Quelli che si arrampicano perché "poi gli altri problemi sembrano facili"​
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Quelli che si arrampicano perché "poi gli altri problemi sembrano facili"

Sfidare se stessi, superare le paure nascoste e sviluppare fiducia negli altri: così la montagna sta conquistando i manager 

Partiamo dalle calorie: facendo due calcoli, mezz'ora di arrampicata equivale a due ore in palestra. E basterebbe questo per chiudere la discussione.

Poi ci mettiamo il valore formativo: davanti a una sfida con pochi appigli, non ci sono alternative se non affrontare le paure nascoste e trovare la forza di superarle, sviluppando fiducia in se stessi e negli altri, soprattutto in chi tiene tra le mani la corda di sicurezza in caso di caduta.

E poi diciamolo: una volta arrivati in cima a una parete di sesto grado, ogni altra difficoltà sul lavoro diventa una passeggiata. Sarà per questo che sempre più spesso le aziende usano l’arrampicata anche per fare team building.

I numeri dell'arrampicata

«È uno sport in forte crescita», mi dice Marco Iacono della Federazione arrampicata sportiva italiana quando lo intervisto per Business People. «Siamo passati da 20 mila tesserati solo cinque anni fa a 40 mila quest’anno. E in Italia ci sono oltre 400 mila praticanti, per non parlare dell’enorme diffusione di nuove strutture in tutta Italia".  

Le palestre più spettacolari

Se poi potessimo misurare il successo di uno sport dalla diffusione delle palestre dove lo si pratica, basterebbe dire che le pareti da arrampicata si trovano non solo in quasi tutti i resort di montagna, e questo non farebbe notizia, ma anche alle latitudini più calde e a due passi dalla spiaggia come il Carillon Miami Wellness Resort, destinazione di lusso per chi vuole arrampicarsi in tutta sicurezza con 40 gradi e vista mare.

Fra le palestre più spettacolari in Italia c’è invece la torre d’arrampicata ricavata da quella di un acquedotto a Ravenna, alta 45 metri: è la più alta d’Italia. Scenografica anche quella sulle sponde dell’idroscalo di Milano.

Hai paura di cadere?

Non è una buona scusa perché esiste il corso apposta: si chiama “arrampicologia”, lo organizzano quelli dell’associazione sportiva Vertical Lab e insegna tutte le tecniche fisiche e mentali per imparare a cadere, rialzarsi e ricominciare. Come nella vita. 

Cinque cose da fare prima di iniziare

  1. Leggi le testimonianze degli scalatori che hanno sfidato le montagne: vuoi davvero farlo anche tu?
  2. Valuta la tua forza mentale: se vai in panico facilmente e di fronte ai problemi cerchi di cambiare strada, allora non è lo sport più adatto.
  3. Mantieniti in forma. Non la mezza corsetta della domenica: stiamo parlando di sudare seriamente. Vanno comunque bene il running o lo sci.
  4. Acquista l’attrezzatura. Quella per scalare le montagne è molto specifica e assolutamente essenziale. Guai a improvvisare.
  5. Impara l’etica della scalata. È un privilegio poter salire montagne incontaminate, quindi bisogna lasciarle come ci piacerebbe ritrovarle. 

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