Nascita e declino di una civiltà
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Nascita e declino di una civiltà

L'Occidente sarà la prossima civiltà a subire le sorti raffigurate nei quadri di Thomas Cole?

Regni, imperi e dinastie sono tutti accomunati da un ciclo vitale.

In alcuni casi lento, in altri terribilmente rapido, ma sempre con la stessa sorte:

Ogni civiltà è destinata a morire.

L’Impero Romano che dominò il mondo antico cadde sotto i colpi dei barbari e di una politica marcia e logora.

L'impero degli Inca, dominatori del Sud America, fu travolto da malattie allora sconosciute e da prestanti cavalieri iberici che si facevano largo utilizzando polvere da sparo.

La dinastia Borbonica, in Francia, terminò la propria esistenza sul patibolo, con un colpo di ghigliottina dopo appena 4 anni dagli Stati Generali del 1789.

L’Impero Ottomano, che per poco non riuscì a conquistare l’Europa cristiana sul finire dell’800, cadde rovinosamente qualche anno dopo nel 1922 quando l'ultimo sultano lasciava Istanbul su una nave da guerra britannica.

L’Impero Giapponese, dopo la sua massima estensione geografica ed economica con l'attacco di Pearl Harbour del 1942 venne fermato con estrema violenza, tre anni dopo, dalle bombe atomiche made in Usa.

Lo stesso Regno Unito, dopo la conferenza di Jalta del 1945 in cui Churchill, Stalin e Roosevelt, decidevano le sorti del mondo “libero” fu costretto a concedere l'indipendenza a numerose colonie nel giro di 12 anni: India, Birmania, Egitto, Israele, Ghana, Giordania, Malesia, Pakistan, Ceylon e Sudan.

L'esempio più lampante di sempre, però, rimane il crollo dell’URSS.

Vertiginoso, inarrestabile, immediato.

Dal 1985 periodo di massimo splendore dell'Unione Sovietica (e del suo arsenale nucleare) al crollo del 1991 sono passati solamente sei anni.

Il ciclo si ripete. La storia si ripete.

Il dominio dell'occidente sta vacillando pericolosamente e i quadri di Thomas Cole, paesaggista inglese innamorato delle vedute americane, ne sono un chiaro esempio.

Cole individua cinque stadi che rappresentano, a suo modo di vedere, il ciclo vitale delle civiltà e li rappresenta nella serie di quadri The Course of Empire:

  1. The Savage State: l'uomo sopravvive grazie alla natura che lo circonda, in pura armonia;
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2. The Arcadian or Pastoral State: l'uomo inizia a sfruttare la natura diventando sedentario grazie allo sviluppo dell'agricoltura e della pastorizia;

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3. The Consummation of Empire: l'uomo piega la natura al suo volere, costruisce opere meravigliose e raggiunge il picco del suo splendore come civiltà;

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4. Destruction: calamità, guerre, epidemie. Tutto quello che è stato creato viene spazzato via da un nuovo elemento non previsto o sottovalutato.

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5. Desolation: ciò che rimane di una civiltà estinta, sopraffatta dal proprio ciclo vitale.

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A quale stadio del ciclo vitale si pone, attualmente, l'Occidente?

Siamo già al quarto stadio oppure c'è ancora margine per procrastinare la data ultima della nostra civiltà?


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