Lo spettacolo della creatività, cosa si nasconde nel backstage e come svilupparla
Tutti parlano dell’importanza per le aziende di innovare continuamente modelli di business, processi e mind-set per essere leader nei rispettivi mercati sempre più saturi, dove ci si prende a spallate con i competitor sperando che non arrivi qualche azienda piattaforma a fare tabula rasa.
Secondo le ricerche del World Economic Forum sul futuro della workforce e delle skills, la creatività è al terzo posto tra le competenze che saranno maggiormente richieste nei prossimi 4 anni.
Ma come possono le aziende generare creatività individuale? Quali sono i meccanismi da implementare per far emergere la creatività delle persone?
Per comprenderlo dobbiamo conoscere cosa si cela nel backstage cognitivo dello spettacolo della creatività.
Per creatività individuale si intende quel processo tipicamente umano che ci porta a identificare nuove connessioni in pensieri e oggetti che portano a innovazioni e cambiamenti. Attraverso la creatività le persone possono scatenare il loro potenziale generando nuove idee in un processo cognitivo detto “insight” grazie al quale emergono nuovi modi di “vedere la realtà” e conseguentemente di “crearla”.
Ma come possiamo aumentare la nostra creatività individuale?
Per essere creativi dobbiamo sfidare i nostri pre-concetti sul modo in cui le cose abitualmente si relazionano disinnescando quel processo definito “fissità funzionale” che ci porta ad associare a un oggetto o concetto un’unica funzione sulla base dell’esperienza passata, precludendoci altre possibilità di utilizzo, come ad esempio vedere una forchetta solo come strumento per mangiare e non come potenziale giraffa 😉
Infatti i nostri bias, ovvero le nostre scorciatoie mentali basate sul passato, a cui tutti ci affidiamo nella nostra quotidianità per realizzare qualunque attività nota, ostacolano il nostro pensiero creativo.
Il nemico della creatività è il nostro passato: non possiamo creare qualcosa di nuovo se ci comportiamo sempre allo stesso modo.
Ma cosa intendiamo per creatività da un punto di vista cognitivo?
I processi creativi sono processi di ristrutturazione cognitiva, dove per realizzarli risulta necessario scomporre un concetto o un oggetto ai suoi elementi essenziali eliminandone i legami ovvero la sua struttura, in quanto derivante dal passato, isolarli e ricollocarli in una nuova struttura, dalla quale scaturisce una nuova idea o oggetto.
Notiamo quindi che la creatività, intesa come capacità di ristrutturazione di idee e oggetti, è una competenza che può essere appresa ed allenata sia in modo individuale sia in gruppo.
Ecco qualche spunto per persone e aziende per esercitarsi nel quotidiano a potenziare la creatività personale:
- Sviluppare un atteggiamento di apertura continua a nuove idee e progetti
- Allenarsi a collegare concetti, parole, idee non correlate a priva vista tra loro
- Fare pratica nel chiarire le proprie idee analizzandole da molteplici punti di vista
- Fare domande continuamente ed essere curiosi anche su elementi che a prima vista possono sembrare lontani dall’argomento di discussione.
Ricordiamoci che la creatività risiede nell’esplorazione e non nella chiusura in quanto come diceva Oscar Wilde:
“il genio non è chi trova le risposte, ma chi pone le giuste domande”