Prendere decisioni ed evitare errori senza farsi coinvolgere dalle emozioni del mercato
Se dovessimo tornare indietro di un anno il nostro stato d'animo sarebbe completamente diverso, molto probabilmente spazierebbe dall'ottimismo e all'eccitazione.
Oggi invece, dopo un anno di grossa difficoltà per l'obbligazionario, e soprattutto a causa dell'aumento esponenziale della volatilità, è probabile che molti si trovino in uno stato che spazia tra la disperazione e il panico.
In realtà entrambi gli stati d'animo rischiano di farci commettere degli errori che possono compromettere, o quantomeno condizionare, i risultati dei nostri investimenti; bisogna considerare che questa altalena dei mercati sarà sempre più pronunciata dopo il termine degli stimoli economici da parte delle banche centrali, e sarà allora che dovremo essere capaci di gestire le nostre emozioni.
Considerate che in uno stato di euforia l’investitore medio si sente pronto a correre qualsiasi rischio, ma è proprio tale fase che reca con sé i maggiori pericoli, al contrario uno stato di avvilimento, di mancanza di interesse, veicola delle rilevanti opportunità; è una continua lotta tra il nostro stato d'animo e la razionalità da buon investitore.
È fondamentale in fasi come quella attuale non prendere decisioni che possano compromettere i risultati di medio lungo termine dei propri investimenti; risulta più opportuno attendere razionalmente che l'onda di mercato passi senza aver creato danni, e anzi, se si ha la capacità di sfruttare questi momenti, e se l’orizzonte è lungo, potrebbe essere un momento adatto per implementare alcune posizioni. Resta chiaro che se in queste fasi dovessero emergere dubbi, affidarsi ad un consulente finanziario è fondamentale per evitare che l'emozionalità possa portare sulla strada sbagliata.