Rifiutare un'offerta di lavoro
Di fronte alla fortuna di ricevere un'offerta di lavoro che sembra perfetta, alcuni segni possono suggerirci se è comunque il caso di rifiutare, o almeno contrattare.
UNA BUONA RICERCA SUL DATORE DI LAVORO
Qualche anno fa avevo il contratto già firmato in tasca per un bel posto di controller in una impresa tecnologica. Non mi sentivo però sicuro, perchè le mie ricerche avevano dato risultati preoccupanti:
- visure camerali non limpide: più di 10 cambi di composizione del capitale in pochi anni non erano normali per una PMI
- litigiosità: la società aveva attraversato diverse cause; spesso si trovano in internet anche atti di tribunale (precedenti fallimenti, trattative sindacali etc...)
- fatturati "fumosi": non si capiva bene dove finisse la pubblicità e dove iniziassero i veri numeri delle vendite
Alla fine proposi di fare gratis un lavoretto di contabilità analtica: dal bilancio emersero fatturati nulli e molti debiti per stipendi arretrati. Contratto cestinato!
Le fonti per le informazioni sono Google, la camera di commercio, banche dati (Lince...), il sito dell'azienda (cercate i nomi del team), Linkedin e le conoscenze; talvolta si ha l'opportunità di accedere a documenti di prima mano. Non abbiate paura a contattare anche telefonicamente impiegati o ex-impiegati per chiedere opinioni.
IL TEAM DEL "NUOVO CAPO"
Spesso i nuovi dirigenti iniziano con grande entusiasmo assumendo la propria squadra. Mi è capitato diverse volte ed il primo impatto è molto positivo e promettente. Se entrate in questi team, sappiate che il vostro destino seguirà quello del vostro capo o sarà anche peggio, soprattutto nel mondo del lavoro italiano, sempre "aperto" al nuovo.
ATTENZIONE ALLE OFFERTE "ALLARGATE"
Ci sono cascato anche io un paio di volte: di fronte ad un candidato superiore alla richiesta, le aziende "allargano" la mansione per arrivare a giustificare il vostro budget. Si tratta di offerte insidiose, perchè sono improvvisate e potrebbero sconfinare nei seguenti spiacevoli inconvenienti:
- due al prezzo di uno: avete le competenze per coprire due posizioni; ma le vostre ore sono sempre 24 (e lo stipendio non sarà mai doppio!)
- deleghe: dopo il vostro lavoro vi mandano a ficcare il naso in quello di altri
- trasferte: troppo bravi per una sede sola
- obiettivi retribuiti: solo se CHIARISSIMI (e facilmente misurabili)
RIFIUTARE FA PARTE DEL CONTRATTARE
In conclusione; non si può contrattare senza rifiutare la precedente offerta. Rifiutare però nel modo giusto, cioè:
- essere specifici: chiarire quale parte non ci piace, apprezzando il resto
- essere propositivi: presentare alternative o controproposte
- essere chiari: esporre esattamente le richieste, quantitative
- essere rispettosi: verso gli altri (non snobbare) e verso noi stessi (non svenderci)
- essere pazienti: le scelte giuste hanno i loro tempi
Foto: Pixabay