Omnicanalità e telai da Formula 1

Omnicanalità e telai da Formula 1

Quando si pensa ad un’auto da Formula 1, subito tutti immaginano il motore, la potenza, la velocità e l’aerodinamica! Ma pochi, pochissimi, considerano che tutta quella potenza vada scaricata a terra e che il veicolo debba rimanere governabile, in ogni condizione!

Molti pensano all’elettronica attorno al motore, ma quasi nessuno pensa al telaio!

Il telaio dell’automobile trattiene e sostiene il motore, incardina lo sterzo, sopporta tutte le torsioni che freni ed ammortizzatori trasmettono al veicolo. Il telaio è progettato per funzionare in modo ottimale tanto nei rettilinei velocissimi che nelle curve più impegnative. Il telaio è studiato per sopportare forze e tensioni incredibili che derivano da accelerazioni, frenate, sterzate, spinte improvvise impresse dalle asperità del terreno o dalle turbolenze dell’aria prodotte dalle altre auto davanti ed attorno alla vettura.

Omnicalità e F1

Oggi siamo irreversibilmente nel tempo del digitale; un’epoca in cui ogni stakeholder ed ogni tipo di utente che ha interazioni con la nostra azienda ha, prima o poi – più prima che poi – interazioni attraverso touchpoint digitali.

La ricerca e la preferenza di interazione digitale evidenzia la tendenza degli utenti a virare la loro relazione verso un modello di relazione Omnicanale. Non c’è molto da aggiungere, se non che le aziende che scelgono di ignorare la decisa tendenza all’Omnicanalità hanno imboccato una direzione contraria a quella che il mercato ha rivelato e mostra di premiare.

Ma un’azienda, come qualsiasi altra entità che deve gestire relazioni di business, per sostenere efficacemente e in modo profittevole una relazione Omnicanale ha la necessità di una infrastruttura IT e digital a prova di futuro, 100% future-proof!

Ecco, tornando al “telaio”, quello di una Formula 1 è la metafora perfetta per indicare il vero elemento abilitante l’Ommicanalità di un’azienda, ovvero un’architettura IT progettata per sostenere l’omnicanalità delle aziende moderne.

Ma andiamo con ordine: Omnicanale, cos’è e cosa significa?

La scelta di essere un’azienda Omnicanale risponde alla precisa strategia di voler integrare tra loro tutti i canali usati per interagire con i clienti. I canali di vendita o di interazione scelti possono includere: negozi fisici propri o di terze parti, siti web, piattaforme di e-commerce, app mobili, social media e qualsiasi altro punto di contatto con il cliente.

Un’azienda che ha scelto di essere omnicanale avrà quindi un insieme più o meno ampio di:

  • digital asset o touchpoint digitali dedicati ai clienti: website, online store, app mobile, customer portal, totem in store, …
  • piattaforme software, come ad esempio CMS, CRM, Marketing platform, ERP, PIM, DAM, dove sono archiviati i dati e dove sono attive le procedure aziendali

L’insieme di questi elementi – digital asset e piattaforme software – costituiscono l’infrastruttura a supporto dei processi di relazione dell’azienda con i suoi utenti, clienti, partner e fornitori dell’azienda.

Quando ben progettata e costruita, l’infrastruttura di relazione Omnicanale è in grado di offrire a tutti gli interlocutori dell’azienda un’esperienza di interazione priva di ostacoli – Seamless Customer eXperience – che assicura la possibilità di interagire e dialogare utilizzando di volta in volta il canale che è più adatto, utile e preferibile nel momento in cui è necessario operare.

Gli indiscussi e preziosi vantaggi offerti da una Seamless Customer eXperience costruita sul giusto “telaio”, su una corretta infrastuttura di relazione Omnicanale sono:

  • Miglioramento della soddisfazione e quindi maggior fedeltà da parte dei clienti e, più in generale, da parte degli stakeholder coinvolti
  • Riduzione dei costi e degli errori
  • Aumento dell’efficacia e dell’efficienza complessiva
  • Maggiore coinvolgimento degli utenti
  • Aumento delle interazioni, della conoscenza dell’offerta e delle vendite
  • Miglioramento della reputazione del marchio
  • Maggiore comprensione del cliente e dei suoi bisogni (quante cose si possono scoprire dai dati di interazione!)

La mia azienda non è in Formula 1!

Avere una strategia Omnicanale non impone di essere un’auto da F1, infatti c’è la Formula 2, la Formula E, ci sono il Rally e tanti altri campionati e categorie minori in cui correre. Si può anche serenamente puntare ad essere “solo” una macchina sportiva: Porsche, Lamborghini, Maserati o qualsiasi altra auto dalle performance proporzionali alle proprie ambizioni. In ogni caso, al netto della scelta, il telaio dovrà sempre assicurare le giuste prestazioni, la corretta stabilità, affidabilità, sicurezza, scalabilità, resilienza per affrontare gli stress imposti dal mercato.

