Quando l'etica resta sull'etichetta
A pochi giorni dall'anniversario della caduta del muro di Berlino, la Corte di Giustizia dà un segno forte, sulla trasparenza dell'etichetta a cui ha diritto il consumatore quando acquista un prodotto, ma anche rispetto al diritto umanitario internazionale.
Le barriere non tariffarie e l'origine hanno infatti una valenza sempre più discriminante. Sono strumenti ad alto potenziale di efficacia, sia in senso positivo che negativo.
Forse come consumatori possiamo contare più che come elettori?
Se le leggi ci sono, e i Giudici che le applicano anche, è probabile sia proprio così.
Certamente sta alla consapevolezza del consumatore leggere bene l' etichetta per fare una scelta informata e sicura, specialmente sugli alimenti, e comunque riguardo salute, economia, ambiente, società e considerazioni etiche.
Per le imprese si tratta di essere informate e aggiornate sul diritto doganale. Una disciplina incessante, mutevole e complessa.
Questa disciplina è la base odierna di qualsiasi muro si voglia abbattere o innalzare, in nome della difesa nazionale, o del diritto umanitario che sia.
Dunque...buona spesa (e lettura) a tutti voi