Oggi, domani, dopodomani
Qual è la causa ultima per la quale, in particolare in quest’ultimo anno di pandemia, abbiamo fatto tante scelte sbagliate?
E’ la domanda che mi stanno facendo in tantissimi, soprattutto per cercare di capire come si può uscire dal mare di guai in cui ci siamo cacciati e che comincia ad essere sempre più angosciante.
I conti tornano sempre meno, gli ingressi sono in caduta libera, anche se tentiamo di fare finta di niente, il futuro con la prossima riapertura totale ci sta terrorizzando non poco.
Non ho nessuna pretesa di essere un’esperta di analisi di mercato, tuttavia mi sono fatta una mia opinione ed è di questa che voglio parlare, fermo restando, ripeto, che è una mia idea più che opinabile, naturalmente.
Dunque, secondo me, una delle cause principali degli errori strategici che continuiamo a commettere deriva dalla fatto che non riusciamo a ragionare facendo valutazioni a breve, medio e lungo termine per ogni iniziativa che mettiamo in atto.
Mi spiego meglio: gli esseri umani, tutti, indistintamente, amano la soddisfazione immediata dei loro desideri.
La maggior parte delle decisioni e delle scelte che facciamo sono orientate a portarci un vantaggio qui e ora e qualora non ci permettano di ottenere un vantaggio subitaneo, tendiamo a disinnamorarci molto in fretta, ad abbandonare repentinamente ogni iniziativa come inutile e non fruttuosa.
L’equazione alla base del nostro istinto è “problema (bisogno, desiderio) concreto = soluzione immediata”, se il problema non è tangibile e la soluzione non da risultati rapidi abbandoniamo in poco tempo il campo.
E’ il motivo per cui, ad esempio, non si riesce a far decollare i progetti di prevenzione (la malattia non è ancora presente) o puntiamo sempre a terapie incongruamente potenti (dobbiamo guarire subito).
E’ la leva di un certo tipo i marketing che punta inesorabilmente a offrire soddisfazioni immediate contando sul fatto che non ci faremo caso se non otterremo nulla di considerevole in un futuro, giudicato nebuloso e incerto.
Purtroppo per noi, però, la vera partita si gioca sempre sul medio e soprattutto sul lungo termine; per rimanere in tema, il valore della prevenzione lo abbiamo quando nel futuro o non sviluppiamo la malattia o la intercettiamo ai suoi esordi riuscendo ad intervenire in modo molto più efficace.
Tuttavia questi sono concetti aleatori, che fanno pochissima presa sul nostro immaginario, a meno che non abbiamo già toccato con mano l’incidenza di una determinata patologia su un amico o un familiare.
Nel campo delle strategie aziendali ragioniamo più o meno nello stesso modo: conta solo ciò che ci procura un guadagno adesso, al futuro penseremo in un altro momento.
Raramente valutiamo con scrupolo e attenzione le possibili conseguenze fra un anno e fra tre anni delle nostre decisioni o i possibili sviluppi o, ancora, e potenzialità e le opportunità che potrebbero generare.
Siamo abituati ad acquistare oggi e a incassare domani, a ragionare con un “respiro” al massimo di un mese, confidando con sicurezza che sia sempre meglio un uovo oggi che una gallina domani.
Peccato che il futuro vada costruito lentamente, investendoci tanto tempo, pazienza, impegno, fatica, senza che nessuno ti possa mai garantire il successo: si chiama rischio di impresa e sta in modo imprescindibile alla base di ogni investimento consistente e ragionato
E’ meglio arraffare ogni occasione di guadagno possibile o crearsi una credibilità o un posizionamento solido nella testa del proprio pubblico?
Rende di più cavalcare qualunque onda o crescere lentamente?
Funziona di più dire sempre sì a tutto o crearsi una propria identità attraverso molti no?
Alla base di qualunque scelta c’è sempre una visione, un progetto, un obiettivo e sono questi ultimi che fanno tutta la differenza del mondo perché scandiscono il tempo del nostro operare, gli attribuiscono un valore, lo rendono davvero unico e inimitabile
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3 anniBravissima Dottoressa, ha toccato "nervi dolenti" che la pandemia ha palesato in un colpo solo.
Comunicazione & Branding Specialist| Farmacista Digitale | Porto la farmacia online e la trasformo in Brand➡️ Mentoring, Webinar, Corsi in presenza
3 anniBravissima! Mi piace molto il tuo pensiero, il tuo modo di scrivere. Mi piace leggerti. Prenderò spunto da qualche tua riflessione per il mio prossimo articolo, se può farti piacere con citazione! Buon lavoro. M.