A Barilla scuoce la pasta: in un anno perde il 9% delle vendite - Cottura al dente per De Cecco e Voiello - Nell'integrale scatto della Molisana

A Barilla scuoce la pasta: in un anno perde il 9% delle vendite - Cottura al dente per De Cecco e Voiello - Nell'integrale scatto della Molisana

Meno pasta nel piatto e solo di buona qualità. E allora nel business della pasta di semola secca piangono Barilla, Divella e Granoro; ridono De Cecco, Garofalo, Voiello e Rummo. Nella pasta integrale il copione non varia di molto, ma con lo scatto della Molisana e di De Cecco.

Nell’anno mobile terminante ad agosto 2019, le vendite di pasta secca di semola nella distribuzione moderna (iper+super+libero servizio) calano dell’1,5% a volume con un valore stabile. Nella pasta integrale (che rappresenta un giro d'affari di un decimo della pasta di semola) i volumi rimangono fermi e il valore cresce di oltre il 3%.

Chi perde di più

Nella classifica delle vendite di pasta secca stilata da Iri, nell'anno mobile terminante ad agosto 2019, Barilla scivola dell'8,8% a volume e dell’8,3% a valore (vendita complessive a 131,5 milioni di euro); Divella, rispettivamente, del 7,6% e del 4,9% (ricavi a 39 milioni); Granoro perde il 7,1% e lo 0,8% (fatturato di 11,5 milioni). Ovviamente nelle scelte del consumatore va tenuto contro del rapporto prezzo/qualità.

A grande distanza, il Pastificio Amato perde addirittura il -23% (ricavi di 533 mila euro) e la gragnanese Liguori il -33,6% (ma produce soprattutto private label, tra cui Fior fiore di Coop).

C'è chi sale

In controtendenza le paste premium di De Cecco, con + 21,2% a volume e +19,2% a valore (fatturato a 73,5 milioni); Garofalo, rispettivamente, +4,4% e +1,2 (a 39 milioni); La Molisana +22,9% e +23,9 (a 30,7 milioni); Rummo +20,7% e +19,7% (a 28,2 milioni); Voiello (gruppo Barilla) +9% a volume e a valore (26,5 milioni). Tra i "piccoli" la trentina Felicetti strappa del +10 a 1,1 milioni.

Nell'area della pasta, campione assoluto delle promozioni è Voiello, con una pressione promozionale di quasi il 67%, contra una media generale del 46%. Seguono La Molisana (63%), Garofalo (60%), Rummo 56%) e Barilla (52%).

Integrale, sprint di Molisana

Sostazialmente in linea con la semola il trend di mercato dell'integrale. Nell’anno mobile terminante ad agosto 2019, le vendite di pasta integrale nella distribuzione moderna (iper+super+libero servizio) e avanzano del 3,1% a valore (complessivamente 44 milioni le vendite). A testimoniare che lo slancio di qualche anno fa si va esaurendo.

Il leader di mercato Barilla arretra del 14% a volume e del 6,7%% a valore. Quota di mercato a valore 30,1%. Seconda è La Molisana che con un balzo poderoso di circa il 35% a valore si ritaglia una quota di mercato del 13,2%. Vendite complessive a 5,8 milioni.

De Cecco non sta a guardare: +27% a valore e a volume. Quota a valore: 10,7%. Alle spalle, arrancano Garofalo e Granoro. Ferma Rummo.

Nella top ten della pressione promozionale, vince La Molisana (52,6%), seguita da Granoro (51%) e Garofalo (47%).

e.scarci709@gmail.com

enio baldassarre

consulente legale presso Autostrade per l'Italia

5 anni

Sono uno sportivo da sempre e dopo tanto calcio sono diventato un maratoneta nonche' ultramaratoneta 72nne e nella mia dieta giornaliera non manca mai la pasta De Cecco e come sempre me la portero' anche quest'anno per la mia 11ma New York City Marathon, grazie De Cecco non vi rinuncero' mai.

Riccardo STERLICCHIO

Responsabile bancario presso Credem Banca

5 anni

In un mercato saturo di offerte é necessario puntare alla qualità.

Paul Butnaru♻️

Head of Sales - rPSF Division at GreenTech | GreenFiber

5 anni

Provate a comprare Barilla all'estero... e cercate di vedere se ci si riesce a farla al dente. O è cruda o si attacca,  non è pasta, niente di italiano.

Rachele Musco

scuola conservazione e restauro _VE.DE.CO. Roma

5 anni

Non perché sono di parte ma non rinuncio alla pasta Rummo anche quella integrale è di alta qualità e i prezzo è assolutamente contenuto!!!

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