Ortoressia nervosa: virtù o malattia?

Ortoressia nervosa: virtù o malattia?

Le basi cliniche dell'Ortoressia Nervosa

Sebbene non ancora classificata come una diagnosi psicologica, l’ortoressia nervosa è considerata un'ossessione per il cibo sano, e spesso legata ad un’invalidità importante, poiché ciò che sembra essere un tentativo di raggiungere uno stato di salute ottimale tramite una dieta sana, in realtà, conduce a conseguenze dannose per l’organismo: denutrizione, perdita delle relazioni e scarsa qualità della vita.

Il comportamento dell'ortoressico viene osservato di frequente dagli specialisti che si occupano di disturbi alimentari, ma l’ortoressia, rispetto ad altre patologie legate all'alimentazione, tende ancora ad essere sottovalutata dall'intera comunità scientifica.

Quali sono i principali sintomi?

Coniato per la prima volta da Bratman e Knight nel 1997, il termine ortoressia nervosa descrive gli individui ossessionati da una corretta nutrizione, a base di diete ristrette, molto attenti alla preparazione del cibo.

Le persone con ortoressia sono preoccupate dalla qualità, più che dalla quantità del cibo: - la verdura è stata esposta a pesticidi?

  • i prodotti d’origine animale derivano da animali a cui sono stati dati ormoni?
  • dopo la cottura sono stati persi i valori nutrizionali dell'alimento?
  • sono stati aggiunti micronutrienti, aromi artificiali o conservanti?
  • il cibo contiene componenti derivanti dalla plastica, cancerogeni?
  • le etichette forniscono sufficienti informazioni per giudicare la qualità di specifici ingredienti? E così via.

L'ossessione su qualità, valori nutrizionali e non contaminazione dei cibi, deriva da un desiderio di massimizzare la salute e il benessere fisico, piuttosto che da credenze religiose o preoccupazioni relative all’agricoltura eco-sostenibile, alla protezione dell’ambiente e al benessere degli animali.

Ma tutti questi comportamenti ossessivi possono provocare carenze nutrizionali e complicazioni mediche.

Sul piano psicologico, l'ortoressico prova sensazioni di frustrazione quando i propri riti vengono interrotti o ostacolati, prova disgusto verso il cibo “non sano” e verso di sé nel caso non riesca a seguire le proprie regole alimentari. Gli sgarri possono portare ad infliggersi punizioni, ad intraprendere diete ancora più ferree.

Inoltre, per l'ortoressico è più facile seguire una dieta mangiando in solitudine, prova sentimenti di superiorità e allontana chi non adotta le sue stesse abitudini.

Caratteristiche sovrapponibili ad altri disturbi mentali

Le caratteristiche dell'ortoressia fin qui descritte ricordano i sintomi dell’anoressia e del disturbo ossessivo compulsivo, per questa ragione l’ortoressia non è ancora definita come patologia, proprio perché si pensa si tratti di una sotto-categoria.

L’ortoressia e l’anoressia condividono alcune caratteristiche: perfezionismo, elevata ansia, bisogno di esercitare il controllo e impulso alla magrezza. Sia persone con ortoressia, sia quelle con anoressia pongono molta attenzione alla dieta e negano la gravità della loro condizione.

Gli ortoressici, inoltre, mostrano comportamenti ossessivo-compulsivi: pensieri intrusivi e ricorrenti relativamente il cibo e la salute, esagerata preoccupazione per la contaminazione e l’impurità, un forte bisogno di organizzare il cibo e mangiare seguendo determinati rituali. Similmente al disturbo ossessivo compulsivo, l’ortoressia interferisce con la routine quotidiana a causa del tempo che si deve dedicare ai rituali.

Tuttavia, ci sono alcune differenze: gli anoressici sono preoccupati per la propria immagine corporea, e temono di ingrassare; gli ortoressici, invece, seguono un’alimentazione particolare per essere in salute, perseguono ideali salutari.

La differenza più significativa rispetto al disturbo ossessivo compulsivo riguarda il contenuto delle ossessioni, ego-sintonico per l'ortoressico, ego-distonico per l'ossessivo.

Il trattamento

Siccome l’ortoressia si presenta come un insieme di comportamenti, che sono oggi rappresentativi dello stile di vita salutare di tendenza nella cultura popolare, è piuttosto difficile stabilire quando la preoccupazione di una persona verso un'alimentazione salutare raggiunga livelli patologici; è per questo che l'ortoressia nervosa necessita di ulteriori approfondimenti.

Un intervento ideale, comunque, dovrebbe prevedere il coinvolgimento di un’équipe multidisciplinare che includa medici, psicoterapeuti e nutrizionisti, al fine di garantire una combinazione di cure medico-nutrizionali e una psicoterapia, meglio se cognitivo-comportamentale.

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