NeuroMarketing
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NeuroMarketing

Il neuro marketing è la disciplina che unisce i principi delle neuro scienze applicate al marketing.

Gli studi dimostrano che considerando il nostro cervello una enorme stanza, solo il 5% dello spazio è dedicato alla parte cosciente delle nostre scelte.

Tutto il resto è dedicato a quella parte che viene chiamata in gergo la parte emozionale del nostro cervello.

In breve questo significa che non siamo una macchina pensante che prova emozioni; ma ben si, una macchina emozionale che pensa.

Questo vale per tutto, e quindi anche nel fare in nostri acquisti siamo molto più irrazionali di quello che pensiamo.

Ad esempio trovare un prezzo sbarrato, come un 300euro sbarrati e prezzo ridotto a 200euro; agevolerà la nostra predisposizione all'acquisto, in quanto le nostre emozioni si ancoreranno emotivamente a quei 300euro, regalando al nostro cervello acquistando al prezzo ribassato di 200euro la sensazione di risparmiare(cosa che ovviamente gratifica il nostro io).

Il fatto di vedere quando prenotiamo una stanza, pubblicizzata come l'ultima disponibile farà scattare in noi una sensazione di scarsità che cercheremo di risolvere colmando quell'ansia con il prenotare la stanza con molta più facilità. Tutte azioni che premiamo il nostro cervello a livello emozionale. L'attenzione è il bene più raro della mente umana e catturare quella attenzione è la sfida del neuro marketing E del marketing in generale.

Se ci pensate è come un motore di ricerca, dobbiamo catturare l'attenzione della mente per selezionare le informazioni da dare in pasto alla nostra parte cosciente, come Google seleziona per noi le prime pagine nella sua ricerca e prende in considerazione solo una minima parte delle informazioni reperibili in quel momento.

Tutto il nostro intelletto è in grado di elaborare 11 milioni di informazioni al secondo di questi solo 40mila sono attribuibili alla parte cosciente.

Visto i grandi capitali che girano intorno al mondo del marketing, questo campo di ricerca è destinato a fare passi da gigante nei prossimi anni cominciando anche ad avere dati duraturi nel tempo e consolidati, delle nostre relative nuove abitudini digitali, che stanno portando cambiamenti alla struttura del nostro pensiero; è stato infatti rilevato ad esempio che le giovani generazioni, tendono a non memorizzare più niente, avendo a disposizione in ogni momento della vita i già citati motori di ricerca. Qualsiasi curiosità può essere esaudita in qualsiasi momento attraverso la tecnologia e quindi la necessità di cercare delle fonti, come dei libri, che avevamo prima del avvento della tecnologia non è più necessaria; il tempo impiegato per l'azione diventa con aumentare della "velocità" sempre più istintuale e meno ragionata, aumentando tutto quel meccanismo che abbiamo analizzato prima. #marketing #scienza


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