Micosi della pelle e delle unghie: sintomi, cause e cure da seguire
In collaborazione con la Dr.ssa Anna Maria Peluso, Specialista in Dermatologia e Malattie Veneree, Clinica Villalba – Bologna
La micosi cutanea o dermatomicosi, comunemente conosciuta come fungo della pelle, è caratterizzata da un gruppo di microrganismi classificabili in 2 gruppi principali:
· Dermatofiti
· Lieviti
I dermatofiti
Sono microrganismi che interessano, soprattutto, lo strato corneo e gli annessi tipo unghie e capelli, zone molto ricche di cheratina, che è la sostanza della quale si nutrono.
I dermatofiti sono i responsabili della tinea corporis che si manifesta con la comparsa di chiazze rotondeggianti arrossate e desquamanti, con una zona centrale più chiara e un bordo netto leggermente rilevato. Questa lesione ha la caratteristica evoluzione centrifuga, con risoluzione spontanea al centro e lenta progressione periferica, da cui la formazione di una chiazza anulare (ringworm). Normalmente, la tinea corporis coinvolge la cute priva di peli di braccia e gambe, tronco ed alcune zone del viso;
· i piedi;
· le mani;
· la regione inguino-crurale (non fortemente toccata).
Le chiazze rotondeggianti raggiungono, di solito, le dimensioni di circa 2-3 cm. In alcuni casi, se non trattate le chiazze anulari vicine confluiscono tra loro, determinando estese eruzioni.
Come si presenta la tinea corporis?
Infezione che si trasmette o per via indiretta tramite gli asciugamani, indumenti, attrezzi sportivi, spazzole per capelli, rasoi o altri strumenti per l'igiene personale infettati o per via diretta, con il contatto con altre persone, già infettate.
La tinea corporis può essere comunemente veicolata dagli animali infetti, domestici o selvatici, che trasmettono l’infezione attraverso il contatto diretto con gli esseri umani.
Le lesioni, generalmente, si manifestavano da 4 a 10 giorni dal contatto. Esistono alcuni fattori predisponenti allo sviluppo dei dermatofiti:
· le stagioni primavera estate con alte temperature ed alto tasso di umidità con aumento della sudorazione, scarsa Igiene, sress fisici;
· abitudine a indossare indumenti poco traspiranti, trattamenti prolungati a base di antibiotici o cortisonici;
· particolari patologie (HIV tumori diabete ecc.) che abbassano le difese immunitarie e i farmaci immunosoppressori.
La terapia della tinea corporis si basa su:
· antimicotici per via locale (creme spray topici, creme, mousse, lozioni, polveri, detergenti e shampoo a base di econazolo, chetoconazolo e terbinafina) che in circa 10 giorni risolvono, completamente, la lesione;
· gli antimicotici orali, soprattutto nelle micosi cutanee resistenti e nei pazienti non collaboranti;
I dermatofiti in particolare il Trichophyton rubrum”, causa il piede d'atleta, o tinea pedis che colpisce comunemente i piedi di persone sportive e frequentatrici di palestre. Come già riportato i dermatofiti proliferano in luoghi caldi umidi come scarpe, calze, piscine, spogliatoi e docce pubbliche.
Il piede d’atleta infatti si presenta più comunemente in estate con clima caldo e umido, e colpisce persone che indossano scarpe strette, che non cambiano frequentemente i calzini sudati e che frequentano bagni e piscine pubblici. I sintomi caratteristici del piede d'atleta sono:
· piedi screpolati e squamosi;
· vescicole contenenti liquido;
· pelle arrossata;
· prurito e bruciore.
