Quale social scegliere per la tua azienda?
L'importanza per le aziende di essere presenti sui social nel 2023
Ad oggi in tutto il mondo gli utenti social sono 4,76 miliardi (circa il 60% della popolazione mondiale) ed è un trend in continua crescita: questo perché la pandemia ha incrementato molto l'iscrizione sia da parte degli utenti, ma anche da parte delle aziende che ne hanno visto delle grandi potenzialità. Per quanto riguarda, invece, il tempo di utilizzo, gli utenti passano in media 2 ore e mezza sui social.
Anche in Italia si conferma questa tendenza: gli utenti social attivi sono 43,90 milioni (il 74,5% della popolazione totale), con un tempo medio di utilizzo di quasi 2 ore.
🔷 Per le aziende, quindi, diventa fondamentale essere presenti sui social per avere maggiore visibilità sul proprio Brand, sui prodotti e sui servizi e non per rischiare di restare indietro: chi non comunica, infatti, NON esiste.
Quale social scegliere per la tua azienda: non fare questi errori!
Una volta aver capito l'importanza di essere presenti sulle piattaforme social diventa fondamentale identificare quali canali scegliere.
Aspetta: se queste frasi rappresentano il metodo con cui pensi di scegliere il canale social più adatto per la tua azienda allora stai sbagliando:
❌ Attiviamo tutti i social (Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, TikTok, Youtube, BeReal...)
❌ Attiviamo i social più in voga al momento (TikTok, magari in futuro BeReal)
❌ Attiviamo quello che a me imprenditore piace di più
➡️ Ti spiego perché:
- Essere presenti su tutti i canali social non è sostenibile a livello di tempo e di risorse, soprattutto per le piccole aziende. Il rischio è quello di attivare le pagine e poi lasciarle senza contenuti o con pochi aggiornamenti.
- Scegliere i social più in voga è molto rischioso, perché potrebbero sparire (Vedi Clubhouse che dal boom ora non viene neanche più nominato) oppure potrebbero non essere adatti alla tua azienda.
- Attivare il social preferito dall'imprenditore non è ovviamente strategico e potrebbe non corrispondere all'utilizzo degli utenti.
Non esiste un social migliore per le aziende
Questo perché dipende da tanti fattori: target dell'azienda (B2B/B2C, età, genere, località), tipo di prodotto o servizio, tono di voce del Brand, risorse multimediali a disposizione...
Sicuramente la prima domanda da fare è:
"dove si trova il mio target?"
Questa è una statistica molto interessante dal report Digital 2023 di We Are Social in cui vengono mostrate le preferenze di genere e di età per i diversi canali social a livello globale.
Può essere, quindi, uno spunto interessante per capire quale piattaforma iniziare a considerare per la propria azienda. Ma attenzione, perché, social preferito non significa social più utilizzato.
Fatta questa premessa necessaria vediamo qualche suggerimento utile per ciascuna piattaforma.
1) Facebook
No, non è morto e ad oggi (2023) è il 2° social più utilizzato subito dopo Whatsapp in Italia e 1° in tutto il mondo.
La fascia demografica prevalente è quella dai 25 ai 34 anni, ma viene utilizzato molto anche da utenti dai 35 anni su.
Facebook può essere una piattaforma adatta sia per il B2C che per il B2B (anche se quest'ultimo con delle limitazioni).
È un ottimo canale di customer care: nella chat, infatti, si possono implementare delle funzionalità utili in questo senso, c'è una sezione dedicata alle recensioni, oltre a informazioni più dettagliate sull'azienda (come gli orari di apertura).
2) Instagram
È un social più giovane rispetto a Facebook: più della metà degli utenti ha meno di 35 anni ed è molto focalizzato sull'impatto visivo e sull'estetica: Instagram, infatti, nasce come social di immagini, ma ad oggi vede un mix di formati, soprattutto video (Reel).
È un buon canale di vendita 🛒 per il B2C e per gli e-commerce, grazie anche alla presenza dello Shop, delle guide e delle storie con gli sticker.
3) LinkedIn
È il social del B2B, proprio perché è la più grande rete professionale al mondo. La fascia di età prevalente è quella dai 25 ai 34 anni con una maggiore presenza maschile.
Qui si possono creare pagine aziendali, ma sono limitate: questo perché LinkedIn dà molta più importanza ai profili personali ed è quindi importante curarli bene e saperli utilizzare.
4) TikTok
È un social in forte crescita anche in Italia e, se fino a qualche anno fa la fascia prevalente era quella dai 10 ai 19 anni, ad oggi l'età media si sta alzando.
Non sono presenti solo i balletti e i ragazzini: su TikTok, infatti, vediamo tantissimi professionisti del mondo sanitario, avvocati, commercialisti, psicologi, insegnanti etc. che divulgano il proprio lavoro.
Queste sono ovviamente delle linee guida generali, ma ogni azienda è a sé.
Hai un'azienda e hai bisogno di aiuto per i social?
Se hai bisogno di aiuto per i canali social della tua azienda scrivimi: non mi occupo solo di gestione delle pagine, ma anche di corsi specifici per PMI su Facebook, Instagram e LinkedIn. Ti aspetto, Elisabetta
Fonte: Digital report 2023 We Are Social (dati globali e dati italiani)
Avvocato, imprenditore, scrittore, direttore di laleggepertutti.it
1 annoOttimo articolo. Molto interessante. Credevo che Facebook avesse meno traffico
Avvocato, imprenditore, scrittore, direttore di laleggepertutti.it
1 annoTi suggerisco anche Avv. Silvia Zuanon che è bravissima
Fondatore GrowthMax | Acquisisco Infobusiness in Equity e li faccio scalare sopra 1.000.000 all'anno.
1 annograzie Elisabetta, molto interessante! A mio avviso tutti i social stanno diventando sempre più adatti al maggior numero di aziende! Come all’inizio si pensava che tik tok era solo per ragazzini, adesso conosco aziende nel mondo dell’edilizia che acquisiscono molto clienti dal canale tik tok ad esempio. Un qualcosa che fino a 2-3 anni fa non sembrava essere possibile.