Sono proprio stabilità, flessibilità, sicurezza, scalabilità e rapidità di adattamento le caratteristiche che deve avere un’architettura IT dedicata a sostenere l’Omnicanalità:

  1. Affidabilità anche di fronte a momenti di picco e di stress che l’aumento delle interazioni che avvengono stagionalmente, o in particolari momenti dell’anno o contestualmente ad eventi inattesi ed improvvisi.
  2. Flessibilità per poter riconfigurare processi obsoleti senza creare discontinuità o tensioni.
  3. Sicurezza per assicurare la continuità del servizio e la protezione di dati sensibili e importanti per l'azienda
  4. Scalabilità per consentire rapidamente la crescita (ma anche il downgrade quando servisse) in un quadro di costi proporzionali alla dimensione del business
  5. Velocità di adattamento per inseguire nuovi trend, testare nuove opportunità o per creare nuovi flussi, nuovi processi operativi e nuovi touchpoint a servizio di clienti e partner

La ricetta per aggiornare il tuo telaio ed esser pronto all’Omnicanalità

La ricetta aggiornare la propria architettura IT per me è semplice e chiara; è composta da tre ingredienti piuttosto diversi tra loro:

  • UCD – Utilizzare le tecniche di User Centered Design per mappare bene gli stakeholder dell’azienda e le caratteristiche (fonti dati e processi) che caratterizzano l'esperienza omnicanale nei diversi touchpoint.
  • MACH – Un’architettura caratterizzata da: essere costruita a Microservizi, avere un approccio API-first, essere Cloud-native ed Headless.
  • Composable - Un’architettura Composable o Componibile è basata sul concetto di PBC (packaged business capability) ovvero su componenti software riusabili e intercambiabili che sono tra loro reciprocamente agnostici e potenzialmente realizzati con tecnologie differenti.

E tu, ora, dimmi:

  • Che telaio hai dato alla tua azienda? È un telaio “vecchio stampo” o un telaio moderno e future-proof?
  • Hai mai spinto il tuo business oltre i limiti di sicurezza “dettati dal costruttore” per l’epoca in cui è stato fatto il telaio (= la tecnologia IT era un freno e non stava al passo con la velocità di crescita)?
  • Spingeresti sul pedale del gas sapendo che la tua azienda manca del telaio per reggere la gara e gli stress che il mercato inevitabilmente impone?
  • Credi, come me, che il futuro prossimo (è oggi!) sia inevitabilmente Omnicanale o hai un’alternativa che promette di funzionare?

Fabio Canzini

Channel Sales Manager presso Diennea - Magnews

9 mesi

Grazie Alberto Gaiga scrivo nonostante l'impegno personale per questi 2gg è quello di stare relativamente "off" rispetto a input e proposte di riflessioni che oggi non mancano e, seppur interessanti, finiscono con il prendermi(ci) molto del tempo e delle energie a disposizione, c'era chi diceva "chi cura trascura" Non resisto, il tuo post rimanda a un pensiero base che ho spesso nel mio quotidiano, per quanto mi occupo al lavoro Vedo 3(+1) forze in gioco: - Tecnologia: come elemento centrale e abilitante, che agevoli (e renda sostenibili nel tempo) implementazione e successive evoluzioni di progetto (quale esso sia) - Strategia Progettuale chiara e definita: come elemento dal quale partire e dal quale possono dipendere anche scelte in merito alla Tecnologia da considerare - Cliente Consapevole, con vari possibili Gradi di Maturità: come elemento di Inizio/Fine del processo rispetto al quale ponderare i 2 precedenti indicati sopra Il +1 è il Fattore Umano, in tutte le sue accezioni: presente in tutte e 3 le forze sopra richiamate (si, anche in merito alla Tecnologia, perché dietro alla stessa c'è sempre un Vendor, che è fatto di Persone..) e trasversale a tutte come vero collante e linfa vitale di un Progetto di Omnicanalità.

Marco Bonino

Partner at yourCFO, a division of YOURgroup - Chartered Accountant - Legal Auditor

9 mesi

Bella metafora quella del telaio, caro Alberto Gaiga ! Chiaramente fondamentale il contributo coordinato con le altre componenti meccaniche ed "umane" della scuderia! Proprio come nelle aziende vincenti !

Paolo Confortini

𝗦𝗲𝗴𝘂𝗶𝗺𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗮𝗽𝗶𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗿𝗸𝗲𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗔𝘂𝘁𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻 𝗲 𝗢𝗺𝗻𝗶𝗰𝗵𝗮𝗻𝗻𝗲𝗹 | Co-author of the book "Omnichannel Customer Experience" | Keynote Speaker

9 mesi

Voglio aggiungere un aspetto importante. Non dobbiamo dimenticare che, analogamente a come la più sofisticata delle auto da corsa necessita di un pilota esperto per essere guidata al successo, anche la più avanzata architettura digitale richiede una guida umana strategica. In un progetto di Omnichannel Customer Experience, la tecnologia costituisce la base, ma sono le competenze, la visione e l'adattabilità delle persone a fare la vera differenza. Questi "piloti" dell'innovazione sono essenziali per interpretare i dati, adattare le strategie in tempo reale e guidare l'azienda verso il successo nel panorama digitale in continua evoluzione. Pertanto, mentre celebriamo e costruiamo infrastrutture IT robuste, ricordiamoci anche dell'importanza cruciale delle competenze umane per navigare efficacemente nel mondo omnicanale. 😀

Arianna Rosa

Digital Assistant 💻Smart Office | Web Marketing | Wordpress

9 mesi

In un mondo sempre più interconnesso grazie alle tecnologie (e a consumatori sempre più digitali), è essenziale per le aziende adeguarsi e pensare al loro futuro, implementando l'architettura IT necessaria per non perdere opportunità di crescita importanti. E' importante che le aziende italiane abbraccino la rivoluzione digitale e non ne abbiano timore e pregiudizi.

Alberto Ruggeri

DBA Manager, C# Blazor, Marketing e Sviluppo datodigitale.it

9 mesi

Io credo che di telai da formula 1 oggi ce ne siano parecchi con potenze di calcolo elevate. il problema è trovare dei meccanici e piloti veramente capaci e che sappiano condurre l'auto ad alte velocità.

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