Rinascita
Anche quando qualcosa pare indirizzata verso un fallimento, cerca sempre e comunque di aggrapparti non al vuoto, quanto al pieno presente all'interno del bicchiere.
Potrei definire quanto appena riportato nelle righe precedenti un vero e proprio mantra. Anzi, il mio personale mantra. Che si tratti di questioni legate alla sfera privata piuttosto che alla sfera lavorativa, potrebbero verificarsi situazioni in cui la capacità di aggrapparsi al pieno presente all'interno del bicchiere rappresenta una risorsa che, per quanto spesso sottovalutata, in realtà detiene un valore inestimabile.
Sin dal suo avvento, l'essere umano è pervaso dalla necessità di relazionarsi con i suoi simili. Relazioni che, in altre parole, portano lo stesso a sentirsi parte di un network. Network all'interno del quale sono presenti, appunto, suoi simili che pur presentando caratteristiche affini alle sue, d'altra parte possiedono tratti distintivi propri capaci di rendere ciascuno di loro unico.
Unicità che la si può riscontrare, ad esempio, nel profilo caratteriale piuttosto che nella capacità di risoluzione di problemi e\o di identificazione di eventuali problemi durante il design di una soluzione da adottare o, ancora, nella capacità di immedesimarsi in una situazione in cui non è direttamente coinvolto, cercando di aiutare chi quel momento lo sta affrontando con difficoltà.
Fallimenti, dunque. Trovare una persona che nel corso della sua vita non è stata vittima di un fallimento? Sfida persa in partenza. La vita, per sua natura, mette l'essere umano alla prova nelle diverse situazioni che gli si possono presentare. Situazioni che, in alcuni casi, possono tramutarsi in veri e propri fallimenti. Quanto appena affermato non vuole in alcun modo incutere timore, quanto sottolineare quello che è il pane quotidiano di cui si ciba l'uomo.
Tornando al profilo caratteriale di cui ho parlato in precedenza, purtroppo non tutti sono in grado di creare o, comunque, entrare a far parte di una comunità. Comunità che assume un significato difficile da spiegare a parole soprattutto in presenza di situazioni che si presentano come disastrose.
Non dimenticare che su questa Terra ci sono coloro che portano con se una corazza il cui peso potrebbe scaraventarli verso gli Inferi.
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Fino a qualche anno fa quella corazza di cui ho appena parlato m'ha accompagnato in ciascuno dei passi compiuti da me fatti in questa vita. Corazza che, pur divenendo nel tempo una compagna di viaggio, possedeva la capacità di prosciugare ciò che di bello possedevo. Il tempo, in questi casi, ha fatto il bello e il cattivo tempo, dato che ha visto quel pesante fardello essere restituito nel momento in cui la crisalide s'evolve in farfalla abbandonando il suo pesante bozzolo.
Potremmo parlare di evoluzione interiore nel momento in cui l'essere umano abbandona il bozzolo. Evoluzione che, anche in questo caso, non può essere definita come "priva di difficoltà". D'altra parte, l'essere finalmente se stessi sicuramente giocherà un ruolo fondamentale nell'affrontarle a testa alta, cercando sempre e comunque di ribaltare un risultato che in passato sarebbe stato scontato.
Essere finalmente me stesso che s'è tramutato nella mia voglia di trovare l'appiglio necessario a sorridere. Chi mi conosce sa della mia irrefrenabile voglia di ridere anche in situazioni in cui l'idea stessa di sorridere non dovrebbe essere contemplata. Questo perché reputo il sorridere una fonte capace di mettere chiunque nelle condizioni di superare qualsiasi ostacolo.
La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo qualcuno si ricorda di accendere la luce. Albus Silente - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Se solo qualcuno si ricorda di accendere la luce: affermazione che può e deve fungere da spunto per coloro che quella felicità l'hanno già identificata. Felicità che, nei momenti più tenebrosi, può e deve essere fungere da barlume per coloro che non sono ancora divenute vittime di quell'evoluzione interiore.