Obesità professionale
La crescita professionale è possibile per tutti? E se lo è, rappresenta un valore positivo?
Che cosa è crescita? Cambiare mansioni e confrontarsi con attività e responsabilità sempre maggiori? Aumentare il numero delle competenze? Aumentare la profondità delle competenze? Guadagnare di più? Avere maggiore visibilità? O un insieme di tutte queste cose? Parto sempre dalle domande, ultimamente me ne faccio troppe e sono certo di avere pochissime risposte, ma molte domande, la qual cosa mi rassicura e mi rallegra.
L'onestà intellettuale mi farebbe rispondere alla prima domanda: no, la crescita non è per tutti.
Ci sono persone che stanno bene così come sono, non devono affatto crescere ed è una fortuna che rimangano tali per sempre, ingozzarle per farle crescere le trasformerebbe solo in fardelli per se stessi, incapaci di muovere piedi, mani e cervello, in preda all'ansia da prestazione e alla insoddisfazione permanente.
Ci sono persone che sono belle per quello che sanno e per quello che danno: non è il caso di insinuare il dubbio che potrebbero essere diversamente, se non altro per non perdere la bellezza che da esse emana per il solo fatto di esistere e di illuminare ogni cosa che fanno.
Buone vacanze. Con Hannah Arendt che dice: Il rimedio all'imprevedibilità della sorte, alla caotica incertezza del futuro è la facoltà di fare e mantenere promesse.