Perdere il controllo creativo con l'AI: rischi, strategie e una check list per il controllo di qualità dei contenuti.

Perdere il controllo creativo con l'AI: rischi, strategie e una check list per il controllo di qualità dei contenuti.


Cosa dire del nostro tempo?

Sicuramente molte cose. Ma, credo, concorderai con me se dico ( e scrivo) che uno dei principali cambiamenti che la nostra specie sta affrontando è quello connesso al ruolo che l'AI gioca nelle nostre vite.

Aggiungo che...sì, forse è proprio il caso di dire "gioca".

Perchè i primi a giocare con lei siamo stati noi umani. E, dopo averci giocato, ci siamo fidati fino al punto che, sempre più spesso, ci affidiamo a lei. Talvolta, le offriamo una delega completamente in bianco.

Il mio osservatorio mi racconta che una di queste deleghe riguarda la creazione dei contenuti. Dai testi per il web ai report aziendali, dalle newsletter agli articoli per il blog fino agli annunci pubblicitarei, l’AI consente di generare testi in pochi istanti, con una velocità e una precisione inimmaginaibili per noi umani che non disponiamo nè del numero dei nè della velocità di generazione della c.d. "macchina".

Ma, come ogni "Paese dei Balocchi", anche quello in cui un algoritmo genera testi si sviluppa "su" e "attraverso" sentieri apparentemente costellati da roseti che, in realtà, dissimulano ripide e cadute. Insomma, un terreno di sfide.

Una delle sfide più delicate e impegnative che ogni professionista e comunicatrice/comunicatore deve affrontare riguarda la perdita del controllo creativo.

So che te ne ho già parlato in un post, ma desidero tornare sull'argomento proprio con la mia prima, inaugurale mail perché è uno dei temi che, l'esperienza di editor, mi dice essere più urgente e attuale.

Perché il controllo creativo è così importante?

La scrittura è una forma di espressione.

E ciascuno di noi si esprime, con la scrittura, in un modo che le/gli è peculiare. Quindi, la definizione può essere intergrata così"La scrittura è una forma unica di espressione".

In quest'ottica, quando un professionista o un imprenditore scrive contenuti per la sua attività non si limita a comunicare. Dà voce al suo brand, alla sua identità professoinale per connetterla al lettore.

Ecco, con l’AI, la scrittura può diventare straordinariamente efficiente, ma a scapito di ciò che la rende potente: l’identità unica. Quando lasciamo che sia l’AI a guidare il processo creativo senza il nostro intervento, rischiamo di produrre contenuti che, per quanto corretti, mancano di personalità e impatto.

Immagina un brand che utilizzi l’AI per scrivere tutti i suoi contenuti sui social media.

I testi saranno grammaticalmente corretti, ben formattati e persino coinvolgenti a un primo sguardo. Ma mancheranno di identità, quell'unico filo conduttore che li rende riconoscibili aglla mente del lettore.

Una possibile soluzione : una collaborazione tra Uomo e AI

E se l'AI fosse una nostra alleata?

Lei mette sul piatto l'immensa disponibilità di dati, le sue capacità di ricerca e la velocità.

L'Uomo mette il suo senso critico e la creatività unita alla visione strategica..

È fondamentale mantenere il controllo creativo: significa assicurarsi che ogni parola scritta rifletta ciò che siamo, parli al nostro pubblico con il tono giusto e trasmetta un messaggio forte, coerente e autentico.

Nei prossimi paragrafi di questa newletter, esploreremo insieme:

  • I rischi principali della perdita del controllo creativo quando si utilizza l’AI.
  • Le strategie più efficaci per evitarli, garantendo che i tuoi contenuti siano sempre autentici e coinvolgenti.
  • Una check-list pratica per verificare ogni testo, trasformando ogni contenuto generato dall’AI in un messaggio unico e potente.

Perché la tecnologia può aiutarti, ma solo la tua creatività può fare davvero la differenza.


I principali rischi derivanti dalla perdita del controllo creativo

Usare l’AI senza una supervisione consapevole significa compromettere la qualità e l’efficacia dei nostri messaggi. Osserviamo da vicino le insidie dell'AI.

