Se con l'approccio "il lavoro per sopravvivere, le passioni per Vivere"​ non trovi serenità, ecco cosa puoi fare
Foto di Sven Pieren

Se con l'approccio "il lavoro per sopravvivere, le passioni per Vivere" non trovi serenità, ecco cosa puoi fare

"Se senti che il tuo lavoro non ti permette di esprimerti a pieno, perché non ti dà la possibilità di crescere quanto vorresti, o perché non è in linea con i tuoi valori,
ALLORA DOVRESTI CAMBIARLO SUBITO."


Ecco: questo consiglio io lo O D I A V O (almeno quanto la mia situazione professionale ai tempi), perché tra me e me pensavo “Facile dirlo, se non hai una famiglia sulle spalle, e soprattutto se sai cosa vorresti davvero fare”.

Ma in realtà, odiavo quel consiglio perché mi metteva di fronte al reale problema: io non sapevo cosa fare della MIA VITA. E la cosa mi faceva così male che per ANNI ho fatto finta di pensare che il problema fosse legato solo al lavoro.

E, purtroppo, così facendo sono andato avanti per ANNI cercando di risolvere il “problema lavoro”, ovviamente senza trovare una soluzione che mi facesse stare realmente bene. Proprio perché alla base della questione c’era ben altro, e il malessere professionale era solo uno dei sintomi, probabilmente quello più doloroso, visto che a lavoro ci passavo almeno 40 ore a settimana.

Dato che io ho sprecato anni prima di trovare il coraggio di prendere in mano la situazione (con tutto il dolore che ne è conseguito), permettimi di aiutarti a evitare di fare lo stesso.

Quello che segue è un esercizio rapido ma estremamente efficace, che si basa su uno dei pilastri cardine del mio percorso Da Professione A Missione. Solo applicando questo pilastro, tanti miei allievi hanno “rivoluzionato” la propria vita e di riflesso anche quella delle persone attorno a loro: spero sceglierei di provare l’esercizio e di farlo mettendoci il cuore, perché solo così potrà darti il risultato che desideri.


PRINCIPIO CARDINE: Non separare la visione che hai per il tuo lavoro ideale da quella che hai per la tua vita ideale

Il lavoro è ovviamente molto importante, sia perché è un mezzo di sostentamento, sia perché può essere anche un ottimo mezzo per esprimere tutto il tuo valore, portando, quindi, grande entusiasmo e gioia nella tua vita.

Ma trovare e fare il tuo “lavoro ideale” non ti garantisce DA SOLO di essere pienamente felice: se per quel lavoro devi rinunciare a spendere tempo di qualità con la tua famiglia e con le altre persone a cui vuoi bene, avrai una felicità “part-time”, che alla fine ti farà perdere entusiasmo anche nel lavoro.

E ovviamente non sarai mai pienamente content* di lavorare, se per ogni minuto di lavoro hai la sensazione che stai comunque rinunciando a qualcosa di importante per Te, che magari non ti porta denaro, ma ti rende felice.

Lo so che se in questo momento il tuo lavoro è causa di infelicità o stress, potresti avere la tentazione di “sistemare” prima il problema lavoro e poi trovare la quadra con il resto.

Ma c’è un problema con questo approccio: se per trovare e dare una bella spinta al tuo lavoro ideale devi rinunciare -anche temporaneamente- ad altre cose importanti per Te o a spendere tempo con i tuoi cari, la paura di questo sacrificio (e del senso di rimorso che potresti provare) è una resistenza enorme da superare per la tua mente. Perché la mente ragiona in bianco e nero, e le stai praticamente chiedendo di scegliere tra la tua realizzazione professionale e le altre cose importanti per Te (famiglia, sport, amici, …).

Ovviamente a livello razionale non la pensi così probabilmente, ma a livello inconscio sicuramente sì, altrimenti non credo staresti ancora leggendo questo articolo ;)

Cosa puoi fare quindi?

Molto semplice: quando pensi / immagini / sogni il tuo lavoro ideale, estendi sempre questa visione per includere anche il resto della tua vita.

Ci sono tanti modi di fare questo processo, un modo molto semplice è quello di invertire le cose: inizia a pensare e immaginare a come vorresti la tua vita idealmente, e quando ce l’hai chiaro “aggiungi” l’elemento lavoro. Non importa se non sai esattamente quale lavoro, basta che ne descrivi le caratteristiche che deve avere per farti stare bene (“mi permette di guidare un team”, “ho responsabilità”, “è un lavoro creativo”).

