"ORGOGLIO ITALIANO"
Sono in Italia da anni (oltre 30 anni dal dicembre 1979!): è un Paese che amo quanto il mio, la Francia.
In entrambi i casi, ciò non mi impedisce di rimanere critico nei confronti di entrambi: per questo mantengo fermamente il carattere specifico dell'educazione che ho ricevuto in Francia e che apprezzo: "formazione al pensiero critico" (che non significa assolutamente critica continua). Osservo entrambe le parti e deploro a volte le situazioni di entrambe le parti.
Diversi elementi dell'attuale discorso pubblico italiano mi infastidiscono profondamente: infatti, tutta la dialettica che si riferisce e ricorre all'"orgoglio italiano": "ritorno a l'orgoglio italiano", "tutti ci invidiano la nostra crescita, la nostra capacità di fare, il nostro modo di vivere, il nostro mangiare, ...". Tutte frasi che sentiamo ogni giorno da politici e media. Mi sento a disagio: l'Italia è un grande Paese con una grande storia, una grande cultura, una grande economia .... (e così via) e non ha bisogno di questi sproloqui. Ha un posto importante e naturale in Europa, accanto e simili a grandi Paesi come Germania, Francia, Polonia, Spagna e altri Paesi più piccoli. Senza dubbio non ha sempre tenuto il suo posto nelle Istituzione Europee (penso, ad esempio, ai governi Berlusconi e Conte/Salvini, che ne sono stati responsabili), ma gli ultimi governi Draghi e Meloni stanno logicamente tenendo il loro posto e sono considerati da tutti come partner seri e importanti.
L'Italia è naturalmente importante in ogni discussione e in ogni progetto, come ogni Paese. Vantarsi continuamente della propria specificità e dell'importanza delle proprie azioni mi sembra riduttivo e una grave mancanza di fiducia in se stessi. Verrà percepito come tale. È controproducente.
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Oltre alla già citata formazione al pensiero critico (spesso malvista in Italia), un'altra caratteristica dell'educazione classica francese che contrasta con l'Italia è senza dubbio lo scarso spazio dato in Francia (in famiglia, a scuola e anche all'interno delle aziende) alle lodi ripetute. Si tende a dare pochi elogi e, al contrario, a chiedere sempre di più. La parola e il rischio di "Flagorneria" sono sentiti in modo forte e molto negativo (una parola che non si può tradurre in italiano: o forse con "servilismo"). Ognuno troverà difetti o pregi: più stress senza dubbio in Francia e meno in Italia; un po' più di preparazione psicologica al fallimento e alle difficoltà in generale in Francia). Ma esistono.
Gli Italiani possono e devono essere felici e fieri di essere italiani, ma l'elemento di cui sopra può essere applicato alle relazioni personali, e non dovrebbe mai essere applicato alla gestione e comunicazione di un paese... Altrimenti, è troppo simile ai pericolosi rituali di regimi passati o meno che stellari (Franco e la sua diversa Spagna, la Russia, il Venezuela, la Turchia, ecc.)
L'Italia ha un posto importante in Europa e deve giocarlo per ottenere un'Europa più forte e con essa un'Italia più ricca e migliore. Il Paese deve già gran parte della sua stabilità all'Europa e all'euro: non ha perso, ma ha guadagnato molto. Mi limito a ricordare che la maggior parte del surplus delle esportazioni italiane è generato in Europa (Europa occidentale e orientale: è questa forte presenza delle esportazioni italiane in Europa che fa la differenza tra Francia e Italia). Inoltre, l'attuale PNRR prevede aiuti massicci dall'Europa all'Italia: sono previsti più di 130 milioni di euro dall'Europa, un record assoluto.
L'Italia deve agire in Europa e prendervi posto, ma non deve, per oscure ragioni interne, mettersi contro un'istituzione che la aiuta molto (il PNRR) e che è di fatto il suo maggior cliente. Ha molto da guadagnare da un'Europa forte, che deve progredire nel suo funzionamento (la regola dell'unanimità deve evolversi: un paese, un voto è inammissibile) e nella sua indipendenza energetica e militare. I numeri fanno la forza e il contrario è assurdo. La democrazia è forza. Parlate con i cittadini dell'Europa dell'Est e andate a vedere l'Argentina, un Paese meraviglioso rovinato da una successione di regimi irresponsabili di estrema destra e o sinistra negli ultimi 80 anni.
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1 annoNon potrei essere più d'accordo! Ho sempre pensato che l'autocelebrazione eccessiva sia l'altra faccia dell'esterofilia degli italiani. Sono comportamenti agli estremi opposti, ma tradiscono entrambi carenza di autostima. Confesso che mi dispiace che la tua lettura oggettiva da non italiano che conosce l'Italia molto in profondità mi dia ragione. Avrei preferito avere torto...
CEO presso TXT Working Capital Solutions
1 annoCaro Nicolas, è sempre un piacere leggere le tue considerazioni, che sottoscrivo interamente. Tanti auguri! Francesco
Founder Nicolas Diers Consulting
1 annoPer errore ho scritto PNRR di 130 milioni .... leggere 130 miliardi (di cui gia versati 84 miliardi principale causa della ridotta crescita attuale)