Pianificazione finanziaria #1: l'importanza del budgeting

“Bello di nonna, vieni qui!”

“Ecco, tieni, con questi ti compri un bel gelato, va bene?”

Poi l’immancabile gesto della mano a scompigliarmi i capelli 👦🏻.

Me lo ricordo come fosse ieri quel momento del sabato mattina quando, con mamma, io e mio fratello passavamo a salutare nonna.

Lei prendeva il suo borsellino e tirava fuori le mille lire arrotolate, chissà da quanto tempo messe lì nell’attesa di incontrarci.

Quella di mettere da parte i soldi, con costanza e lungimiranza, era un’abitudine molto conosciuta e applicata dalle generazioni che ci hanno preceduto 👩🏻🦳👨🏻🦳.

Si risparmiava un po’ alla volta, e per obiettivi chiari, come appunto i regali ai nipoti e gli acquisti di beni e servizi di prima necessità.

Non era molto, ma di quel poco che avevano non sprecavano nulla.

Oggi, invece, anche a causa di modalità di acquisto sempre più facili, accessibili e veloci, come ad esempio il buy now pay later, spesso compriamo d’impulso beni e servizi che, a mente lucida, realizziamo non essere strettamente necessari.

Questa mentalità del “tutto e subito” certamente non aiuta a pensare al futuro e a fare oggi scelte ponderate riguardo ai nostri consumi.

Per fortuna, possiamo fare qualcosa.

UNA BUONA ABITUDINE

Possiamo scegliere, ad esempio, di disattivare il “pilota automatico” e riprendere il controllo delle nostre finanze personali attraverso una sana abitudine.

Un'abitudine che dovrebbe costituire la base della gestione dei nostri soldi: il budgeting.

Il budgeting è un’attività che ci permette di prendere il controllo delle nostre finanze personali, stabilendo in anticipo come utilizzare il nostro denaro, al fine anche di ridurre eventuali sprechi e quantificare la nostra capacità di risparmio mensile.

Si tratta di iniziare a tracciare, pian piano, mese per mese tutte le nostre entrate e le nostre uscite.

Ciò allo scopo di individuare le spese ordinarie che è probabile si ripetano ogni mese e ogni anno e le spese straordinarie che potrebbero, invece, coglierci impreparati.

Per fare questo, possiamo utilizzare carta e penna o il calendario appeso in cucina, oppure registrare tutto su un foglio elettronico o utilizzare una delle tante APP presenti negli store dei nostri smartphone o, ancora meglio, farci aiutare dagli esperti.

Ciò che conta è iniziare a prendere l’abitudine di replicare lo schema che le aziende adottano per far quadrare i propri bilanci: il “conto economico”.

Come un’azienda, attraverso il budgeting, potremmo decidere nella nostra famiglia se, ad esempio, determinati consumi siano davvero prioritari e a mantenere un controllo costante sulla nostra situazione finanziaria, evitando spese eccessive e concedendoci (perché no) gratificazioni o spese accessorie in modo ponderato.

In sintesi, il budgeting ci aiuta, a spendere i nostri soldi in modo più responsabile ed efficace, iniziando a risparmiare come pianificato così da puntare all’ambito benessere finanziario.

SI FA PRESTO A DIRE RISPARMIO

Risparmiare, però, non è affatto facile, anzi.

Soprattutto se concepiamo il risparmio come ciò che ci resta in tasca dopo aver incassato e poi consumato il nostro reddito mensile.

Quanto abbiamo risparmiato questo mese? E il mese scorso?

REDDITO – CONSUMI = RISPARMIO

Dal punto di vista contabile, questa formula non fa una piega. Peccato, però, che ci aiuta poco sul piano pratico.

Forse diventa più utile se ne invertiamo i termini.

REDDITO – RISPARMIO = CONSUMI

Questa può sembrare una semplice operazione matematica, ma in realtà esprime un vero e proprio cambiamento di mentalità.

“Non risparmiare quello che ti rimane dai consumi, ma consuma quello che ti rimane dopo aver risparmiato” è una famosa frase di Warren Buffett che sintetizza ottimamente il senso di ciò che andrebbe fatto.

Incasso il reddito, ne metto subito via una parte per il risparmio e, solo dopo, inizio a consumare ciò che mi resta.

Ovviamente ognuno ha entrate, uscite e obiettivi diversi.

Chi ha iniziato a lavorare da poco o ha un reddito contenuto ha oggettivamente maggiori difficoltà a risparmiare rispetto a chi lavora da tanto tempo o ha compensi più elevati.

Ciò che ci accomuna tutti, però, è che il risparmio è utile per il nostro futuro.

QUINDI...

Non importa quanto riusciamo a risparmiare inizialmente, ciò che è fondamentale è abituarci a farlo: si può anche iniziare con l’obiettivo di mettere da parte 10 euro a settimana.

È una questione di metodo.

Fatto questo piccolo ma radicale esercizio sul risparmio, nell’ottica di una corretta pianificazione finanziaria, si dovrebbe procedere poi a valutare la propria situazione debitoria e ragionare su come ottimizzarla.

Ciò soprattutto allo scopo di prevenire ed evitare situazioni di sovraindebitamento, perdita di controllo sulle proprie uscite e, nel peggiore dei casi, impossibilità di accesso al credito per necessità importanti come, ad esempio, l’acquisto di una casa.

Ma di questo ne parleremo magari in un prossimo articolo.

Roberto Pugliesi

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