La forma interdigitale è la più frequente, e si manifesta con la comparsa di pelle screpolata e macerata tra il 4° ed il 5° dito del piede. Se non curata, l'infezione può diffondersi alla pianta del piede. In alcuni casi è presente la forma a mocassino con irritazione, secchezza, prurito e pelle desquamante che posta ad un ispessimento cutaneo, e aumento della desquamazione). E’ chiamata così perché può coinvolgere l'intera pianta del piede ed estendersi ai lati, riproducendo la forma di un mocassino. Piu’ raramente si manifesta la forma vescicolare, con comparsa di vescicole piene di liquido nella parte inferiore del piede. Le vescicole possono apparire anche tra le dita dei piedi, sul tallone o sulla parte superiore del piede. Anche in questo caso la terapia topica a base di creme o polveri risolve la situazione solo più grave, farmaci da assumere per via orale. È fondamentale mantenere i piedi puliti e asciutti, per facilitare la guarigione ed evitare le recidive.
Prevenire… sempre meglio di curare!
La prevenzione. è importante indossando sandali da doccia nelle aree doccia di saune e palestre e utilizzare scarpe che lasciano respirare i piedi. Inoltre, i piedi devono essere asciugati accuratamente, specialmente negli spazi tra le dita. Il ristagno di acqua può infatti creare un microambiente ideale alla crescita del fungo.
I lieviti
Appartengono alla famiglia dei funghi, sono formati da un'unica cellula (organismi unicellulari) che si riproducono in tempi molto rapidi, in maniera asessuata, comunemente localizzate anche sulla pelle,
Tra i lieviti ricordiamo il Pityrosporum orbicolare o Malassezia furfur che pur vivendo da saprofita normalmente sulla cute senza creare patologie, in alcuni casi può diventare patogeno e causare la pitiriasis versicolor.
La pitiriasis versicolor è una malattia molto comune spesso con andamento cronico-recidivante. Pur potendo interessare tutto l’ambito cutaneo, frequentemente, si localizza sulle braccia, collo e schiena. Raramente le lesioni della pitiriasis versicolor possono essere presenti anche sul viso. Le manifestazioni cliniche sono molto tipiche:
· multiple macchie discromiche con margini ben definiti;
· ovali o rotonde, da 1 a 5 mm di diametro. Si ritrovano isolate o confluenti, ricoperte da squame non aderenti, ma facilmente sollevabili.
La pitiriasis versicolor, generalmente, non causa prurito, ma solo leggero fastidio
Il colorito varia dal bianco al rosaceo, dal caffè-latte al bruno in base al periodo stagionale della comparsa. Le zone cutanee infettate, infatti, bloccano il passaggio dei raggi ultravioletti (impedendo la produzione di melanina), determinando la formazione di chiazze biancastre. Spesso, infatti, nelle persone di pelle chiara, la pitiriasis versicolor viene spesso diagnosticata nei mesi estivi: diventando più evidenti rispetto alla cute circostante abbronzata. Non è una malattia contagiosa!
L'approccio terapeutico
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La cura prevede, in genere, l'uso di detergenti a base di zinco piritione, solfuro di selenio al 2,5% o solfuro-salicilico al 2%. Per almeno 2/3 settimane, associato a formulazioni topiche a base di ketoconazolo.
Si ricorre al trattamento sistemico nei pazienti con forme estese di tinea versicolor e/o in caso di recidive frequenti. I farmaci più utilizzati sono itraconazolo, fluconazolo e ketoconazolo.
Altre misure utili sono un'igiene accurata e regolare con un sapone a base di zinco piritione.
Dopo la terapia, anche se la pitiriasi versicolor è guarita, possono persistere alcune chiazze bianche. Di solito, l'ipopigmentazione è reversibile in alcuni mesi dopo la scomparsa dell'infezione.
La candida: come riconoscerla
Un altro lievito molto importante è la candida normalmente presente sulla cute e nelle mucose della bocca, apparato digerente e nella vagina, e nella maggior parte dei casi rimane silente. Tuttavia, in particolari condizioni, la Candida può diventare patogena:
· nella mucosa orale;
· sulle superfici del pene non circonciso
· sull’inguine
· nelle aree umide della cute (quali ascelle, gli spazi tra le dita delle mani e dei piedi, la piega cutanea sottomammaria e le pieghe della pelle dell’addome e nelle unghie. I fattori che favoriscono la patogenicità della Candida sono oltre alla già citata macerazione il diabete e l’obesità.
l’uso di corticosteroidi locali che abbassano le difese immunitarie di superficie; l’iperidrosi. Clinicamente la candidosi cutanea si manifesta con la comparsa di chiazze eritematose con pustole che tendono a confluire e a rompersi facilmente, lasciando delle ampie aree eritematose erose e macerate nella parte centrale. Quando l’infezione progredisce si evidenziano in periferia le pustole, che possono anche desquamarsi.
