Parissone, da quattro anni private banker: "Non sopportavo più le pressioni di vendita"

Giuseppe Parissone, private banker da più di quindici anni, un giorno di quattro anni fa ha deciso che il lavoro da dipendente in banca non era più adatto a lui, così nel 2017 è entrato in Sanpaolo Invest per fare il consulente, con un cambiamento che lui stesso definisce «epocale». 

Cosa l’ha portata a compiere questo salto?

« Ho lavorato per quasi quarant’anni come dipendente di Unicredit, facendo tutto il percorso bancario tradizionale: archivista, cassiere, sportello titoli. Dopo tanto tempo, e avendo maturato esperienza in tutti gli uffici della Banca, non sopportavo più le pressioni di vendita e tutto ciò che era legato a quel meccanismo.

Un aspetto che voglio ricordare, per fare un esempio, era la rendicontazione oraria dei prodotti e dei servizi venduti: si chiedeva continuamente quanto fosse stato venduto in determinate fasce orarie. Un aspetto di quel lavoro davvero molto stressante, almeno per me».

Sentivo che avrei preferito potermi occupare dei miei clienti in libertà, con più responsabilità ma anche con maggiori gratificazioni.

Perché ha scelto proprio Sanpaolo Invest?

«Fui contattato da due realtà diverse e mi presentai ai colloqui, uno dei quali era con la dottoressa Carla Fioccone. Ho avuto subito l’impressione che le interessasse avermi in squadra, abbiamo approfondito diversi argomenti e lei ha capito subito cosa mi sarebbe piaciuto fare. È scattata una sorta di empatia, non scontata in un ambiente professionale come il nostro, e così ho pensato di essere nel posto giusto al momento giusto. Avevo il desiderio di gestire i portafogli dei miei clienti, di occuparmi del loro patrimonio, senza dover continuamente sottostare alle pressioni di vendita. Quando ho capito che da parte sua c’era grande sensibilità professionale mi è subito venuta la voglia di provarci. Mi sono detto "è il momento giusto per svoltare" e ho fatto il salto.

È soddisfatto del cambiamento?

"È stato sicuramente un cambiamento importante, nella mia professione e anche, di conseguenza, nella mia vita. È tutto completamente diverso. Certo, non mancano le difficoltà perché ancora oggi, dopo quasi quattro anni, a volte sbaglio le procedure, ma la dottoressa Fioccone in questo mi ha aiutato e mi aiuta ancora moltissimo.

E poi davvero oggi faccio ciò che ho sempre desiderato fare: seguire passo dopo passo il mio cliente.

Un cliente private è un cliente che ha bisogno di essere affiancato, non assillato, e penso che questo processo sia molto più innovativo rispetto a quanto mi prospettava il mio lavoro precedente. Mi trovo molto bene oggi, ho incrementato il mio portafoglio clienti e seguo tutti con una certa costanza. Durante questo periodo di pandemia, ad esempio, ho cercato di fare sentire la mia presenza e il mio supporto qualora ne avessero bisogno.

Mi gratifica moltissimo avere la libertà di potermi muovere tra le diverse occasioni di investimento che individuo. Ho moltissimo campo libero e la dottoressa Fioccone mi aiuta a gestire questa autonomia, supportandomi quando è necessario, ma senza che la sua presenza incomba sul mio lavoro. E questo è davvero un valore aggiunto."

Redazione Giornalisti Digitali