Intervista al mio amico Andrea
Andrea Nova - Private banker di SanPaolo Invest a Cuneo

Intervista al mio amico Andrea

Sono tanti i bancari che lasciano il "posto fisso" per spostarsi nelle reti di consulenza finanziaria e, a far scattare la scintilla, spesso è la ricerca di nuove soddisfazioni professionali e personali.

I bancari si sentono spesso poco gratificati mentre la “capacità delle direzioni delle reti/banche di fare sentire i propri Private Banker al centro della loro attenzione, coinvolgendoli e motivandoli” è una leva di forte attrazione - CF Private 49% di completamente soddisfatti vs. 25% dei PB dipendenti- (Fonte indagine Finer).

I consulenti private, sempre secondo la stessa indagine, apprezzano molto anche “gli strumenti per la pianificazione finanziaria (CF Private 54% vs. PB dipendenti 31%). Per non parlare delle dotazioni informatiche quali smartphone, computer, tablet e piattaforme messi a disposizione dalla banca/mandante per poter operare fuori sede o per gestire i clienti in remoto (CF Private 57% vs. PB Dipendenti 17%).

Voglio farvi ascoltare la storia di Andrea che, pur essendo stato soddisfatto nella precedente realtà, ha deciso comunque di cambiare carriera. 

Per questa volta ho indossato i panni del giornalista (mi perdoneranno i professionisti della stampa) perché volevo che fosse lui direttamente a parlaverne e non io a raccontarla.

Ciao Andrea, perché ti sei dimesso dal ruolo di dipendente bancario?

Avevo ricevuto diverse offerte nel corso degli anni e avevo avuto modo di  approfondire la professione da consulente. Ciò che mi piaceva di più era la possibilità di concentrarmi sulla parte della consulenza finanziaria per pian piano eliminare/smarcare le incombenze tipiche di un bancario.

Inoltre alcuni colleghi che avevano fatto il passaggio prima di me, mi raccontavano in maniera piacevole la loro esperienza. Certo, le proposte che mi facevano alcuni manager assomigliavano al canto delle sirene; ne ero lusingato, abbagliato ma ero restio a fidarmi.

Poi il rapporto personale che mi legava al mio ex responsabile mi impediva di “abbandonare la nave” ma non appena lui è stato trasferito, ho dato forma al mio desiderio di andar via.

Insomma, dentro di me io la decisione l’avevo già presa: aspettavo solo il momento giusto nella realtà giusta perché il brand, almeno per me, ha un peso: sono orgoglioso di far parte di SanPaolo Invest.

Ma è stato decisivo averti accanto in questo passaggio.

Che cosa intendi?

Il manager che ti affianca nel nuovo lavoro deve essere in linea con le tue idee; ci deve essere armonia d’intenti e di valori.

Io ricordo con gioia il giorno in cui mi sono dimesso: abbiamo trascorso la giornata insieme e io mi sono sentito accolto e a mio agio.

E la tua famiglia come ha vissuto il momento delle dimissioni dal mitico “posto fisso”?

Mia moglie è stata il mio primo sponsor; sapeva delle proposte, le parlavo dei colloqui fatti con te e insieme abbiamo affrontato la questione “reddito fisso". La sua lungimiranza ha rafforzato la mia programmazione patrimoniale; i flussi di cassa in famiglia sarebbero cambiati, poi, in realtà molto meglio.

Che cosa è migliorato nella tua vita?

Sicuramente la flessibilità degli orari: sono padrone del mio tempo perché naturalmente il mio datore di lavoro sono io. Sono papà di una bambina e questo lavoro mi consente di accompagnarla a scuola e di essere presente nella sua vita, anche perché io e mia moglie non abbiamo altri aiuti esterni alla famiglia.

Poi sono contento proprio di ciò che faccio: mi concentro prevalentemente sulla consulenza finanziaria e patrimoniale, e ho il tempo di approfondire queste tematiche.

Inoltre, gestisco in autonomia la relazione con i miei clienti dedicando a ciascuno il tempo necessario (e non quello impostomi dalla banca).  

L'offerta fuori sede è un aspetto determinante di questa professione: incontro i clienti direttamente nelle loro case o uffici, si sentono a proprio agio e questo migliora la relazione.

Ultimo aspetto è la meritocrazia: vedo riconosciuti i miei risultati e non è poco.

 Se tornassi indietro faresti esattamente le stesse scelte professionali, ossia prima il dipendente e poi il consulente?

Sì, non rinnego la realtà nella quale sono cresciuto e che mi ha fatto muovere i primi passi. La solida esperienza bancaria la considero formativa sotto ogni punto di vista, anche per la cosa più semplice come un rid, sino alle leggi bancarie, sono assolutamente indispensabili per fare ciò che faccio oggi.

Forse l’unico rimpianto che ho è quello di non aver cambiato prima strada; certamente, se non avessi avuto quel rapporto di sincera stima con il mio ex responsabile le cose sarebbero andate diversamente. Ma è la mia storia; ho anteposto questi valori e ancora oggi siamo amici e va bene così.

Da questa intervista, sembra che sia tutto perfetto…non ci crederà mai nessuno

E fanno bene, perché non è perfetta la mia vita, non tutto fila sempre liscio. Semplicemente sono soddisfatto di ciò che faccio, trovo bilanciato il rapporto tra lavoro e famiglia, poi ci sono giornate molto belle e altre complesse.

Di certo però, l’Andrea Private banker ha una qualità di vita di gran lunga migliore rispetto all’Andrea bancario.

Quindi, perché non cambiare?

Grazie Andrea.

 

Arnaldo Carignano

Talent director @Randstad Italia | Engineer | HR expert | Husband & father

1 anno

Grazie Riccardo che ci ricordi come è possibile sempre riprendere in mano la propria #carriera! The sky is the limit!

Federica Riva

Founder UAHUU - Digital Agency; Social Media Strategist; Start-upper funzione comunicazione

1 anno

Quasi, quasi vengo anch'io lì a lavorare da te Riccardo Miazzo

Pierluigi Santacroce

Private Banker Certificato EFPA e Group Manager presso Sanpaolo Invest - Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking - Coordinamento e Selezione di Private Banker

1 anno

Bravo Andrea, e bravo Riccardo! 👏

Riccardo Graffino

Area Manager Banca di Caraglio GRUPPO CASSACENTRALEBANCA - Direttore Filiale Mondovi

1 anno

Signori si nasce.....!!!! Che emozione leggerVi ....ed essere citato dal mio Amico fraterno Andrea.... a cui mi legano sentimenti profondi. Bello rimanere fratelli avendo fatto scelte diverse. Rispetto e profonda stima sono elementi imprescindibili . Con Andrea ci unisce la profonda passione per il lavoro , ognuno nel proprio. Da parte mia ho scelto di continuare con l Azienda in cui ho iniziato 32 anni fa....ancora mi emoziono e trovo gratificante quello che faccio come allora, oggi con maggiori responsabilità ed impegni . Penso che essere felici di quello che si è sia un dono infinito , che occorre conquistare ogni giorno!!! Grazie Ric per la Tua amicizia e stima , che sai essere ampiamente ricambiati!!!

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