Logica Analisi
Durante i miei oramai 20 anni di esperienza nella scuola primaria mi sono resa conto che i bambini, generazione dopo generazione, faticano sempre di più nella scrittura in autonomia. I fattori di questa situazione sono sicuramente molteplici:
- le famiglie leggono sempre meno e di conseguenza, per imitazione, anche i figli;
- sempre più scarso il tempo dedicato alla lettura di qualità e sempre più il tempo investito nella fruizione di contenuti legati ai social, nei quali la comunicazione risulta essere arida e scarsa a livello stilistico e di contenuto;
- aumenta il divario tra la comunicazione orale, sempre più impoverita e legittimata da espressioni un tempo tabù, e la comunicazione scritta che, in rari casi. resta salda ai sani principi della pura sintassi della lingua italiana.
Con tutte queste premesse è normale che si evidenzi negli alunni una difficoltà nello scrivere e soprattutto un aumento di casi di bambini affetti da disturbi dell'apprendimento, che a mio avviso, in alcuni casi, sono solo l'effetto di due società contrastanti educative: la scuola, ancorata e immobile alle sicurezze vintage del “si è fatto sempre così, perché cambiare?” e la società, che coinvolta nella 4 rivoluzione economica, è immersa in una anarchia etico/educativa molto preoccupante e di fatto esistente.
Oggi noi docenti dobbiamo essere flessibili e autorevoli nelle nostre classi e soprattutto adattarci ai cambiamenti inserendoli nel modo migliore a scuola.
La rivoluzione tecnologica, finalmente inserita e resa attuativa dal PNSD, può aiutarci in una programmazione didattica maggiormente legata alla realtà sociale che vivono quotidianamente i bambini e le loro famiglie.
Ho quindi pensato di unire il metodo con cui funziona il coding e l'analisi logica e da qui è nato un percorso, lungo un anno, dove i bambini non hanno imparato solamente a riconoscere il soggetto, il predicato, il complemento oggetto, il complemento di luogo, il complemento di tempo, il complemento di specificazione e il complemento di compagnia, ma hanno imparato a scrivere in autonomia pensieri e un proprio diario personale seguendo le regole dell'analisi logica.
I fase
Per attirare l'attenzione dei bambini e coinvolgerli maggiormente nell'attivazione di una scrittura in autonomia ho presentato, drammatizzandola, una storia dal titolo “Il condominio frase” che racconta il divertente incontro tra il soggetto e i vari componenti di una frase (complemento oggetto, predicato ecc...) . I personaggi del racconto, umanizzati, avevano inoltre un colore distintivo per poter essere meglio ricordati dai bambini. Il testo, successivamente è stato utilizzato come copione dello spettacolo di fine anno ed utilizzato, attraverso attività di cooperative learning, come strumento per iniziare a leggere.
II fase
Ho attribuito a ogni parte dell'analisi logica un colore che avesse un forte valore simbolico.
Qualche esempio :
- Soggetto: rosso. Rosso è il colore più acceso dell'arcobaleno, quello che rappresenta la passione dell'agire.
- Predicati: verde. Verde è il colore simbolo della libertà del fare. Verde è il colore del semaforo che ti autorizza a partire, quindi ben rappresenta bene la variegata famiglia dei verbi.
III fase:
Abbiamo creato, utilizzando dei cartoncini colorati degli stessi colori definiti in precedenza, dei “pezzi” di analisi logica e abbiamo proposto ai bambini, divisi a squadre, di creare le frasi più lunghe che riuscivano ad inventare. In questa fase ludica si è evidenziato come i bambini, anche di classe prima, se stimolati sulla riflessione linguistica, fossero in grado di formare frasi anche di 7 elementi (compl. tempo+soggetto+predicato+compl.oggetto+compl. di specificazione+ compl.di luogo+compl.di compagnia).
IV fase
Lo stesso gioco è poi stato riproposto a livello individuale e i risultati sono stati molto soddisfacenti e hanno attirato l'attenzione dei bambini con difficoltà di attenzione prolungata e il nostro alunno affetto da autismo.
V fase
Per meglio capire quando inserire il complemento oggetto ho raccontato ai bambini la storia del Trenino Transitivo, “spin off” del condominio frase e abbiamo giocato a riconoscere quali verbi potessero salire sul trenino transitivo, quindi reggere il complemento oggetto. Il gioco è piaciuto molto ai bambini che poiché abbiamo unito il movimento del corpo alla riflessione sulla nostra lingua.
Alla fine del gioco i bambini erano in grado di riconoscere i verbi transitivi da quelli intransitivi.
VI fase
Alla fine dell'anno, abbiamo iniziato a riflettere sulla nostra storia personale e abbiamo capito l'esigenza di scrivere un diario. Il diario è stato impostato in modo tale da coinvolgere tutti i complementi con una struttura ben definita. Ogni bambino durante l'ultima settimana di scuola scriveva in autonomia il proprio diario.
Visto il successo di questa impostazione linguistica, che offre ai bambini un metodo per riflettere maggiormente sulla loro lingua madre, ho iniziato a produrre del materiale anche per la classe seconda, ampliando la storia del condominio frase per introdurre le congiunzioni e gli attributi finalizzati agli obiettivi di classe seconda che si andranno ad affrontare e costruendo dei giochi per poterli coinvolgere sempre di più.
Per saperne di più non esitate a contattarmi .
Gentilissima, contributo molto interessante, Io insegno nella scuola media e già da qualche anno lavoro con la docente di matematica in un percorso interdisciplinare tra analisi logica e pensiero computazionale. Si tratta però di un lavoro empirico, basato su un'idea di un'area coincidenza delle abilità cognitive nelle due materie. Quello che sto cercando è una bibliografia scientifica che ci dia maggiore solidità. Puoi aiutarmi?