☣️ Allontanamento dall’identità del brand

Ogni brand ha una personalità e un tono di voce che lo rendono unico. Se i contenuti non rispettano queste caratteristiche, il risultato è una comunicazione incoerente che disorienta il lettore.

Esempio pratico: un'associazione legale potrebbe generare un messaggio come: "Ehi, guarda le nostre offerte!"

Ma un tono troppo colloquiale danneggia la percezione di professionalità e autorevolezza richiesta nel settore legale.

☣️ Mancanza di connessione emotiva

Le persone si connettono a storie ed emozioni, non solo a dati o informazioni. Per quanto avanzata, l'AI non può replicare l’empatia e il calore umano perciò rischia di produrre messaggi freddi o distaccati.

Esempio pratico: un messaggio generico come: "Sosteniamo il cambiamento climatico." Così appare banale.

Con un intervento umano, potrebbe diventare: "Lavoriamo ogni giorno per un futurosostenibile, perché la nostra responsabilità non può aspettare."

☣️ Perdita di originalità

L’AI lavora su modelli esistenti e, per questo, tende a riprodurre idee già note. Ciò limita la capacità di creare contenuti davvero innovativi e distintivi.

Esempio pratico: a un post sull’aumento della produttività e generato dall'AI dal titolo: "Organizza la tua giornata e usa strumenti digitali." ...

...si può aggiungere un esempio pratico o un approccio innovativo lo renderebbe più originale e memorabile.

☣️ Incoerenza nei messaggi

Un messaggio efficace deve avere uno stile e un tono coerenti dall’inizio del testo sino alla fine. L’AI, però, può generare contenuti che saltano da un registro all’altro, creando confusione nel lettore.

Esempio pratico: un articolo che inizia con: "L’intelligenza artificiale è il futuro" e poi cambia tono dicendo: "Provala, è facile e divertente!" .

Questo cambio di registro mina la credibilità del messaggio.

☣️ Difficoltà nell’adattamento ai contesti

L’AI non ha la capacità di comprendere appieno il contesto culturale o emotivo in cui il messaggio sarà letto. Ne possono derivare errori di tono o espressioni fuori luogo.

Esempio pratico: un post per un pubblico internazionale potrebbe includere espressioni idiomatiche incomprensibili al di fuori di un certo contesto culturale.

Dunque...come mantenere il controllo creativo?

Poche, semplici strategie

Senza alcuna pretesa di esaustività, ma solo per condividere strumenti che, nella mia professione, risultano utili: con questo spirito ti offro queste strategie.

⚡ Usa l’AI come base, non come autore finale

Considera il testo generato dall’AI come una bozza grezza. Rielaboralo, aggiungendo dettagli personali, esperienze reali e riferimenti specifici al tuo pubblico.

Esempio pratico: un articolo sull’adozione dell’AI potrebbe essere arricchito con un caso studio specifico che dimostra il suo impatto positivo.

⚡Personalizza i messaggi

Chiediti: questo testo potrebbe essere scritto da chiunque? Se la risposta è positiva, allora lavora per aggiungere dettagli che rendano inconfondibile il tuo messaggio

Esempio pratico: un post generico su un corso di formazione potrebbe diventare unico raccontando un episodio reale accaduto durante una lezione.

⚡ Rivedi il tono di voce

Ogni messaggio deve parlare il linguaggio tuo mentre ti rivolgi al tuo pubblico. Se il tono generato dall'AI ti appare non in linea rispetto al contesto, modificalo sinché non risulterà adeguato.

Esempio pratico: un messaggio di benvenuto per un evento può essere accogliente ma professionale: "Siamo lieti di averti con noi per esplorare il futuro del settore."

⚡ Integra lo storytelling

Le persone ricordano le storie, non solo i fatti. Perciò, trasforma un messaggio neutro in un racconto che coinvolga emotivamente il lettore.

Esempio pratico: un semplice "I nostri clienti ci scelgono perché siamo affidabili" potrebbe diventare: "Quando Laura ha scelto il nostro servizio, cercava sicurezza e semplicità. Oggi racconta che abbiamo trasformato la sua routine lavorativa."

