che, da ragazzina, ero rimasta molto colpita dalla frase di Seneca «Omnia mea mecum porto» - che poi, a…

    1 commento
  • Il Canzoniere di Petrarca e la matematica dell'amore

    Il Canzoniere di Petrarca e la matematica dell'amore

    Fin dalla comparsa del calcolo differenziale, inventato indipendentemente da Isaac Newton e Gottfried Leibniz verso la…

  • L'impossibilmente famoso dottor Einstein

    L'impossibilmente famoso dottor Einstein

    Una decina di anni fa, quando lavoravo per un festival della scienza, sono stata fisicamente aggredita da un tizio a…

Altre pagine consultate