PED: Piano di Evacuazione dal Dovere

PED: Piano di Evacuazione dal Dovere

Vi ricordate quello che ho scritto martedì scorso? Ovviamente no, perché ho deciso di prendermi una pausa, provando a sabotare il piano di comunicazione previsto. Con questo 8’ esercizio di stile, voglio appunto dare un’altra visione del PED, intendendolo come Piano di Evacuazione dal Dovere. Buona riflessione.

L'importante è esserne convinti

Qualche giorno fa, durante la diretta di Human Marketing, io e Martina commentiamo una notizia relativa alla strategia social delle farmacie. Dell’articolo, mi sono rimaste impresse le seguenti parole:

È bene programmare l'uscita di almeno un post a settimana, individuando un giorno e una fascia oraria, perché l'utente è abitudinario, dando anche un appuntamento ai propri interlocutori.

Il fatto di stabilire un giorno e un orario di uscita del contenuto garantisce davvero l’efficacia della strategia di comunicazione? A volte credo che sia un tantino esagerato e presuntuoso pensare di entrare con così tanta prepotenza e costanza nella vita quotidiana delle persone. Per non parlare del fatto che l’atto del postare non è quasi per nulla garanzia di raggiungere i pubblici d’interesse e ancora meno, garanzia dell’essere letti con attenzione.

La comunicazione tra costanza e qualità

In un lampo di boomeraggio (anche se sono un genX), sempre in quella stessa live, paragono i post social a dei volantini, di quelli che vengono consegnati e che il ricevente nemmeno legge, anzi con un certo fastidio di averli tra le mani, li accartoccia e butta subito nel primo cestino disponibile.

Non è stato fornito nessun testo alternativo per questa immagine

Va beh…ammettiamo pure che per mille dinamiche fortuite ho raggiunto una buona quantità di persone interessate al mio “prodotto”, catturandone l’attenzione; posso io mai deluderle con post scadenti, perché il mio ped prevede che io debba per forza uscire in quel giorno e in quell’orario? Entrare nella dimensione del dovere comunicare, priva qualsiasi post, articolo, video, immagine della sua funzione primaria (appunto quella comunicativa) e persino della bellezza del condividere.

Agire per dovere significa sprecare un’occasione che forse non ti verrà mai più concessa, perché se è vero che sui social a livello naturale, il contenuto compare al 4% dei tuoi follower, significa che hai solo 1 occasione su 25 di fare la differenza. Pochissimo!

Spazio alla coerenza di valore

Credo che il ped così come viene tradizionalmente inteso, è più un impegno che si prende con sé stessi che con il proprio pubblico. È un modo per dare una certa costanza alla creatività, ma bisogna saperlo sabotare. Bisogna sapersi fermare se abbiamo la percezione di uscire con un contenuto “tanto per” e non “per davvero".

Proviamo a capovolgere allora la visione del ped. È un piano di evacuazione dal dovere di pubblicare per forza privando così il processo creativo di valore ed efficacia e diventa il piano di strategia comunicativa con cui monitorare la presenza costante e coerente di:

-      Mission

-      Filosofia

-      Tone of voice

Comunque, davvero nessuno si è accorto che non sono uscito martedì scorso con la newsletter di Linkedin? A quanto pare no, perché nessuno mi ha scritto e questo mi ha fatto sentire un semplice e solitario sabotatore di un ped.

Lucia Mauro

Communications Consultant and Team Coach/ICF-ACC

2 anni

Grazie per averlo scritto proprio tu! Da sempre sostengo il valore di imparare ad essere rilevanti e pertinenti nei propri messaggi qualsiasi sia il media e che i piani editoriali rigidi sortiscono l’effetto ‘inutile ridondanza’. Ora ti porterò come prova a supporto!

Maria Vittoria Colucci

🪴 💡Change and Innovation Facilitation for People, Organizations, Communities| I apply a human-centered approach, combining design thinking and business reality. |Author|MBA|Founder of Evidentia srl Benefit Company.

2 anni

Io avevo notato l’assenza Stefano Saladino! Forse perché sono iscritta a poche e selezionate newsletter. E mi piace il tuo contenuti di oggi! Evviva il PED.

anna borellini

Facilitatrice di Educazione Biocentrica presso Scuola di Formazione. Ricerca nei mutamenti di qualità.

2 anni

Si potrebbe dire: Il piacere di lavorare.

Caro Stefano caschi come si dice a fagiolo! Sto approcciando i social in modo più costante e mirato e la prima cosa che mi ero ripromessa, fare un post a settimana su FB, è subito fallita! Rimuginavo cosa scrivere e finché non mi è arrivato qualcosa che sentivo utile non l'ho fatto. Poi ho scritto un post che ha pochissimo successo rispetto gli altri due 😭 ma questa probabilmente è un'altra storia 😄. Grazie!

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