Risorse umane e cattiva pubblicità: spezza subito il circolo
Nella mia esperienza di #hrmanager e di consulente per le #risorseumane nelle aziende mi sono reso conto che molti imprenditori non comprendono la portata potenziale della #cattivapubblicità. O meglio: sanno cosa sia, ma non sanno né cosa la innesca (e quindi cosa fare e non fare a monte), né sanno come spezzare questo circolo.
Negli anni, con #digitalizzazione e ricerca online del lavoro, ci siamo resi conto di come una cattiva pubblicità fatta dalle risorse umane è un boomerang violentissimo per le aziende. Ho quindi deciso di scrivere questo articolo, per aiutare gli imprenditori a focalizzare e risolvere questo problema.
Capire i motivi per cui le risorse umane fanno cattiva pubblicità alle aziende
Devo dirtelo subito: se è vero che un singolo commento negativo sull'azienda possa essere una ripicca, una serie di commenti negativi sono probabilmente uno specchio della realtà, per quanto magnificato o esagerato.
Se hai molti collaboratori che remano contro l'azienda, che ne parlano male, che diffondono notizie negative, che sono frustrati e lo manifestano con i colleghi, i familiari, gli amici o online, sappi che è improbabile che ti trovi di fronte a semplice s-collaboratori (cioè persone che puntano ad affossarti): probabilmente sotto questi commenti c'è uno stato di disagio profondo e collettivo che emerge.
Quindi, devi capire subito cosa sta succedendo che fa disamorare le persone della tua azienda.
Ti voglio dare alcuni input per riflettere, ma tieni conto che questa analisi non è sicuramente completa:
Consigliati da LinkedIn
Cattiva pubblicità: come e con chi
Se nella tua azienda si è sviluppata cattiva pubblicità tra le risorse umane, per uno qualsiasi dei motivi che ti ho elencato o per un misto di più fattori, dovrai sapere che il ritorno di immagine sarà pesante.
Le persone che tratti male ai colloqui, con cui tradisci promesse o che esponi ad un ambiente di lavoro tossico non si limiteranno a pensare male di te: parleranno male di te. Parleranno male a casa con i familiari, oppure con gli amici, o lasceranno recensioni su Glassdoor o altri siti per la ricerca del lavoro, a disposizione di tutti gli utenti. Questa è a tutti gli effetti cattiva pubblicità che hai innescato e non arginato, e che condizionerà cosa altre persone pensano di te, in un meccanismo di marketing al contrario davvero pericoloso.
Quello che voglio farti capire è che l'azione di oggi, apparentemente piccola, insignificante e di poco conto (inveire contro un collaboratore per uno sbaglio) ha in realtà un portato di conseguenze molto vasto (disamoramento, commenti sprezzanti con i colleghi, recensioni negative, che innescano il processo della cattiva pubblicità). Del resto, "you don’t remember my trauma? Maybe 'cause for me it was super traumatic and for you it was a fuck*ing Wednesday".
Cosa fare se sei nell'occhio del ciclone
Ci sono tre cose che devi fare subito per toglierti dalla zona di massima pericolosità della situazione.
Primo: devi risolvere i conflitti con le parti in causa e non devi mai mandare via qualcuno scontento o arrabbiato con te. Per nessuna ragione devi trasformare un allontanamento in una sceneggiata, perché è un lasciapassare sicuro per un'escalation negativa della situazione. Cerca mediazione e risoluzione del conflitto a tutti i costi. Questo non deve essere un semplice modo di arginare il problema: deve diventare il tuo stile direttivo a tutto tonda, sia quando le cose vanno bene (premiare per i risultati, dare riconoscimenti, incentivare, motivare), sia quando vanno male.
Secondo: devi recuperare tutte le promesse non mantenute e risolverle. Con ogni persona che hai intorno hai probabilmente situazioni non risolte e promesse non mantenute. Devi recuperarle tutte e fare in modo di trovare un accordo, e se possibile fare esattamente quello che avevi promesso inizialmente. Le promesse tradite sono la causa numero uno di tutti i guai personali degli individui.
Terzo: devi lavorare con l'etica e lo scambio in abbondanza, cioè dare a chi hai intorno più di quanto non si aspetta da te, anche se ti costa fatica o rischi di rimetterci. Se prometti un "ambiente informale" devi trasformare l'ufficio in una festa. Se prometti "relazioni positive" devi diventare un amico per i tuoi collaboratori. Se prometti "un prodotto funzionante" devi consegnare un prodotto perfetto che eccede le aspettative. Se il tuo servizio "fa questo e questo", devi aggiungere qualcosa che faccia anche quest'altro. Questo approccio non vale né solo con i clienti, né solo con i collaboratori: vale a prescindere nella vita, nelle relazioni con tutte le persone che mai coltiverai.
autista professionista
5 mesiA buon intenditor poche parole…
autista professionista
5 mesi👍