mettersi in gioco per produrre un cambiamento positivo
mettersi in gioco significa agire per superare i propri limiti personali e crescere come persona dal valore umano.
le persone insicure, ossia non decise in un forte credo, tendono a manifestare una paura "inspiegata" ad agire, oppure sono "bloccati" nell'agire per l'ineffabile presunzione di dover capire ciò che non può essere capito. infatti, il credo non è mai una soggettiva comprensione, ma solo un'incondizionabile decisione.
in tal senso, una persona che realmente vuole darsi uno scopo di massima utilità verso gli altri agisce a prescindere, in orientamento ad una logica (etica) delle azioni determinata a scegliere la via più utile per gli altri, e non la più comoda per lui.
questa scelta di vita etica rappresenta quanto la persona crede in se stessa e sa esattamente cosa vuole. il rischio di non credere in se stessi è una minaccia grave verso la propria integrità ed incondizionabilità, quindi della leadership. non fidarsi di se stessi impedisce il confronto scomodo con le persone per conquistarne la fiducia e creare il forte accordo sulle idee, azioni e risultati per crescere/cambiare insieme.
accettare le proprie mancanze scatena l'umiltà, ossia il sapersi perdonare nei propri limiti. ciò rende lucida la persona nel conoscere i propri limiti ed agire su di essi scomodamente per completare la crescita in un'ottica di miglioramento continuo (eccellenza).
scatenare un pericoloso "criticismo", ossia non accettare l'errore come un fattore inevitabile per la crescita, porta la persona ad invalidarsi sui limiti, anzichè identificarli positivamente come aree di miglioramento e di espansione personali e collettive. tale invalidazione nei parametri di crescita impedisce l'azione scomoda per l'evoluzione, di conseguenza creando inconsciamente una serie di omissioni (mancanze di valori e di azioni) che sviluppano in maniera inesorabile una cronica mancanza di risultati completi. ne consegue una frustrazione che demotiva la persona alla produttività.
vale.
luis h. ferrari blanco
presidente di hengi