Ma come? Ho guadagnato e non ho i Soldi nel conto corrente?
“Non è l'azienda che paga i salari. L'azienda semplicemente maneggia il denaro. È il cliente che paga i salari.” Henry Ford
Un piccolo imprenditore del settore metalmeccanico, nonostante la crisi era riuscito ad avere buoni utili nella sua Società .
Contro il parere del socio di minoranza, dell’impiegata amministrativa e del commercialista ha acquistato una macchina con un costo troppo importante da far fronte per l’azienda in questione .
Per pagare la macchina l'imprenditore ha utilizzato lo scoperto di conto corrente perchè egli diceva:
“ho gli utili e posso spendere quello che ho guadagnato ” .
Così facendo, in realtà, ha messo in difficoltà finanziaria l’azienda togliendo liquidità che sarebbe servita per pagare fornitori, retribuzioni del personale e spese correnti.
La situazione poi si è aggravata poichè la piccola impresa ha ricevuto una serie di insoluti importanti , tra i quali c’è stato un cliente che è fallito , perciò la maggior parte dei soldi non li riprenderà più.
L’imprenditore non riusciva a darsi pace per il fatto di avere guadagnato, ed i conti correnti invece erano sempre in rosso.
Questo l’ha portato ad incolpare l’amministrazione curata prevalentemente dal socio di minoranza per non essere stato in grado di gestire la situazione.
Naturalmente ciò ha portato al litigio dei due soci .
Il socio di minoranza invece incolpava il socio di maggioranza per essere stato imprudente e per non aver sentito ragioni, poichè se non avesse tolto tutti quei liquidi dal conto corrente per una macchina, la società avrebbe potuto reggere i pesanti insoluti .
Fortunatamente i due soci si sono seduti al tavolo insieme al loro consulente fiscale e si sono in parte riappacificati.
In seguito a questo colloquio sono stato chiamato dal consulente a dare un ulteriore parere sulla questione.
Dopo una breve analisi e dopo aver visto qualche indice , ho dovuto spiegare all’imprenditore che andando avanti così, poteva compromettere l’azienda e che era il caso di ripristinare l’equilibrio finanziario .
Ho spiegato all’imprenditore che il fatto di avere utile non significa avere il denaro liquido poichè nel loro caso, si avevano utile, ma poi se il cliente non ha pagato questo era solo un guadagno “nominale” .
In più se non si incassa, l'azienda si trova anche a pagare le tasse senza avere il denaro in cassa dei ricavi che le hanno generate.
Ho continuato che il controllo dei movimenti monetari dunque si rende importante per capire le dinamiche finanziarie ed anticiparle . Questa è una funzione che non dovrebbe essere casuale, ma dovrebbe diventare una procedura di pianificazione e controllo da attuare periodicamente . Ho terminato dicendo che Lui aveva acquistato beni durevoli utilizzando soldi direttamente dal conto corrente , ed avrebbe invece dovuto chiedere un finanziamento a medio /lungo termine.
A quel punto il Socio di maggioranza ha detto che si attiverà immediatamente per chiedere un finanziamento a 5/7 anni per ripristinare l’equilibrio monetario e nel salutarci ha dichiarato che in futuro cercherà di essere più prudente e che avrebbe dato più importanza alla pianificazione finanziaria .
E Tu cosa ne pensi? Applichi la pianificazione finanziaria in azienda? Ti sono mai capitati casi simili?
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Patrizio Gatti è Consulente di Management e Formatore specializzato in Controllo di Gestione. E' autore di ebook e di Videocorsi sul Controllo di Gestione Aziendale e Analisi di Bilancio. www.planconsulting.it - www.patriziogatti.it - www.controllodigestioneonline.com
CEO Alea Evolution Srl | Enologo | Prodotti Enologici | Coadiuvanti, additivi e biotecnologie applicati al vino e al food
8 anniIl controllo dei flussi di cassa e la loro previsione diventa ogni giorno più importante per la corretta gestione di un'azienda, non solo per non incappare in problematiche simili a quella descritta nell'articolo, ma anche per la pianificazione degli investimenti, sia in persone che in impianti. Purtroppo c'è ancora troppa confusione sulla differenza tra un risultato di bilancio e la reale situazione economica, indotta anche da una legislazione complessa e spesso non al passo dei tempi. Il rischio di sbagliare la gestione dei flussi è spesso sottovalutato dagli imprenditori, ma è causa di tante problematiche attuali. I professionisti che affiancano le aziende dovrebbero dare maggior supporto in questo senso. Ottimo articolo, con un esempio molto chiaro di cosa può accadere quando una persona guarda i numeri ma non sa leggerli. Complimenti e grazie per gli spunti sempre utili.
CEO at MicroSHADOW Research (uS)
8 anniEccesso di ottimismo, sfortuna, carenza (o assoluta mancanza) di capacita' analitiche/manageriale possono sicuramente condurre a scelte errate ... al di fuori di questo ribadisco invece fermamente che la tassazione in Italia rende impossibile ogni margine di azione e di correzione. Faccio l'imprenditore da circa 30 anni. E' del nostro "stato fiscale" la totale responsabilita' dell'ecatombe economica di cui siamo passivi ed inutili partecipanti. Per mano di questo assurdo sistema fiscale ho visto "soffocare" e "tumulare" decine di aziende che godevano di ottima salute, aziende che producevano tecnologia e che erano leader nei piu' svariati settori ... la mia scelta personale? Ora vivo e lavoro all'estero. Gianluca
Sales Account Manager
8 anniMolto centrato l'argomento, sono assolutamente d'accordo. E lo sto verificando dal vivo proprio in questo periodo.. Faccio parte di un'organizzazione legata a SAP, promuovo e propongo alle PMI soluzioni gestionali evolute per l'azienda. Improvvisazione, mancanza di cultura imprenditoriale, capacità manageriali impalbabili... tutti aspetti con i quali mi confronto quotidianamente. Alcuni arrivano anche a dire "... no io i numeri non li guardo, non ne ho bisogno, so che la mia azienda va bene così, non ho bisgno di nulla" Non sono tutti così per fortuna, ma ancora troppi. Questa è la realtà delle PMI in Italia. Un saluto a tutti.
CEO at MicroSHADOW Research (uS)
8 anniLa risposta e' : TASSE!