⚡ Segui un processo di revisione strutturato

Non limitarti a una rilettura superficiale. Rivedi il testo più volte, focalizzandoti su coerenza, congruenza, chiarezza e originalità.

Esempio pratico: Fai una prima lettura per il tono generale, una seconda per rivedere la coerenza testuale, una terza per verificare la congurenza argomentativa, una quarta per i dettagli specifici, una quinta per saggiare la sintassi e la grammatica e una sesta per rivedere l'ortografia.

Inutile dirti che sono particolarmente affezionata a quest'ultima strategia: complessa? Sì.

Ma è l'unica capace di garantirti un contenuto che parla di te e solo di te.


Check-List creativa: riprendi il controllo dei tuoi testi

Prima di pubblicare il tuo post, articolo, etc., procedi a questo check:

🔎 Il testo racconta chi sono davvero?

🎯 Il testo parla al mio pubblico?

💡 C’è qualcosa di unico qui dentro?

📖 È una storia che coinvolge?

⚙️ La struttura funziona?

🔗 Sto parlando con il cuore o con un algoritmo?

E ora la tua opinione.

Come bilanci il supporto dell'AI con la tua creatività?


Questa è una newsletter dedicata alla scrittura che esplora il potere delle parole nella comunicazione etica. ti parlerò di di manualistica, persuasione non manipolatoria, del rapporto tra scrittura umana e AI, e di come comunicare con autenticità all'interno e all'esterno dell'impresa.

Questa newsletter è per te se anche tu credi che ogni parola debba riflettere identità, valore e responsabilità.

Laura Todaro

Impiegata | Consulente d'Immagine

4 settimane

"La scrittura è una forma unica di espressione" ❤️ Grazie per questo punto di vista molto interessante sulla questione AI. Ammetto, sono molto in difetto sull'argomento, ma l'idea di una collaborazione tra uomo e AI con le strategie che elenchi la rende meno 'aliena' anche in un mondo come quello della scrittura.

Roberta Giachino

Counselor umanistico esistenziale | Coach AICP | CS Process Specialist | Formatore AIF | La gentilezza ci salverà 🌹 | #larobigiachino

4 settimane

Brava Katia!

Laura Sargiotto

Aiuto donne che fanno una vita che non le rappresenta, a rimettere a fuoco le loro scelte di vita e a lasciare andare ciò che non è adatto a loro per una vita più leggera e piena di sé!

4 settimane

Mi sto approcciando da poco all'AI e i tuoi consigli so già che saranno molto preziosi! Grazie per questo appuntamento strategico.

Elisa Minozzi

💼 Consulente di Carriera | 🪄🧠 Counselor Relazionale | 🧭Orientatrice Professionale | 🤝 Facilitatrice e Formatrice | 🌊 🐚Appassionata del Mare | ❀˖° Adoro le storie, Raccontami la Tua

1 mese

Bellissima Newsletter, Katia non solo di valore per tutti i suggerimenti ma anche capace di indirizzare, attraverso la check-list, ad andare in profondità per evitare possibili errori. Mi ritrovo a dialogare con l'AI, alcune volte individua spunti interessanti. Ma non può esserle lasciato totale controllo, altrimenti chissà dove ci porta. Quando affronto questi temi ripenso spesso a un film prodotto da Pixar: Wall-e. L'essere umano aveva totalmente demandato la gestione delle attività e della vita sull'astronave ai robot e questa aveva causato enormi danni; oltre al fatto che la terra, sommersa dai rifiuti, era diventata invivibile. Non mi vorrei trovare in quel futuro. Grazie per tutte le riflessioni che portano i tuoi contenuti🙏

Mariella Borghi

Sono esperta di Intelligenza Artificiale e marketing | Sviluppo e curo workshop sull’AI | Definisco strategie di AI | LinkedIN Top Voice Intelligenza Artificiale | AI TEDx speaker | Knitting enthusiast 🧶

1 mese

Katia sono totalmente d'accordo: mai prendere il testo generato dall'AI come oro colato. Sia per la forma che per la veridicità dei contenuti (che va sempre messa in discussione). Reiterazioni dei prompt e processi di revisione strutturati sono quindi imprescindibili per garantirci che il contenuto non sia mediocre ma, come dici tu, parli di noi e solo di noi.

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