“Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre avuto”

Siete favorevoli al cambiamento? Quanto siete disposti a cambiare?

Quando si parla di cambiamento come ideale astratto, tutti sembrano essere favorevoli, ma quando si parla di cambiamento concreto e operativo molti si tirano indietro, in quanto risulta essere troppo impegnativo e faticoso.

In molti contesti di vita prevale l’idea che è molto meglio perpetuare le nostre abitudini fino a consolidarle nel tempo: nel mondo del lavoro è ormai divenuta una consuetudine dire “si è sempre fatto così”, per andare a giustificare la medesima modalità con cui svolgiamo le nostre mansioni routinarie. Questa sofferenza nei confronti del cambiamento la si può notare anche nei fondatori delle piccole e medie imprese durante il passaggio generazionale.

Nonostante ciò, tutto intorno a noi si muove, compresi noi stessi, indipendentemente dal fatto che se ne sia o meno consapevoli. Il nostro corpo è in continuo mutamento, durante la fase notturna il cervello rigenera le proprie sinapsi e ne crea di nuove, liberando dalla memoria ciò che ormai non ci serve più.

Ogni contesto aziendale, per ottenere miglioramento continuo dovrebbe essere portatore di una cultura improntata all’innovazione e al cambiamento, come diceva il professor Warren G. Bennis: “Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre avuto”.

Un processo funzionale al successo dell’impresa stessa, che coinvolga dipendenti, collaboratori e manager, apportando benefici non solo economici, ma anche e soprattutto esprimibili in termini di gratificazioni e relazioni sane.

Questo è solo uno degli aforismi contenuti nel libro “Aforismi sulla comunicazione. Percorso guidato tra i maestri”. Un volume da leggere come compiendo un viaggio, pagina dopo pagina sarete accompagnati dagli aforismi dei grandi maestri che hanno fatto la storia commentati da me in chiave strategica.

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