PENSIONI UP: ADEGUAMENTO DEL 7,3%

PENSIONI UP: ADEGUAMENTO DEL 7,3%


PENSIONI UP: ADEGUAMENTO DEL 7,3%

Aumento delle pensioni 2023: dopo firma sul Decreto, da parte del Ministro delle Finanze, Giorgetti, dal 1° gennaio 2023, arriverà l'adeguamento all'inflazione del +7,3%

Dunque ci siamo: scatta l'aumento delle pensioni 2022- 2023, anche quelle di invalidità, con l'anticipo delle perequazioni sugli assegni di ottobre, novembre e dicembre 2022 che, di conseguenza, andrà ad includere la tredicesima.

Com'è noto si tratta di una misura preventiva per andare incontro all'aumento dei prezzi e al caro-bollette. La partenza, secondo la normativa vigente, è stata calcolata in riferimento alla base della variazione percentuale verificatasi negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 3 novembre 2022.

Bisogna precisare che in materia di adeguamento pensionistico, per importi delle medesime, fino a 2692,32, euro mensili, dal mese di ottobre, il 2%, è già stato corrisposto con la misura eccezionalmente prevista dal Governo con decreto Aiuti bis. Ai soggetti interessati quindi la perequazione a gennaio 2023 spetterà per la quota rimanente.

Normalmente la rivalutazione sarebbe stata conteggiata a partire dal 1° gennaio 2023 ma, stante la situazione economica particolare, il governo Draghi aveva messo in previsione di anticipare l'adeguamento alla fine di quest'anno. agli ultimi mesi di quest’anno.

L’aumento fino al 2%, appena citato, va ad interessare solo i soggetti con un reddito annuale fino a 35.000 euro (comprese le pensioni di invalidità civili, le pensioni di inabilità, gli assegni sociali e le pensioni sociali): la rivalutazione straordinaria entra in gioco solamente per coloro che a settembre 2022 hanno ricevuto un assegno mensile lordo fino a 2.692 euro; oltre questa cifra non si applica la rivalutazione.

Esclusioni dall'adeguamento: oltre ai soggetti dichiaranti il reddito annuale e mensile sopracitato, l'esclusione dall'aiuto in anticipo va a toccare anche i prepensionamenti (ad esempio Ape sociale, isopensione, assegno straordinario di solidarietà, indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività), le indennità per i non vedenti parziali e assoluti, l’indennità di frequenza, di comunicazione e per i lavoratori affetti da talassemia. Nessun aumento 2022 anche per le indennità di accompagnamento.

La tabella sottostante ci riporta, in maniera schematica gli adeguamenti previsti con i nuovi importi definiti per effetto dello sblocco anticipato della rivalutazione, definita tecnicamente con il termine di perequazione. Non più di 52,44 euro lordi al mese: è questo il limite di importo per l’aumento delle pensioni di ottobre, novembre e dicembre 2022.

La tabella medesima tabella riportata nella circolare 114 dell’Inps, pubblicata lo scorso 14 ottobre, definisce 3 diverse fasce per questo adeguamento:

  • pensione mensile lorda dal minimo di 524,35 fino a 2.097 euro (3 volte il minimo) aumento 2,00%
  • pensione mensile lorda da 2097,41 a 2.621,75 euro (tra 4 e 5 volte il minimo) aumento 1,80%
  • pensione mensile lorda da 2621,76 a 2.692 euro (oltre 5 volte il minimo) aumento 1,50%

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