Pianificazione Successoria: perchè prevenire è meglio che curare


Troppo spesso, quando perdiamo una persona importante, dobbiamo fare i conti con un dolore ulteriore che aggiunge cenere alla cenere. Mi riferisco alle interminabili lotte, ma dovrei forse parlare di vere e proprie faide tra familiari, causate dall’assenza di un testamento che definisca e fornisca indicazioni su come predisporre le sostanze del defunto, una mappa che liberi dai troppi malintesi su cui tanti registi hanno costruito carriere ma che non sono poi così divertenti per chi li vive e questo a causa di un tabù che gli italiani vivono nei confronti di uno degli aspetti meno imprevisti ed improbabili delle loro esistenze. In effetti l’Italia si conferma come uno dei paesi che più si distinguono per questo genere di resistenza ma gli studi ad indirizzo antropologico degli ultimi anni ci confermano che in realtà si tratta di una tendenza più globale di quanto si pensi: secondo la finanza comportamentale si registra una forte resistenza a riguardo, dettata più che altro dal desiderio di allontanare la tragicità di questo evento dalle proprie vite, con il risultato che si arriva al triste momento con tanta confusione su come trasmettere il patrimonio e con contenziosi che riescono a durare anche per anni e a quel punto, si salvi chi può. Strumenti della pianificazione Ecco quali strumenti possiamo adoperare per disporre le nostre volontà quando siamo in vita. • Donazione Nel caso in cui si vogliano trasferire i beni attraverso una donazione, l’atto deve considerarsi pubblico e da sottoscrivere in presenza di un notaio e due testimoni. Questa modalità consente un ripartizione equa dei beni e la possibilità di alleggerirsi di un esborso futuro. •Polizze vita Se nell’atto della pianificazione si ha l’interesse di includere tra i beneficiari soggetti al di fuori dell’asse ereditario, le polizze vita potrebbero dimostrarsi lo strumento più adatto. Inoltre presentano un pregio fiscale in quanto escludono le imposte di successione, tra queste le polizze TCM (Temporanea caso Morte) e Unit Linked. •Fondo patrimoniale Quando la priorità ricade sulla famiglia, è di primo interesse l’istituzione di un fondo patrimoniale destinato al soddisfacimento dei bisogni e degli interessi familiari benché i beni rimangano di proprietà dei coniugi, i quali posso decidere se istituire il fondo al momento del matrimonio oppure successivamente. •Patto di famiglia Per evitare contestazioni in sede di eredità, un imprenditore può avvalersi del Patto di famiglia per gestire il passaggio generazionale della propria impresa trasferendo l’intera azienda o una singola quota a uno o più discendenti. È un patto “tra vivi” entrato nel nostro ordinamento nel 2006. • Trust Un’altra possibilità è rappresentata dal Trust con il quale il disponente, nell’interesse dei beneficiari, può mettere i beni in un patrimonio separato e controllato da una terza parte (trustee). Oltre alla segregazione dei beni, presenta la comodità di avere il trustee che si occupa del patrimonio fin quando gli eredi non sono in grado di gestirlo. Per avere la certezza di lasciare i futuri eredi in una situazione di serenità e chiarezza e tramandare i nostri beni in maniera trasparente e consapevole è necessario avvalersi di un professionista che tuteli non solo i nostri patrimoni ma anche e soprattutto i nostri cari. Se vuoi saperne di più su tipologie di #testamento e modalità di #impugnazione clicca il link qui sotto e buona lettura! http://ow.ly/7qk250ubCLf




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