Prima di descriverti la procedura esatta, permettimi di mettere l’enfasi su una parola importante: IMMAGINAZIONE. Se vuoi che questo esercizio abbia totale efficacia, non puoi limitarti a pensare alla tua vita e lavoro ideale: devi immaginare. Cioè semplicemente lasciarti un po’ andare, magari con gli occhi chiusi :)

Per favore, non commettere l’errore di pensare che sia una sciocchezza: mentre il pensiero è il linguaggio della paura (dubbi e insicurezze sono pensieri!), l’immaginazione è il linguaggio del cuore e dei “sogni”, e anche l’unico modo per connettere un’emozione alla visione che hai per la tua vita e lavoro ideali. E dato che l’emozione spinge all’azione (e-mozione = mettere in moto), capisci che non usare l’immaginazione è un vero autogol!

E se, invece, pensi di non avere tanta immaginazione non preoccuparti: se puoi immaginarti una chiave (prova ora!), allora hai abbastanza immaginazione anche per questo esercizio :)


Eccoti nel dettaglio cosa fare:

  1. Munisciti di carta e penna e trova un luogo tranquillo e 5 minuti di tempo per Te.
  2. Scrivi sul foglio: “Come vorrei la mia vita se tutto fosse possibile”
  3. Chiudi gli occhi e fai 3 respiri profondi
  4. Immagina ora una porta davanti a Te, delle dimensioni e caratteristiche che vuoi. E immagina che su questa porta ci sia un’etichetta, che recita “la tua vita ideale”
  5. Mantenendo chiusi gli occhi, metti una mano in tasca e immagina di prendere una chiave (magari quella che hai immaginato prima!)
  6. Immaginati, ora, di camminare verso la porta, sapendo che dietro ad essa si nasconde la tua vita ideale
  7. Usa la tua chiave e apri la porta ora, e guardati in giro: com’è la tua vita ideale?
  8. Inizia a parlare, come se stessi raccontando a qualcuno quella visione
  9. Quando inizi a sentirne l’emozione (un sorriso che si fa largo sul tuo volto è un buon segno) apri gli occhi e inizia a scrivere tutto, senza cercare di dare un senso al quello che scrivi, ma focalizzandoti solo sullo scrivere
  10. Continua per qualche minuto, e se nella tua vita ideale non ci sono riferimenti al tuo lavoro, scegli di scrivere anche riguardo al tuo lavoro ideale, che si incastra perfettamente nella tua vita ideale
  11. Alla fine, chiediti qual è l’emozione della tua vita ideale, che altro non è che l’emozione che hai provato mentre la descrivevi. Poi chiudi gli occhi e goditela per un po’, creando così anche un riferimento emozionale ed emozionante dentro di Te.


Bentornat*: ora hai un bel riferimento mentale, immaginativo ed emozionale per quella che è la tua visione di vita e lavoro ideali!

Cosa farci?

Ogni mattina, prenditi 2 minuti per immergerti di nuovo in quella visione e in quell’emozione: leggi quello che hai scritto, o lavora di fantasia ed espandila. L’importante è che ne senti l’emozione, e che ricordi a te stess* che quella visione è quello che davvero vuoi e desideri. Questo processo crea dentro di Te una direzione precisa, che in breve tempo inizierà a darti fiducia e letteralmente a spingerti a metterti in moto per rendere quello che hai scritto una realtà, proprio grazie al potere dell’immaginazione e delle emozioni.

È davvero così semplice :)

PS: se dietro alla porta non dovessi vedere nulla, non c’è niente di cui preoccuparti: inizia a scrivere comunque, descrivendo le caratteristiche che dovrebbe avere la tua vita (compreso il tuo lavoro) affinché tu possa godertela a pieno. Poi, ogni mattina espandi un po’ quella visione :)

PPS: se fai l'esercizio e vuoi condividere con me com'è andata mandami un messaggio, e sarò lieto di darti un mio feedback (se lo vorrai ;)

Leggendo il tuo post, mi hai ricordato una cosa a me molto cara! Legata ad un libro! Un libro magico oserei dire!

Chiara Serrati

Avvocato | Negoziatore | Mediatore nella gestione dei conflitti | Curatore Speciale del Minore | Amministratore di Sostegno |Consulente e formatore

3 anni

Bellissimo consiglio 😊 ! Se anticipiamo in noi la sensazione di felicità per la vita che desideriamo (con tutti gli 'ingredienti' ben chiari) meglio stiamo e meglio ci attiviamo per raggiungerla, giusto ?

Martha Felico

| Copywriter & Content Strategist | LinkedIn Profile Optimization | Remote Team Leader | Email Marketing Service | Fluent Bilingual Spanish & Italian - English B2 |

3 anni

D'accordissimo. Emanuele Fortunati

Denis Loriggiola

Addetto vendite g.d.o.

3 anni

ciao emanuele, con oggi hai fatto ancora centro che bellissimo articolo quasi quasi me lo salvo e già mi ha gasato e mi viene voglia di farlo e condividerlo con te.

Edith Pernthaler

Impiegata contabile | addetta alla contabilità | ciclo attivo e passivo | assistente amministrativa

3 anni

Mi ci ritrovo appieno.

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