Salviamo il turismo e #ripartiamo
In questi minuti è in corso una grande manifestazione di protesta a Milano e in altre città a sostegno dell’industria turistica che sta pagando al #Covid19 un tributo abnorme. E’ persino difficile stilare una classifica di chi ci sta rimettendo di più. E’ davvero una guerra fra poveri. Si fa molto parlare degli alberghi, degli stabilimenti balneari e in generale dell’indotto, in particolare ristoranti, locali notturni, ecc. Volendo proprio fare una classifica e senza nulla togliere alle difficoltà di questi comparti, è necessario sottolineare che chi pagherà il prezzo più alto sarà il settore dell’intermediazione turistica. Molti #TourOperatore moltissime #AgenziediViaggio non supereranno la crisi. I margini troppo bassi dell’attività ordinaria (e anche spesso la poca preparazione imprenditoriale di quelle che sono quasi sempre microimprese a gestione familiare) non hanno consentito in passato una corretta capitalizzazione delle aziende che oggi si trovano a dover affrontare una ripresa che si annuncia lenta e molto lontana nel tempo. I nostri politici si affannano a parlare di #Turismo e a sottolinearne il valore strategico. Ma non so più da quanti anni nessun Governo, né quello attuale, né quelli che l’hanno preceduto, hanno ritenuto di dotare questo comparto così “strategico” di un Ministero indipendente dalla Cultura. Certamente Turismo e Cultura sono fortemente interconnessi ma hanno anche dinamiche e necessità molto differenti. A partire da un Ministro con competenze specifiche. Invece, questa distorsione, ha prodotto Ministri come l’On. #Franceschini, che sembra interessato solo a riempire i Musei, sostiene misure inutili e dannose come il buono Vacanze che sottrae cashflow agli alberghi, senza influire minimamente nei processi decisionali delle famiglie italiane che possono o non possono andare in vacanza indipendentemente da questo contributo ridicolo. Trattasi dello stesso #MinistrodelTurismo che ha additato TO e ADV come “quelli che mandano la gente in vacanza all’estero”. E’ ovvio dunque che non ci si possa aspettare né la sensibilità istituzionale che dovrebbe difendere e incentivare un’attività che ha enormemente contribuito a innalzare il livello culturale del ns Paese, favorendo lo scambio di conoscenza fra i Popoli, né la lungimiranza nella governance di un’industria che vale pur sempre diversi punti di PIL e che per le rigidissime e sacrosante norme legislative che ne regolano l’attività, è inibita a qualsiasi forma di evasione o elusione fiscale. Avrei potuto postare questo messaggio sulla Pagina di HTMS ma tutti i nostri Partner conoscono bene la situazione. Ho persino scritto al Presidente #GiuseppeContesenza aspettarmi una risposta, anche se un po’ speravo almeno nel suo ufficio stampa…Ho preferito quindi scrivere qui, sul mio diario, per condividere con tutti gli altri miei amici, il senso di frustrazione ma anche di determinazione che tutto il comparto turistico in questo momento sta mettendo in campo. E nel farlo voglio invitare chi può a fare qualcosa per sé e qualcosa per noi. Se disponete di un voucher rilasciato a fronte di una cancellazione dovuta al Covid, avete abbastanza tempo per spenderlo. Alla fine potrete anche richiedere un rimborso ma vi prego, non fatelo. Anche se le condizioni economiche di ciascuno di noi sono profondamente cambiate negli ultimi mesi, anche se in questo momento non ve la sentite di prenotare una vacanza nel rispetto di chi è scomparso, prendetevi il vostro tempo per elaborare la nuova vita che ci aspetta e poi vivete quel sogno che vi eravate regalati prima che tutto questo stravolgesse i vostri piani. Se tutti i possessori di voucher richiedessero il rimborso, sarebbe come se tutti noi ci recassimo contemporaneamente a prelevare i soldi che abbiamo in banca. Ci ritroveremmo con un pugno di mosche in mano, senza neanche più la copertura del Fondo di Garanzia che non è nato per sostenere una bancarotta collettiva e che non sarebbe in grado di risarcire tutti. L’altro invito che vi faccio è pianificate la vostra vacanza invernale in anticipo. Chi di voi ha già in programma di muoversi, ad esempio a #Capodanno, non attenda. Il sistema turismo ha già dimostrato di essere organizzato per tutelare i propri clienti. Rivolgetevi con fiducia alla Vostra agenzia preferita. Voi vi assicurerete i migliori posti al miglior prezzo. Per la Vostra agenzia sarà una boccata d’ossigeno indispensabile per superare questa difficile congiuntura. E se quest’estate volete stare in Italia come ha suggerito il ns Presidente del Consiglio fatelo non solo per spirito patriottico (il ché, peraltro, si dovrebbe tradurre anche nella modalità della prenotazione che non dovrebbe passare dai grandi portali che NON pagano le tasse in Italia e di cui si è tanto parlato in questi mesi) ma fatelo per il gusto di riscoprire le nostre Regioni che tanto hanno da offrire. Però, prima o poi, vi aspetto al #CanopusMaldives. Buon viaggio!