Scrivere essenziale: che cosa significa?

Uno dei principi basilari della buona scrittura è l’essenzialità. Attenzione, non significa scrivere poco, scrivere scarno. Significa scrive ciò che è necessario, “essenziale”. 

Il termine deriva dal latino tardo “essentialis”, con il significato di natura di una sostanza. Potremmo dire fulcro, elemento costituente principale.

L’essenzialità è una delle caratteristiche che rende una scrittura efficace ma fatichiamo molto a raggiungerla. Intanto si crede che voglia dire dover a tutti i costi tagliare, rinunciare ad arricchire la propria espressività. Si tratta, invece, arrivare al giusto equilibrio, armonia della comunicazione scritta.

Nulla di più, nulla di meno.

Il lettore non deve sentirsi soffocato, ma neppure rimanere con il desiderio che gli si dica qualcosa in più o con la sensazione che manchi qualche elemento importante. 

LinkedIn concede oggi 3000 caratteri per i post. Sono quasi due pagine, se consideriamo che una cartella standard è di 1800 battute (30 battute per riga per 60 righe). Con questi caratteri puoi condurre una buona argomentazione, anzi, è l’occasione per trattare in modo dettagliato e coinvolgente un argomento. Ma davvero è sempre così? Non è sempre così. Spesso allunghiamo il brodo, ci ripetiamo, divaghiamo.

L’essenzialità, allora, che cosa significa?

• Scrivo quando ho qualcosa da scrivere. Scrivere per scrivere spesso genera il risultato di diventare prolissi e noiosi.
• Strutturo quello che scrivo: preparo uno schema, una mappa di come voglio condurre la mia argomentazione, passo dopo passo.
• Mi appunto - nella mappa - quali riferimenti, fonti citerò a sostegno della mia tesi.
• Mi pongo la domanda: che cosa è utile davvero che scriva e che cosa non serve? Prova a chiederti che cosa salterebbe il tuo lettore perché non è del tutto inerente a quello che stai raccontando o perché di certo lo annoierebbe o valuterebbe come superfluo.
• Faccio una revisione attenta e precisa. Come un buon sarto o un esperto giardiniere: accorcio dove è necessario, taglio i rami secchi.

A volte ci dimentichiamo che la scrittura, come la musica, è armonia. Scrivere in maniera essenziale è un esercizio continuo di gestione della narrazione perché dia al lettore la sensazione di leggere tutto quello che serve. Nulla di più, nulla di meno.