Nuovo Dlgs 14/2019 per debiti sospesi: cosa prevede?

Nuovo Dlgs 14/2019 per debiti sospesi: cosa prevede?

Tra le nuove procedure per prevenire e/o gestire le crisi delle imprese, il decreto legge 14/2019 è una novità che è stata introdotta, o meglio aggiornata, durante quest’estate.

Il ritorno alla riapertura delle attività a settembre potrebbe risultare particolarmente critico per molte realtà. Non è una questione che riguarda solo chi ha delle criticità, ma anche chi ha clienti o fornitori che si trovano in situazioni difficili. 

La pandemia, i contributi, i finanziamenti garantiti dallo Stato in diversi casi, hanno un po' anestetizzato il dolore che molte realtà avevano in corso o hanno accentuato con la pandemia e che ora, con i rincari impazziti di materie prime ed energia, si trovano a gestire.

Dal 15 luglio 2022, dopo tanti rinvii, è entrato in vigore il Dlgs 14/2019.

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L’art. 25 novies prevede una segnalazione a carico di Inps, Inail e Agenzia delle Entrate, quando incrociano posizioni debitorie superiori a determinati limiti. Si tratterà di una segnalazione PEC che però non va sottovalutata perché per le imprese indebitate significa avere una sorta di mirino puntato che le qualifica in aziende a rischio. Per questo, sarà anche difficile lavorare con queste imprese, appunto perché hanno una spada di Damocle sulla testa.

Ecco i parametri molto stretti che fanno scattare la comunicazione che verrà recapitata alle imprese in difficoltà:

  • Inps per chi ha dipendenti: ritardo oltre 90 giorni di contributi (dip. e amm.), oltre il 30% di quelli maturati nell’anno precedente e comunque se il debito è superiore a €15.000:
  • Inps per chi non ha dipendenti: ritardo oltre 90 giorni di contributi oltre € 5.000;
  • Inail: ritardo di oltre 90 giorni per debiti superiori a € 5.000;
  • Agenzia delle Entrate: debito IVA da dichiarazioni periodiche superiore a €5.000;
  • Agenzia Riscossione (ex Equitalia): debiti scaduti da oltre 90 gg. superiori a €100.000 per posizioni individuali, €200.000 per società di persone, €500.000 per società di capitali.

Ogni ente, appena avrà evidenza del superamento di questi parametri, invierà una comunicazione all’impresa, invitandola a valutare di intraprendere un percorso di composizione negoziata della crisi.

Fare una verifica interna è ovviamente il primo lavoro da condurre, ma anche se si hanno dubbi su situazioni difficili di clienti o fornitori è importante approfondire per evitare di trovarsi sorprese improvvise, crediti incagliati o mancanza di forniture.

Anche per le imprese che sono in piena salute sono previsti obblighi di verifica e organizzazione di procedure per la prevenzione delle situazioni di crisi, argomento che affronterò in un altro post. E tu, hai per caso clienti o fornitori in difficoltà?

Parametri davvero stretti caro Sandro Soprattutto in relazione all’anzianità del debito Un chiaro messaggio, parrebbe, sull’autofinanziamento; pratica piuttosto diffusa. Forse il periodo non lo suggeriva ma l’indebitamento del paese lo impone.

Diego Novara

Creatore di Domanda I Connettore di Persone ed Aziende I Creatore Reti di Impresa | >25 anni Vendite, Marketing e Sviluppo Mercati | BtoB - Rivendite

2 anni

Ti ringrazio 🙏

♂️ Rabin Patra

Group Head - Account Management & Business Ops | Ex-Account Manager at Neil Patel Digital India

2 anni

Grazie

Paolo Zanoni

Consulente Marketing

2 anni

È importante conoscere questi parametri.

Carlo Antonio Bonanno

CRM Business Data Analyst e Reporting I Digital Marketing I Smart Banking I Wine Sommelier

2 anni

Ben fatto Sandro 👏

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