Perché è importante avere una strategia (aziendale)?
Si è soliti riferirsi alla strategia come a quel sistema flessibile di idee e intuizioni capace di assistere le menti creative nell'affrontare le sfide impreviste e caotiche della vita quotidiana, determinando, con la sua corretta applicazione, la differenza tra successo e insuccesso. Essa costituisce quel piano guida, dettagliato e capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, che si applica per raggiungere obiettivi a lungo termine. Non una mera dichiarazione di intenti, quanto, piuttosto, un insieme di azioni e comportamenti da mettere in atto al fine di modificare la propria posizione competitiva attuale e ottenere un vantaggio duraturo.
Nella quotidianità aziendale è prassi comune prendere decisioni simultanee, ognuna delle quali produce impatti che si riverbereranno su ambiti vari e spesso in competizione tra di loro. Una pianificazione strategica a lungo termine, precisa, preventiva e multidisciplinare, permette di valutare e gestire in anticipo i rischi connessi a tali scelte, aiutando ad affrontare in modo più sereno scenari futuri complessi e incerti.
Una strategia ben definita riflette le aspirazioni, i valori e le prospettive dell'organizzazione da cui trae origine e funge da guida per evitare di disperdere sforzi e risorse in attività non congruenti con gli obiettivi principali. È per suo tramite che sarà possibile allineare l'intera organizzazione verso un obiettivo comune, influenzare decisioni, tracciare percorsi ottimali in base alle circostanze contingenti e determinare il modo migliore di impiegare le risorse e le competenze disponibili per generare valore.
Ne consegue che pianificare aiuta a raggiungere il successo, ma non è sufficiente a garantirlo, perché bisognerà poi possedere anche una buona dose di flessibilità e adattamento al rapido mutare delle circostanze e all’emergere di nuove opportunità. Ecco che la formulazione della strategia non può essere un processo statico, ma deve configurarsi come un qualcosa di fortemente dinamico, da monitorare regolarmente per essere certi di ottenere i risultati desiderati e, in caso contrario, apportare gli eventuali aggiustamenti necessari. In quest’ottica, il feedback, ovvero la comunicazione dell'esito di tali verifiche, diventa uno strumento cruciale per l'integrazione dei singoli componenti dell'organizzazione all’interno di un processo collaborativo e di ottimizzazione continua.
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