Oggigiorno si può realmente parlare di innovazione nel mondo assicurativo?
(a cura di Umberto Salinaro)
Per molti anni ho vissuto il mondo assicurativo dalla parte delle compagnie, con lo scopo e la pretesa di ideare, strutturare e organizzare i migliori prodotti che potessero, da una parte, soddisfare i clienti finali e, dall’altra, garantire la “sostenibilità” e “profittabilità” dei contratti per le compagnie di assicurazioni.
Ho cercato di creare prodotti capaci di bilanciare questi due interessi, ma mi accorgevo che, talvolta, il bilanciamento era quasi impossibile. Impossibile soprattutto nei casi in cui il principio di mutualità non riusciva a calmierare la copertura di rischi ad alta frequenza che, come tali, necessitano dal punto di vista assicurativo di applicazioni di franchigie o scoperti, a scapito e riduzione delle prestazioni.
Ciò, naturalmente, senza entrare nel merito di valutazioni relative a possibili azioni fraudolente per la simulazione o esagerazione del danno.
Riusciamo ancora ad essere soddisfatti dalle varie offerte assicurative o cerchiamo qualcosa di diverso?
Esiste una latente insoddisfazione del Cliente italiano, che si assicura nella maggior parte dei casi non perché voglia proteggere e trasferire il suo rischio su un soggetto patrimonialmente più capiente (l’Assicurazione), ma solo perché è costretto. È notorio che l’Italia sia un paese sotto assicurato e, in alcuni casi, non assicurato: le cause sono sicuramente molteplici e complesse, attinenti sia la sfera sociale che quella economica.
Concentriamoci però su una domanda: noi operatori assicurativi riusciamo a soddisfare realmente le esigenze dei nostri clienti finali? È chiaro che la risposta a tale domanda è scontata: non sempre! Ma allora cosa dobbiamo fare per soddisfarli al meglio?
A parer mio una delle soluzioni auspicabili è quella di creare sinergia, connubio fra prodotti tradizionalmente assicurativi e servizi: il prodotto assicurativo deve proteggere, indennizzare e risarcire; il servizio deve essere invece usato, sfruttato.
Questa sinergia aumenta la consapevolezza della copertura in capo al cliente il quale è cosciente che alcune prestazioni non possono rientrare fra quelle assicurative e devono essere pagate per i servizi che erogano, mentre altre devono rientrare in prestazioni assicurative rilasciate da enti in grado di supportare economicamente il rischio e che, quindi, il pagamento del premio potrà essere anche a fondo perduto.
Strutturare ed offrire soluzioni, prodotti che soddisfino questo binomio (pago per trasferire un rischio e pago per avere un servizio) è la grande e vera sfida che attende gli operatori che gravitano attorno al mondo assicurativo.
Questa è anche la sfida che ha raccolto ad esempio il Consorzio B&A Brokers & Agents, consorzio di intermediari assicurativi e società di servizi che, quotidianamente, raccoglie le esigenze dei clienti finali tramite i suoi consorziati e declina soluzioni innovative con una forte componente di servizio.
Innovare significa anche cambiare le regole del gioco!
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