La candida cutanea più comune è la dermatite da pannolino dei neonati, conseguenza dell’umidità che si crea nelle pieghe del pannolino.
Molto comune anche la candidosi vaginale che, si verifica più frequentemente, la settimana prima del ciclo mestruale, a causa di alterazioni ormonali, e si manifesta con chiazze eritematose, edema, pustole ed erosioni cutanee e della vulva e della cute adiacente.
In alcuni casi sono presenti placche biancastre sulla mucosa vaginale facilmente rimovibili con una garza. Le secrezioni vaginali biancastre (a ricotta) sono caratteristiche, così come il sintomo del prurito vaginale. In alcuni casi è presente bruciore locale e dolore, durante i rapporti sessuali.
Anche nell’uomo la candidosi genitale si manifesta con un quadro d’infiammazione del glande e prepuzio, determinando una balanite o balano postite con chiazze eritematose, in alcuni casi papule, pustole ed erosioni e placche biancastre.
Come si cura
La candidosi cutanee e mucose rispondono prontamente al trattamento con antimicotici topici (creme, lozioni, polveri) a base di nistatina, derivati azolici (miconazolo, econazolo, chetoconazolo) e ciclopiroxolamina. Nelle forme particolarmente estese si utilizzano gli antimicotici per via orale a base di fluconazolo, itraconazolo. Sono disponibili ovuli ginecologici o creme da usare, con apposito applicatore per le candidosi vaginali. Nei casi di candidosi vaginale ricorrente, definita come almeno 4 episodi nell’arco di un anno, è necessaria una pulse therapy a lungo termine, con un antimicotico topico ed un antimicotico orale ad esempio una volta alla settimana per diversi mesi.
Nella candidosi orofaringea si possono usare sospensioni orali (sciroppi) o terapie sistemiche sempre a base di antimicotici.
BOX
L’onicomicosi
L’onicomicosi è un’infezione dell’unghia che può essere causata da diversi dermatofiti e lieviti, tra i quali:
· la Candida albicans,
· il Trichophyton rubrum,
· il Trichophyton mentagrophytes
· l’Epidermophyton floccosum.
L’onicomicosi interessa tutte le 20 unghie, ma è molto più comune nelle unghie dei piedi poiché l’ambiente caldo umido che si crea nelle scarpe è terreno adatto alla proliferazione di questi microorganismi.
Onicomicosi da dermatofiti
Alcune condizioni favoriscono la comparsa di onicomicosi quali:
· l’utilizzo di scarpe non traspiranti;
· camminare scalzi in ambienti pubblici;
· caldo umido come in piscina e negli spogliatoi delle palestre;
· l’iperidrosi;
· diabete;
· disturbi circolatori;
· manicure/pedicure troppo aggressiva che eliminano le cuticole che fungono da barriera alla penetrazione dei microrganismi in età avanzata.
I patogeni penetrano nella lamina ungueale e si nutrono della sostanza principale di cui è composta l’unghia, la cheratina, determinando una fragilità ungueale, lo sfaldamento e la comparsa di macchie di colore bianco o giallo-verdastro sull’unghia. In genere l’onicomicosi inizia con una macchietta di colorito bianco giallastro o anche più scuro e tende a coinvolgere tutta la lamina ungueale con conseguente scollamento dal letto ungueale sottostante. Spesso si crea ispessimento dell’unghia con ipercheratosi sub ungueale (accumuno di materiale cheratinico), odore sgradevole e in alcuni casi dolore alle estremità delle dita.
La diagnosi clinica deve essere fatta, senza dubbio, da uno specialista dermatologo che potrà avvalersi di un esame per confermare il sospetto clinico