Se lo Stato fosse un'azienda "mi candiderei"
Quanto leggo in un articolo di oggi sul Il Sole 24 Ore è musica per le mie orecchie. Al tempo stesso mi procura prurito alle mani: leggo chiare opzioni e deduco politici inefficienti.
Nel mio piccolo non voglio e non posso fare polemica: non sono preparata in materia e voglio lasciare ai politici il beneficio del dubbio (di certo non sono a conoscenza di tutti i perché* che li spingono a (non) governare come stanno facendo. Giusto?!).
Tuttavia, sento il bisogno di condividere il mio senso di impotenza, da cui il “prurito alle mani”.
Nell’articolo ci sono considerazioni che per per manager o leader, markettari o stratega, user o brand, imprenditori o CEO sono di prassi. L'approccio corretto è logico e se ci arrivo io ci può arrivare chiunque.
È risaputo che se lo Stato fosse un'azienda attenta a tutti gli stakeholder e all’attuale momento socio-economico certe cose non accadrebbero. Se lo Stato fosse un’azienda invierei il mio CV per essere parte attiva del cambiamento e per mettere al servizio di tutto il paese le mie competenze.
Se vi va condividete il vostro stato d'animo nei commenti o in privato 😊
* La moderna letteratura in materia di leadership e management suggerirebbe che “la politica italiana non si sta ponendo le giuste domande”