Rapporto uomo-fabbrica-tempo nell’Industria 4.0 (CS AUTOMATION)

Rapporto uomo-fabbrica-tempo nell’Industria 4.0

La Fabbrica Digitale vedrà notevoli cambiamenti nel ciclo produttivo industriale. La progettazione si avvarrà di nuovi strumenti come il PLM, che favorirà una gestione condivisa del progetto attraverso un gruppo di lavoro allargato alla produzione e ai feedback della clientela. La Produzione sarà sempre più personalizzata e nei reparti produttivi gli addetti si interfacceranno sempre di più con tablet e smartphone invece dei pannelli HMI delle macchine, e gli stessi pannelli HMI avranno una interfaccia simile a quella dei tablet (video). Nella logistica dei magazzini, robot e carrelli AGV sostituiranno gli uomini nella manipolazione di carichi pesanti. Tutto ciò porterà ad un cambio della fisionomia dell’operatore di fabbrica: sempre meno addetto all’attivazione e all’operatività di un macchinario a lui assegnato, con il compito sempre più di un supervisore, di impostazione di cicli, di verifica della rispondenza della produzione ai requisiti dati e nella risoluzione di eventuali bug nei sistemi informatici.

Se le macchine svolgono il lavoro fisico e all’uomo rimane solo la supervisione con un terminale mobile, è proprio necessario recarsi ancora fisicamente, tutti i giorni in fabbrica?

Il luogo della produzione è ancora il luogo fisico per eccellenza del lavoro, o in una certa misura diventa virtuale, permettendo la gestione in remoto, da casa, magari lavorando e gestendo le incombenze personali quali l’accudimento dei figli o degli anziani in tempi più strettamente contigui e più agevolmente gestibili.

Qualcuno comincia a rendersi conto che queste non sono domande oziose, o castelli in aria. Grazie alla connessione in rete, i dipendenti potranno comunque tenere monitorata la produzione, senza per questo rinunciare a svolgere qualche impellenza della loro vita privata.

Sergio Carbone

C.S.Automation (www.csautomatic.com)